Rca, attestato di rischio cartaceo addio
L'attestato di rischio di carta si potrà ancora avere ma per "ricordo". Le compagnie sapranno la classe di merito da un elenco informatizzato

L'attestato di rischio di carta si potrà ancora avere ma per "ricordo". Le compagnie sapranno la classe di merito da un elenco informatizzato
Basta carta: la Rc auto sarà elettronica. Il primo passa riguarda ll'attestato di rischio, dematerializzato dal 1° luglio 2015: è quel documento rilasciato dalle compagnie che indica la classe di merito dell'automobilista, ossia la pagella dell'assicurato, fondamentale per definire la tariffa Rca. Ll'utente potrà controllare il proprio attestato su una pagina web specifica all'interno del sito dell'assicurazione. Le assicurazioni potranno controllare la veridicità dell'attestato.
OBIETTIVO, MENO TRUFFE – In questo modo, le frodi Rca diminuiranno e di riflesso le tariffe: questo è almeno l'obiettivo del legislatore. I contraenti saranno informati delle novità mediante una lettera che le compagnie avranno l'obbligo di trasmettere al domicilio degli stessi alla scadenza del contratto. Avranno inoltre la possibilità di verificare la classe di merito maturata direttamente sul sito web della compagnia, nella parte loro dedicata; ovvero di ottenere, su richiesta, una ulteriore modalità di trasmissione telematica (e-mail, app di messaggistica, social network ecc.), tra quelle offerte dalla compagnia. Coloro che, non avendo familiarità con la tecnologia, non siano in grado di acquisire l'informativa sulla propria classe di merito, avranno la possibilità di recarsi dall'intermediario che ha emesso il contratto per richiedere la stampa dell'attestato che, si ribadisce, ha mero scopo informativo e non potrà essere utilizzato per la conclusione di un altro contratto.
SECONDO PASSO – Dal 18 ottobre, non si dovrà più esporre il contrassegno cartaceo sul parabrezza: l'utente non deve fare nulla: dovrà pagare la Rca regolarmente. Le verifiche contro i furbetti saranno fatte in via telematica dalle forze dell'ordine, che incroceranno i dati delle assicurazioni e della motorizzazione. Adesso, non resta che attendere: già in passato le novità di legge nella Rca dovevano portare a forti ribassi tariffari, e invece le riduzioni sono sempre state minime.
NEL FRATTEMPO… – Ma la vera partita la si sta giocando in parlamento. Durante questa ventina di giorni, la lobby delle compagnie assicuratrici farà pressione il più possibile affinché il regalo alle assicurazioni contenuto nel ddl concorrenza divenga realtà. In base al disegno legge, all'automobilista verrà imposto di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. È la riparazione in forma specifica. È l'Organismo unitario dell'avvocatura, assieme a Federcarrozzieri (carrozzieri indipendenti) di Davide Galli, al Cupsit (patrocinatori stragiudiziali) di Stefano Mannacio a opporsi alla lobby delle assicurazioni. Per l'Oua, il danneggiato perderà il diritto al risarcimento del danno al mezzo essendo “obbligato” a ripararlo presso un “riparatore convenzionato”; e non potrà più percepire un risarcimento in denaro in totale stravolgimento dei princìpi codicistici sull'assicurazione per i danni e della responsabilità civile.