Ricambi auto a prezzi gonfiati: Denso multata per 255 milioni negli USA

Ricambi auto a prezzi gonfiati: Denso multata per 255 milioni negli USA Il grande componentista Denso si è trovato al centro di cause incrociate promosse da automobilisti e concessionari USA: 255 milioni di indennizzi

Il grande componentista Denso si è trovato al centro di cause incrociate promosse da automobilisti e concessionari USA: 255 milioni di indennizzi

18 Luglio 2016 - 05:07

Al secondo componentista globale tocca il poco invidiabile primato di aver causato il più grande scandalo che sia stato promosso dall'Autorità Antitrust degli Stati Uniti d'America. Le cause sono state promosse sia dai consumatori sia dai dealer e riguardano il price-fixing, ossia quello che potremmo chiamare “cartello dei prezzi” (leggi dei produttori dell'acciaio che si sono messi d'accordo). Se la gigantesca prosecution federale rimane ancora attiva, indagini simili sono in corso in Europa (leggi del cartello dei ricambi made in Japan) e in Asia e potrebbero generare altre multe milionarie.

RAGGRUPPAMENTI DI CAUSE Gli imputati nei procedimenti giudiziari civili includono non soltanto Denso ma anche altri costruttori di componenti che hanno fatto affari con Denso. Le cause, che iniziano nel 2011 e le cui accuse si “specchiano” a vicenda fra di loro, sono state depositate per conto di concessionarie e consumatori degli Stati Uniti: essi asseriscono di aver pagato di più per la manutenzione dei loro veicoli a causa di presunti accordi intercorsi fra Denso e molti altri importanti fornitori di componenti e miranti a determinare prezzi concordati (oltre ai cartelli dei prezzi ci sono anche le contraffazioni: leggi come evitarle). Nel mese di dicembre molti degli attori hanno fatto confluire i loro casi separati in due cause principali, una per i concessionari e una per i consumatori; esse sono focalizzate su Denso, il secondo più grande fornitore di componenti automobilistici del mondo.

CERCARE UNA PACIFICAZIONE Le richieste di danni, che sono ancora oggetto di approvazione da parte di un giudice federale, assommano ad un totale di 193,8 milioni di dollari per i consumatori e 61,2 milioni per le concessionarie. L'azienda ha dichiarato che: “Denso è impegnata a prevenire il ripetersi di comportamenti inappropriati e si sforza di ripristinare la piena fiducia da parte di tutti i soggetti interessati grazie il rispetto delle leggi Antitrust vigenti in tutto il mondo. La Società non si aspetta impatti rilevanti dalle cause sulla previsione finanziaria consolidata relativa all'anno fiscale che chiuderà il 31 marzo 2017”. In effetti Denso è il secondo classificato nella lista dei 100 maggiori fornitori di componenti automobilistici preparata da Automotive News e le sue vendite alle case automobilistiche nell'anno fiscale 2015 sono state stimate in circa 36,03 miliardi di dollari. Steven Williams, uno dei legali dello studio Cotchett, Pitre & McCarthy di San Francisco che sta rappresentando i consumatori, ha detto che la transazione ha lo scopo di ristabilire la “pace” tra Denso ed i consumatori, cosa non facile vista la complessità del caso. Williams ha anche notato la “trasversalità” del contenzioso, che comprende fornitori Tier 1 e 2, Costruttori, rivenditori e consumatori.

RECORD NEGATIVI Le richieste dei consumatori, pari a 193,8 milioni di dollari, costituiscono ad oggi il più grande contenzioso singolo ma i recuperi di denaro, contando anche gli altri soggetti, totalizzano grazie a questo maxi risarcimento ben 482 milioni di dollari. L'avvocato Williams ha comunicato, via mail, che “questo accordo e questo contenzioso sono stati difficili e combattuti sin da quando sono iniziati, nel 2011, e continueremo questa battaglia contro gli altri imputati per i recuperi per i nostri clienti e le loro class-action”. Williams ha anche specificato che questi 193,8 milioni saranno versati, insieme agli altri recuperi, in una “pentola” dalla quale si attingerà per risarcire i consumatori danneggiati. Il legale stima che consumatori e le imprese potrebbero iniziare a presentare le richieste di risarcimento già dall'anno prossimo. L'avvocato Williams si augura che i consumatori saranno soddisfatti di queste liquidazioni: “Speriamo che le persone avranno al più presto nelle loro tasche assegni ben reali”. Per quel che riguarda le concessionarie, più di 30 in tutti gli Stati Uniti sono state ammessi ai risarcimenti. Scorrendo i documenti depositati nei Tribunali si capisce come l'imbroglio riguardasse molti componenti, dai radiatori ai tergicristalli, dai sistemi di condizionamento d'aria alle iniezioni del carburante passando per le strumentazioni, i cruscotti, i variatori per la distribuzione e via elencando (sapevi che Volvo USA fa durare una vita i ricambi?).

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