Pisa: i vigili ciclisti hanno il loro primo defibrillatore

Pisa: i vigili ciclisti hanno il loro primo defibrillatore All'ombra della torre pendente è entrata in servizio la prima bici-ambulanza della Polizia Municipale dotata di defibrillatore portatile. Un esempio da seguire

All'ombra della torre pendente è entrata in servizio la prima bici-ambulanza della Polizia Municipale dotata di defibrillatore portatile. Un esempio da seguire

26 Marzo 2011 - 05:03

La Polizia Municipale di Pisa è la prima ad avere in dotazione una bicicletta munita di defibrillatore portatile. Il nuovo veicolo di soccorso è stato inaugurato l'altro ieri, 24 marzo, a Palazzo Gambacorti, sede del Comune, e l'amministrazione della città toscana ha in programma di acquistarne presto altri, come ha dichiarato il sindaco Marco Filippeschi, che intende poi arricchire con altri dispositivi di sicurezza le dotazioni dei suoi agenti.

SOCCORSO RAPIDO – Il vantaggio di avere a disposizione questo prezioso presidio medico (comunemente chiamato “dae”, cioè “defibrillatore automatico esterno”) installato su una bicicletta è ovvio: la tempestività dell'intervento di soccorso. Rispetto a una nornale ambulanza, infatti, un mezzo a pedali può intervenire in un tempo inferiore in zone pedonali precluse al traffico automobilistico e oltretutto, a differenza di uno a motore, senza correre il rischio di ferire seriamente i pedoni investendoli nella concitazione dell'emergenza. Il solo defibrillatore in questione costa 1.200 euro, ma l'acquisto del dispositivo e della bicicletta è stato possibile grazie a una donazione della famiglia pisana Bartalini Chiaranda in memoria di una congiunta.

DONAZIONE – L'iniziativa è frutto dell'impegno dell'associazione Idee per Pisa (che ha materialmente finanziato l'acquisto del veicolo grazie alla donaziona citata) e dalla collaborazione del noto cardiologo Maurizio Cecchini, il cui sito internet, www.cecchinicuore.org, ha invece finanziato l'acquisto delle altre dotazioni della bici: un “pallone ambu” (cioè un dispositivo autogonfiabile che supporta l'attività respiratoria), le “cannule di Guedel” (utilissime per la rianimazione), una maschera facciale e una piccola bombola di ossigeno. Cecchini ha inoltre provveduto ai corsi di formazione, già effettuati, per consentire ai primi agenti selezionati l'impiego corretto del defibrillatore. L'iniziativa della città della torre pendente segue quelle adottate da altre organizzazioni di soccorso, per esempio a Bergamo e Milano, e ricalca quelle già diffuse in numerose città europee (Londra per prima) e quella di Tirrenia, la cittadina in provincia di Pisa dove nel 2007 è stato installato il primo defibrillatore portatile da spiaggia in uno stabilimento balneare.

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