Quanto incide la sicurezza nel ride sharing? La ricerca di BlaBlaCar
Tranquilli e osservanti del Codice della Strada: ecco il ritratto degli automobilisti che scelgono di condividere i posti nella propria auto

Tranquilli e osservanti del Codice della Strada: ecco il ritratto degli automobilisti che scelgono di condividere i posti nella propria auto
Ho dei posti liberi in auto, condivido gli spazi con degli utenti che percorrono il mio stesso tragitto. L'obiettivo si chiama risparmio di benzina e, nel caso si affrontino tratte autostradali, il pedaggio. Ma quanto incide la qualità del viaggio in questa condivisione? Si sta tranquilli o c'è il rischio di incappare in ospiti poco educati e non attenti alle regole del buon vivere in auto? Sono quesiti ai quali ha dato una risposta la community di ride sharing BlaBlaCar in un sondaggio che rivela quali sono le abitudini degli utenti che condividono i posti in una stessa auto. L'analisi è stata condotta in nove Paesi (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Russia e Turchia) delle diciannove nazioni nelle quali BlaBlaCar è attiva.
IL RIDE SHARING AIUTA AD ESSERE PIU' CONCENTRATI? – Si guida in maniera più responsabile e più attenta: ecco, in estrema sintesi, il primo messaggio che viene lanciato dal sondaggio BlaBlaCar. In poche parole, quando si hanno dei passeggeri a bordo, i conducenti sono portati ad essere più concentrati. Un'attenzione che viene dichiarata dall'84% dei conducenti i quali, nell'analisi effettuata dalla piattaforma di ride sharing, hanno sostenuto che il fatto di avere dei passeggeri in auto li aiuta ad essere più reattivi al volante e più attenti. L'analisi si sofferma su un punto: chiacchierare in auto durante un viaggio condiviso permette al conducente di non avere colpi di sonno mentre si trova alla guida: dato che la stanchezza è una della cause principali degli incidenti stradali, la chiacchiera in auto si rivela dunque essere molto più di una pigra conversazione. Tutto questo, a patto che la conversazione a bordo non porti a eccessive confidenze che sfocino in comportamenti pericolosi: i rischi, in questo senso, ci sono eccome, come dimostrano i recenti casi di incidenti occorsi a giovani automobilisti – e ai rispettivi passeggeri – che anziché conversare amabilmente avevano trasformato l'abitacolo in un “salone delle feste” per darsi ai “selfie” o cantare a squarciagola, con il risultato di perdere il controllo dell'auto: episodi che soltanto per fortuna non si sono trasformati in tragedie.
LA SICUREZZA AL PRIMO POSTO – In sostanza: quando si hanno ospiti a bordo, meglio essere ancora più prudenti di quando si viaggia da soli in auto. E' un po' quanto hanno confermato gli utenti della community di ride sharing intervistati: secondo il sondaggio, ben il 70% si sono dichiarati “conducenti sicuri”, sulla base di una serie di parametri elaborati da TNS Sofres, la società che ha condotto il sondaggio per BlaBlaCar. C'è, va detto, un elemento chiave che porterebbe gli utenti ad essere particolarmente prudenti durante la guida: il sistema di valutazione dei conducenti, che si basa su feedback lasciati dai passeggeri al termine di ogni viaggio. Secondo il rapporto, l'83% dei conducenti si dichiara molto attento alla valutazione espressa dai passeggeri: un motivo che spinge gli utenti ad essere più responsabili.
ITALIANI: AUTOMOBILISTI “SENZA STRESS” – Il sondaggio svela che gli utenti italiani dichiarano, a maggioranza pressoché totale (il 99% degli intervistati, con una media percentuale superiore di due punti rispetto agli altri Paesi europei) che la condivisione dell'auto aiuta a rendere un viaggio “divertente” (stando però sempre attenti alla sicurezza, va suggerito): anzi, per nove italiani su dieci, il ride sharing può diventare un'esperienza “stress – free”. Riguardo all'attenzione alla guida, argomento che non ci stancheremo mai di raccomandare, gli italiani dichiarano di essere attenti ai limiti di velocità (67%); nel caso di viaggi lunghi, quasi due su tre (il 62%) usano programmare una sosta ogni 2 – 3 ore di viaggio. Infine, un dato che sorprende chi (a ragione) è abituato a identificare l'automobilista italiano come un soggetto troppo spesso alle prese con “distrazioni tecnologiche” anche quando non si deve, come alla guida dell'auto: l'85% degli utenti italiani hanno dichiarato di non parlare al cellulare né mandare Sms mentre si trova al volante con dei passeggeri a bordo. Una scoperta che si rivela positiva, visto che l'identikit dell'utente medio italiano di BlaBlaCar ha un'età media di 31 anni (per il 76% nella fascia di età compresa fra 18 e 40 anni), e al 71% si tratta di lavoratori attivi.