Seat Ibiza, quanto stile italiano nella piccola spagnola

Seat Ibiza, quanto stile italiano nella piccola spagnola La Best Seller spagnola si rinnova completamente nella quarta generazione

La Best Seller spagnola si rinnova completamente nella quarta generazione, ma la sua riuscita personalità nasce dalla scuola di stile italiana

9 Marzo 2015 - 10:03

Poche Case automobilistiche possono annoverare tra i loro prodotti una vettura con una storia così lunga e ricca di avvicendamenti come Seat per la sua Ibiza. Giunta alla sua quarta generazione, con oltre 30 anni di carriera e circa 5 milioni di unità vendute, Ibiza rappresenta un best seller che incarna le evoluzioni tecnologiche ed estetiche del brand spagnolo. La ricerca di un esclusivo design è da sempre fonte di attenzione per Seat e per la nostra protagonista. Le sue quattro generazioni portano l'autorevole firma di alcuni dei designer più prestigiosi del panorama automobilistico, come Giorgetto Giugiaro, Walter de Silva e Luc Donckerwolke.

SEMPLICEMENTE IBIZA – Presentata al Salone dell'Auto di Parigi del 1984, l'Ibiza “numero uno” è il primo modello interamente sviluppato da SEAT come società indipendente, dopo l'uscita di scena del Gruppo FIAT. Degne di nota, sono le illustri collaborazioni incaricate della realizzazione del prodotto. Lo stile fu affidato all'Italdesign di Giorgetto Giugiaro (già padre della Golf I), per l'industrializzazione aveva risposto la tedesca Karmann (nota per le realizzazione di cabrio) e dulcis in fundo, Porsche: al cavallino rampante di Stoccarda era stata commissionata la tecnologia delle motorizzazioni, denominata – per l'appunto – System Porsche. Il design semplice ed equilibrato era caratterizzato da una proporzionata pulizia stilistica riscontrabile in ogni dettaglio: cofano motore quasi orizzontale, linea di cintura perpendicolare al tetto e un attento equilibrio tra i volumi. Se aggiungiamo la gradevole silhouette dei proiettori e dei bellissimi fanali posteriori, si comprende che gli ingredienti per diventare un'icona convivevano già tutti a bordo. Il suo look “elegantemente sportivo”, nel 1986 introdusse la pratica variante a 5 porte.  Questo modello è di recente balzato agli albori della cronaca automobilistica per un “restauro regale”. Si tratta della prima auto del Re di Spagna, Felipe Juan Pablo Alfonso de Todos los Santos, regalata dal padre, allora Re (Juan Carlos I), nel 1986. Ora questa vettura, scampata alla rottamazione, è conservata presso il museo Seat di Martorell e testimonia che l'opera e l'ingegno del Brand sono stati apprezzati anche dalla Famiglia Reale di Spagna.

MAMMA VOLKSWAGEN – L'avventura dell'Ibiza trova un capitolo importante per questa seconda generazione (1993 – 2002), poiché si tratta del primo modello prodotto nello stabilimento di Martorell (tuttora uno degli impianti più moderni in Europa) sotto l'egida del Gruppo Volkswagen, da circa un decennio proprietario del marchio spagnolo. Anche questa edizione conferma la firma del designer italiano Giugiaro, ma introduce una profonda evoluzione nel linguaggio estetico, privilegiando forme arrotondate e aerodinamiche, molto vicine alla produzione Volkswagen del periodo. Un nuovo concetto d'espressione prende vita con una “spalla massiccia”, che rilascia un senso di robustezza al corpo vettura, preferendolo agli equilibri visti nella serie precedente. L'integrità dell'immagine Ibiza mantiene fede a se stessa nella forma del portellone, dove si ritrova la primitiva ispirazione Giugiaro, condotta dalla riuscita struttura ad arco tra i fanali posteriori. Subito pronta nelle varianti a 3 e 5 porte.

LA PICCOLA DI WALTER – La terza generazione di Ibiza nasce nel 2002 e segna un passo in avanti in termini di qualità costruttiva, offerta di motorizzazioni, sicurezza e prestazioni dinamiche con il “Telaio Agile” (“Agile Chassis”). La matita di Walter de Silvia è immediatamente riconoscibile, con alcune tracce del mondo Alfa Romeo, Casa in cui il designer lavorò prima di entrare in Seat. Completamente ridisegnata, con un occhio attento all'efficienza aereodinamica, presenta un muso affusolato, integrato da nuovi proiettori che racchiudono “tutte le luci”, accompagnati dalla caratteristica piccola mascherina con la “S” in primo piano. La spalla alta trova conferma sul modello e sviluppa il caratteristico disegno dei passaruota, già visto in precedenza. La coda, come anticipato, di vaga ispirazione Alfa Romeo (vedi fanali 159), rileva una nuova dimensione armonica riscontrabile in ogni dove. Basta osservare l'ottimo lavoro di “chiusura” del tratto del portellone, tra i fanali e il paraurti. Degno di nota il logo posteriore Seat che si trasforma in una pratica e invisibile maniglia dedicata al vano bagagli.

LA SPAGNOLA DI OGGI – L'evoluzione concettuale di Walter de Silva (storico e attuale Capo dello stile di tutti i Brand Volkswagen) prende piede nella quarta e ultima serie (dal 2008) di Luc Donckerwolke (ex capo del Design SEAT). Questo modello rappresenta un sostanziale rinnovo del Brand spagnolo proposto in tre versioni di carrozzeria: la 3 porte Sport-Coupé , la 5 porte e la wagon ST. La metamorfosi stilistica si sviluppa dalla linea cintura, dove nascono due nuovi tratti in contrapposizione che emergono dall'estremità del veicolo, denominati “design a freccia”. Matura un nuovo montante “trasparente” che racchiude in se un piccolo vetro, ereditato da altre vetture della famiglia Volkswagen (vedi la Golf). Rinnovato anche il frontale di concezione “trapezoidale rovesciata”, raggruppa al suo interno proiettori, porta-targa e la piccola calandra in linea con la nuova immagine del Marchio. Una curiosità: la variante sportiva denominata “Bocanegra” prende il nome dal single frame interamente nero come sulla cugina premium Audi. Originale e ben riuscita anche la coda, sviluppata attorno al gruppo ottico che ha la grande responsabilità di dirigere, come un maestro d'orchestra, le linee che arrivano dalla fiancata, dal paraurti e dall'apertura del grande portellone posteriore. La dotazione di sicurezza vanta elementi esclusivi per la sua categoria, quali gli airbag laterali testa/torace, l'ESC e il sistema Hill Hold Assist. I crashtest Euro NCAP confermarono l'ottimo lavoro svolto dai tecnici VW, assegnando 5 stelle per la protezione dei passeggeri, 4 stelle per la sicurezza dei bambini e 3 stelle per la protezione dei pedoni.

30° EDIZIONE – Per celebrare il trentesimo anniversario, l'attuale Responsabile del Design SEAT, Alejandro Mesonero-Romanos ha voluto un'edizione speciale della “festeggiata”. Si tratta di una versione esclusiva, su base IBIZA tre porte, con colorazione specifica grigio Balea che abbina elementi neri di impronta sportiva, come cerchi in lega,cuciture dei sedili e alcune finiture interne.

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