Pokémon Go continua a causare incidenti: il blocco in auto non funziona
Una ricerca USA sostiene che gli incidenti causati da chi si distrae a caccia di Pokémon sono aumentati. Il blocco in auto dell'app è inefficace

Una ricerca USA sostiene che gli incidenti causati da chi si distrae a caccia di Pokémon sono aumentati. Il blocco in auto dell'app è inefficace
Miracoli dell'elettronica: per sperimentare la realtà aumentata, pochi anni fa una tecnica costosissima e elitaria, oggi basta uno smartphone ed una app (leggi del navigatore satellitare WayRay-Alibaba con realtà aumentata). Volete un esempio? Il celeberrimo videogioco Pokémon Go, che sovrappone ai luoghi che state vivendo dei mostriciattoli da “catturare” per aumentare il nostro punteggio. I Pokémon possono apparire ovunque, anche nell'automobile o lungo la strada, e per cercarli e catturarli si sono provocati anche incidenti stradali. Ora un recente studio USA ha trovato una correlazione statistica fra i luoghi della “cattura” e gli incidenti stradali, evidentemente accaduti a chi giocava guidando.
APP E INCIDENTI, LA STRANA COPPIA Lo studio, preparato da Mara Faccio e John J. McConnell della Krannert School of Management presso la Purdue University, parte da un'impressionante serie di dati relativi sia agli incidenti sia alle app. Riguardo ai primi si evidenzia che il numero dei decessi da incidente stradale aveva raggiunto un minimo nel 2011. Se nel 1988 gli incidenti mortali negli USA erano stati 42.130; nel 2011 essi erano scesi a 29.867 ma in soli 4 anni essi erano risaliti ai 32.166 del 2015 (dati della NHTSA) e anche gli incidenti totali presentavano un andamento simile. I media avevano collegato questo aumento al crescente uso dei cellulari da parte dei guidatori, anche se essi erano ampiamente usati già prima del 2011 (leggi che il primo fattore della guida distratta non sarebbe lo smartphone). I ricercatori hanno ipotizzato che il punto di svolta sarebbe stato segnato dalle app più che dai telefoni, citando il loro incremento esponenziale degli ultimi anni. Limitandosi all'App Store di Apple, esso nel 2008 (il primo iPhone è del 2007) contava 800 app per smartphone con 10 milioni di download; nel 2011 le app erano 500 mila ed i download sono stati 18 miliardi mentre quest'anno si sono contate 2,2 milioni di app e 130 miliardi di download.
LEGAME DIFFICILE DA DIMOSTRARE Il Wall Street Journal ha citato dati prodotti dall'Information Insurance Institute che collegano l'aumento del 16% dei premi assicurativi tra il 2011 e il 2016 con la crescita del numero degli incidenti automobilistici causati dall'utilizzo dello smartphone. È ovviamente molto difficile trovare un nesso fra gli aumenti degli incidenti e dei decessi, l'uso dei cellulari e la disponibilità delle app, come ha notato lo stesso WSJ.
Gli studiosi della Purdue hanno però notato che se una app può essere associata a specifiche posizioni geografiche, allora è possibile rilevare un eventuale legame con gli incidenti avvenuti negli stessi luoghi. La popolarissima (è stata scaricata globalmente più di 100 milioni di volte nel primo mese dal suo lancio) app di gioco in realtà virtuale/aumentata Pokémon GO ha questo requisito ed è perciò stata esaminata in questo studio, dal provocatorio titolo “Death by Pokémon Go” (sapevi che il Codacons considera Pokémon Go un attentato alla sicurezza?). Premettiamo che esso è già disponibile online ma deve ancora essere sottoposto a peer-review da altri studiosi. Faccio e McConnell hanno esaminato circa 12 mila incidenti nella contea di Tippecanoe, nell'Indiana, nei mesi precedenti e nei mesi dopo il lancio di Pokémon Go, il 6 luglio 2016. Gli autori hanno poi incrociato i dati dei sinistri con le posizioni dei Pokéstops nella contea (i luoghi nei quali i giocatori passano frequentemente per ottenere gli “oggetti” necessari al gioco) per capire se la presenza di un Pokéstop fosse correlata con un aumento degli incidenti.
MA IL BLOCCO FUNZIONA? Mentre l'incidenza dei sinistri aumentava in tutta la contea dopo l'introduzione di Pokémon Go, questo incremento aveva una significatività statistica del 26,5% maggiore negli incroci distanti 100 metri o meno da un Pokéstop rispetto a quelli più lontani. Tirando le somme gli autori stimano che nella contea si sono si sono verificati 134 incidenti extra nei pressi dei Pokéstops nei 148 giorni dopo dopo l'uscita del gioco. Questo equivale a quasi 500 mila dollari di danni ai veicoli, 31 feriti e 2 decessi in più rispetto a quelli attesi in assenza di Pokéstops.
Lo studio utilizza un modello di regressione studiato per tener conto di potenziali variabili di “disturbo”, come le vacanze scolastiche e il tempo meteorologico avverso. Il modello confronta anche i Pokéstop con i Pokégym – dove è praticamente impossibile giocare durante la guida – per tenere conto di un eventuale aumento del traffico (che poteva incrementare gli incidenti) generato dalla “presenza” dei Pokémon e il legame risulta confermato. Lo sviluppatore Niantic ha avvertito la pericolosità del gioco a causa del suo potenziale aumento della guida distratta e, già dallo scorso agosto, un aggiornamento fa comparire un avvertimenti ai giocatori che si muovono così velocemente da far pensare che siano su un veicolo, seguito da una conferma che non sono alla guida.
ABBIAMO L'ANTIDOTO Dallo scorso novembre, Niantic ha poi reso il gioco ingiocabile se si è in un veicolo in rapido movimento, a prescindere se si sia passeggeri o guidatori e quindi anche sul bus, in treno e così via. In realtà, cercando in Rete, è facile trovare dei piccoli trucchi che permettono di aggirare questo divieto. Controverso è anche il tema di una possibile disaffezione dei giocatori: c'è chi parla di un calo ma sembra che i giocatori attivi siano ancora 65 milioni al mese mentre i dowloads totali sono arrivati a circa 750 milioni. I risultati di questo studio vanno quindi presi con cautela (i dati si fermano al novembre del 2016), sia perché non facilmente estrapolabili per tutti gli Stati Uniti o per il Mondo, sia per un possibile decremento rispetto al boom iniziale sia perché non sappiamo quanto efficace sia il blocco. In ogni caso l'arma migliore che abbiamo è il buon senso: evitiamo qualsiasi distrazione inutile quando siamo alla guida (leggi che il fumo provoca il 15% degli incidenti da distrazione).