Russia: 4 auto nuove su 10 vendute provengono dalla Cina

Russia: 4 auto nuove su 10 vendute provengono dalla Cina

La Cina continua la sua crescita in Russia: nei primi 2 mesi del 2023 circa il 40% delle auto vendute sono di costruttori cinesi

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28 Marzo 2023 - 19:00

Dopo un anno di guerra e di sanzioni, la Russia registra i primi effetti anche sul mercato auto, sempre più legato alla Cina. Dopo un crollo delle vendite di nuove auto nel corso dei primi mesi seguenti l’invasione dell’Ucraina e l’uscita dal Paese dei costruttori occidentali, il mercato russo ha trovato un nuovo equilibrio. In attesa di tornare su volumi pre-guerra, il mercato delle quattro ruote in Russia si lega sempre di più alla Cina e il ruolo dei costruttori cinesi diventa sempre più significativo. Gli ultimi dati, relativi ai primi 2 mesi del 2023, confermano una crescita elevata della quota di mercato dei brand cinesi. Dopo il primo bimestre, infatti, circa il 40% delle nuove auto vendute in Russia arriva dalla Cina. Lo scorso anno, invece, erano meno del 10%. Ecco i dati completi.

LA CINA CONTINUA A CRESCERE SUL MERCATO AUTO IN RUSSIA

I numeri della crescita della Cina in Russia sono chiari: al termine del primo bimestre del 2023 (chiuso dal mercato russo con 74 mila unità vendute e un calo del -65% rispetto allo stesso periodo del 2022), la quota di mercato dei costruttori cinesi in Russia è cresciuta in modo significativo. Oggi, infatti, i brand cinesi sono sempre più rilevanti per il mercato locale, con una crescita significativa registrata in appena 12 mesi. La crescita dei marchi cinesi è certificata dai dati della quota di mercato complessiva, passata da 9,48% a 37,15% nel confronto tra gennaio-febbraio 2022 e 2023. Nel giro di un anno, quindi, i costruttori cinesi hanno incrementato il market share in Russia di quasi 30 punti.

LA CRESCITA DELLA CINA IN RUSSIA AGEVOLATA DALL’USCITA DEI COSTRUTTORI OCCIDENTALI

Questa crescita potrebbe continuare nel corso dei prossimi mesi con i brand in arrivo dalla Cina che si preparano a riempire i vuoti lasciati dai costruttori occidentali. Complessivamente, le vendite di marchi europei, giapponesi e coreani sono passate dal 70% al 22,6%, con un trend destinato a calare ancora considerando la fine delle importazioni di quasi tutti i marchi e lo stop alle attività produttive nel Paese. Progressivamente, infatti, tutti i marchi occidentali sono usciti dalla Russia: Renault, azienda europea che aveva investito maggiormente in Russia con una partecipazione in AvtoVAZ, è stata tra le prime aziende a cedere si suoi asset locali.

LA CINA ORA PRODUCE AUTO IN RUSSIA

Non sono solo le importazioni a certificare una vera e propria “invasione” di auto cinesi in Russia. I costruttori cinesi, infatti, stanno dando un contributo significativo alla ripresa delle attività produttive nel Paese. In questi mesi, infatti, sono stati avviati diversi progetti di cooperazione tra i due Paesi. La cinese Haval è stata tra i primi costruttori ad iniziare a produrre auto direttamente in Russia. Nel frattempo, JAC, altro colosso del mondo automotive cinese, ha contribuito alla “rinascita” del brand Moskvich che ha già realizzato un primo modello, un crossover, praticamente identico ad uno dei modelli della gamma JAC.

UNA CONSEGUENZA DELL’ALLEANZA TRA I DUE PAESI

La crescita dei costruttori cinesi in Russia è, naturalmente, una conseguenza diretta della cooperazione economica (e non solo) tra i due Paesi. Per la Cina, infatti, il mercato russo potrà rappresentare una nuova occasione di espansione nel settore automotive con tante auto da importare oltre che tante auto da costruire, direttamente o con i partner locali. Prima della guerra (nel 2021), la Russia era un mercato da 1,6 milioni di unità vendute all’anno, pari a circa il 7% del mercato cinese. Questi volumi potenziali interessano ai costruttori cinesi che, nel corso del prossimo futuro, dovranno fare i conti con probabili politiche protezionistiche in Europa e con la necessità di ampliare progressivamente i mercati di vendita dei propri modelli.

LA RUSSIA PROVA A RIPARTIRE

Al netto della crescente dipendenza dalla Cina (non solo per il mercato auto), la Russia prova a rilanciare la sua produzione di automobili. Per il momento, si tratta di progetti ancora embrionali o arretrati rispetto agli standard del mercato occidentale. Di certo, però, la partnership con i costruttori cinesi dovrebbe agevolare il lavoro alle aziende automotive russe, sia in termini di produzione diretta che di approvvigionamento dei materiali. Per un quadro più dettagliato della situazione, in ogni caso, sarà necessario attendere i prossimi mesi. Per il momento, il mercato russo viaggia ancora a circa 1/3 dei volumi pre-guerra. Senza il supporto occidentale, solo la Cina potrà sostenere la ripresa della produzione auto in Russia.

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