Scatola nera RCA: cosa ne pensano le Assicurazioni

Scatola nera RCA: cosa ne pensano le Assicurazioni L'Associazione delle Compagnie ha inviato alla Commissione europea varie osservazioni relative alla scatola nera

L'Associazione delle Compagnie ha inviato alla Commissione europea varie osservazioni relative alla scatola nera

12 Dicembre 2012 - 06:12

La telenovela scatola nera si arricchisce di una puntata: l'Ania (l'Associazione delle Assicurazioni) ha inviato alla Direzione generale Imprese della Commissione europea varie osservazioni in materia.

DUE DOCUMENTI – Per la precisione, le osservazioni Ania riguardano, anzitutto, lo schema di decreto del ministero dello Sviluppo economico (MiSE), recante lo standard tecnologico comune hardware e software, per la raccolta, gestione e utilizzo dei dati raccolti dai meccanismi elettronici installati a bordo dei veicoli; sotto la lente anche lo schema di decreto interministeriale recante i requisiti dei dispositivi elettronici che registrano l'attività dei veicoli a motore. Sarà la commissione a valutare se gli schemi di regolamenti in oggetto, creino o no ostacoli alla libertà di prestazione di beni e servizi  assicurativi nel mercato comunitario.

QUAL È IL PROBLEMA – Il tutto nasce anche dalla pressione dell'Isvap, l'organo di vigilanza sulle Assicurazioni, secondo la quale le Assicurazioni sono obbligate dalla Legge liberalizzazioni del 24 marzo 2012 a proporre RCA con la scatola nera, oltre alle RCA tradizionali. Le Compagnie frenano: stando all'Ania (l'Associazione che le rappresenta), “è illegittima l'interpretazione dell'Isvap sull'obbligo di offrire RCA con scatola nera. In realtà, la Legge offre una facoltà all'assicurato, ma non impone alcun obbligo alle Imprese che restano libere di offrire questa tipologia di polizze”.

CHE BEFFA – Stando all'Ania, la Legge offre una facoltà all'assicurato, ma non impone alcun obbligo alle Imprese, che restano libere di offrire questa tipologia di polizze. Il testo di Legge, per l'Ania, “non avrebbe potuto imporre obblighi contrari alle normative comunitarie che sanciscono il rispetto della libertà tariffaria”. L'Ania avverte: l'imposizione dell'obbligo di offerta con scatola nera avrebbe l'effetto indesiderato di determinare un “significativo aumento delle tariffe rispetto a quelle oggi vigenti, a causa dei costi che le imprese dovrebbero sopportare per offrire obbligatoriamente la nuova soluzione tecnologica”. Un paradosso: il Governo Monti spinge per la scatola nera affinché le Rca scendano; e invece potrebbero addirittura salire. Una beffa tremenda per chi ha un'auto in Italia, e ora vedremo che cosa ne penserà la Commissione europea, chiamata a districare questa matassa italiana molto complicata e delicata. Con l'automobilista che resta disorientato di fronte a tutto questo polverone chiedendosi perché le Assicurazioni, dopo aver chiesto per anni “strumenti” contro le truffe RCA che alzerebbero i costi e quindi le tariffe, d'un tratto s'impuntano contro la scatola nera, paventando addirittura rincari tariffari.

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2 Commenti

Daniele
09:34, 13 Dicembre 2012

Interessante la domanda finale, perché le Assicurazioni, dopo aver chiesto per anni “strumenti” contro le truffe RCA che alzerebbero i costi e quindi le tariffe, d'un tratto s'impuntano contro la scatola nera, paventando addirittura rincari tariffari.,alla quale gradirei qualcuno azzardasse una risposta…

sonia
16:46, 13 Dicembre 2012

Forse perchè le truffe non sono poi così tante? Con uno strumento che segnala tutto diventa più difficile gestire la cosa. Poi che scuse ci sarebbero per aumentare le tariffe?

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