Riparte la campagna “Siamo tutti pedoni”

Riparte la campagna “Siamo tutti pedoni” Giunge alla IV edizione l'iniziativa "Siamo tutti pedoni"

Giunge alla IV edizione l'iniziativa "Siamo tutti pedoni", per sensibilizzare i più giovani, ma non solo, sul rispetto della categoria più vulnerabile: i pedoni

21 Aprile 2011 - 09:04

Giunge alla quarta edizione l'iniziativa “Siamo tutti pedoni”, promossa sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica e dal Centro Antartide di Bologna, con la collaborazione dell'Osservatorio per l'Educazione Stradale e la Sicurezza della Regione Emilia-Romagna. Ancora una volta si sente il bisogno di ribadire quanto sia importante la sicurezza stradale e il culto del rispetto delle regole per preservare la categoria più debole per le strade italiane: i pedoni.

PEDONI vs MACCHINE/MOTO – In Italia sulle strade ogni anno vengono uccisi più di 650 pedoni e 20.000 vengono feriti. I più colpiti gli anziani, che difficilmente riescono a schivare gli automobilisti/motociclisti più “disattenti”; di fatto il 57% delle vittime fra i pedoni sono over 65. La campagna si snoderà per gran parte delle città italiane, coinvolgendo scuole, associazioni e sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uil. ''Un'importante iniziativa che si fa monito e invito allo stesso tempo: da un lato vuole ricordare che i pedoni non sono solo 'gli altri', ma lo siamo noi tutti. Dall'altro, si fa portavoce di uno stile di vita più salutare e sostenibile che incoraggi i cittadini a muoversi a piedi” afferma Massimo Dona, segretario dell'Unc (Unione nazionale consumatori).

CODICE DELLA STRADA – Dal luglio scorso, l'articolo 191 del CdS è stato aggiornato e recita: “i conducenti devono dare precedenza […] ai pedoni che si accingono ad attraversare” sugli attraversamenti pedonali. Ad una prima disamina sembrerebbe che non cambi molto rispetto a prima, ma il fatto stesso che il motociclista/automobilista debba fare passare il pedone che “si accinge” è una piccola novità importante. La tendenza nel Belpaese, lo sappiamo, di fronte ad un pedone che sta per attraversare, come di fronte ad un semaforo che è appena diventato arancione, è quella di accelerare. Nulla di più sbagliato. Una persona investita a 30 km/h ha infatti il 90% di possibilità di sopravvivere, mentre se si viene travolti a 60 km/h non c'è praticamente speranza.

PARTNER – Una cultura del rispetto del pedone non è solo una questione di civiltà, ma anche di benessere e di sostenibilità. Camminare fa bene alla salute delle persone e dell'ambiente, non inquina e consuma energia rinnovabile. “Siamo tutti pedoni”, dunque, una constatazione, ma anche un invito. Per ricordare a tutti la rilevanza di questo problema sono stati coinvolti alcuni padrini e alcune madrine d'eccellenza come Piero Angela, la campionessa olimpica Alessandra Sensini e il calciatore Marco Di Vaio, Margherita Hack, il comico Vito, Luisa Amatucci, attrice nella soap opera “Un posto al Sole”, lo scrittore Valerio Massimo Manfredi. Il loro volto, associato ad un invito alla prudenza, compare insieme alle vignette di Vauro, Diabolik, Luporosso, Vittorio Giardino, Zaniboni, Bruno D'Alfonso, Pillinini, Giuliano, Rebori, Mausoli in un libretto che verrà distribuito in tutta Italia.

…E SICURATO – Anche la nostra redazione è uno dei partner della campagna e due anni fa abbiamo realizzato un evento che si è svolto a Palermo, in collaborazione con il sindacato italiano dei pensionati, nonché alcune scuole elementari e medie, proprio perché è importante che i più piccoli, sin da subito, crescano con un senso di massimo rispetto delle regole del codice della strada.

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