Porsche: “vendite in calo? Pronta la toppa dei servizi hi tech”

Porsche rifiuta il driverless ma pensa a nuovi servizi per compensare le prossime mutazioni del mercato, inaugurate due divisioni sviluppo in Germania

 
Porsche: “vendite in calo? Pronta la toppa dei servizi hi tech” Porsche rifiuta il driverless ma pensa a nuovi servizi per compensare le prossime mutazioni del mercato

Porsche rifiuta il driverless ma pensa a nuovi servizi per compensare le prossime mutazioni del mercato, inaugurate due divisioni sviluppo in Germania

20 Marzo 2017 - 08:03

Ormai da tempo Porsche ha dichiarato di non essere interessata alla guida autonoma, ma sembra essere più che consapevole dei cambiamenti che il mercato subirà proprio in seguito alla diffusione delle tecnologie driverless dei servizi di auto connessa e condivisa, come il ride sharing. I vertici della Casa tedesca hanno scelto di investire su nuovi servizi digitali grazie ai quali rendere l'esperienza a bordo delle sportive sempre più coinvolgente e, dal punto di vista dell'high tech, al passo coi tempi.

LA GUIDA AUTONOMA STRAVOLGERA' MERCATI E INDUSTRIA L'avvento delle nuove forme di mobilità cambierà in maniera radicale il nostro modo di concepire l'automobile e, soprattutto, le nostre abitudini. Inevitabilmente le vendite globali si contrarranno, vista la scarsa necessità di avere una vettura di proprietà, questo sta già spingendo le Case costruttrici a spostare su ambiti diversi dalla vendita i business principali, puntando ad esempio sui servizi di mobilità legati alla guida autonoma. Chi come Porsche si è professato platealmente contrario al driverless deve però escogitare qualcosa per dare nuova linfa e rinnovare l'appeal sul mercato dei propri modelli (Scopri perché Porsche non punterà sul driverless).

PORSCHE DISPOSTA A SPENDERE FINO A 300 MLN L'ANNO La Casa di Stoccarda sembra consapevole di questa imminente urgenza e, per voce del vice presidente del Comitato Esecutivo Lutz Meschke, ha dichiarato in conferenza stampa: “Per compensare questo declino, non abbiamo altra scelta se non quella di sviluppare nuovi modelli di business nel mondo digitale per essere in grado di continuare a crescere”. La dichiarazione sembra essere un commento all'intenzione di Porsche di spendere da 200 a 300 milioni di euro all'anno per sviluppare nuove attività digitali e servizi hi tech (Leggi qui invece della Maserati Levante, destinata alla guida autonoma).

NUOVE DIVISIONI SVILUPPO HI-TECH IN GERMANIA Secondo Meschke i nuovi servizi digitali contribuiranno, negli anni a venire, a una significativa quota percentuale nel fatturato della Casa costruttrice. Secondo quanto riporta Autonews il fatturato dei servizi hi-tech raggiungerà presto il 10% del totale. Lo scorso anno il produttore premium tedesco ha istituito nei pressi di Ludwigsburg e di Berlino due divisioni dedicata allo sviluppo nella quali ha già messo al lavoro decine di tecnici (Leggi quanti nuovi posti di lavoro ha creato l'elettrica Porsche Mission E). Nei piani del produttore il personale coinvolto a questo progetto raggiungerà globalmente quota 500 unità, creando nuove strutture dedicate anche all'estero.

I NUMERI VINCERANNO SULL'IDEALE? Riteniamo comunque lecito chiederci se Porsche riuscirà a perseguire nel tempo la sua idea “purezza”, continuando a rifiutare di convertirsi alla guida autonoma. I propositi rimarranno solidi anche quando sarà necessario pareggiare i conti e far fronte al calo delle vendite predetto dagli analisti?

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