Nissan, il ProPilot sbarca su Qashqai: il test in anteprima

Nissan, il ProPilot sbarca su Qashqai: il test in anteprima

Nel progettare un futuro a guida autonoma Nissan lancia anche sui veicoli termici il sistema di assistenza ProPilot: l'esordio su Qashqai

15 Giugno 2018 - 09:06

La guida autonoma è ancora molto, molto, lontana, ne siamo ben consapevoli. Ma in questo periodo di transizione che ci porterà a quella che possiamo definire “la nuova mobilità”, Nissan punta tutto sui sistemi di assistenza alla guida e inserisce il suo ProPilot su Qashqai, mettendolo per la prima volta a disposizione anche sui veicoli termici del Marchio. L'elettrica Nissan Leaf  (qui tutti i dettagli della nuova generazione)dimostra invece di trovarsi in una fase ancor più avanzata, perché oltre al ProPilot figura nella sua dotazione un sistema che consente di gestire accelerazione e frenata attraverso un unico pedale, chiamato appunto ePedal. Abbiamo avuto occasione di provare entrambe le tecnologie, e bisogna dire che siamo rimasti piacevolmente colpiti.

NISSAN INTELLIGENT MOBILITY Nella visione di Nissan il mondo dell'automobile si trova quasi per obbligo ad un punto di svolta dovuto al rapido avanzamento delle innovazioni tecnologiche. I giapponesi vorranno farsi trovare pronti nel momento in cui tutto sarà cambiato, ma soprattutto vogliono dare il loro contributo alla creazione di un “ecosistema” complesso in cui uomo e macchina sapranno convivere e collaborare. Una delle tre sfide a cui Nissan va incontro si chiama ecosostenibilità, qui l'obiettivo da raggiungere è legato allo sviluppo delle auto elettriche ma soprattutto delle batterie, fino a far diventare quest'ultime rinnovabili e riciclabili. Altro punto chiave è la connettività – un italiano su tre vuole servizi extra – e i progetti del Marchio vogliono che si arrivi ad un punto in cui, in caso di emergenze, si potrà intervenire sull'auto in tempi ridotti anche da remoto. E “last but not least” la guida autonoma: in Nissan non credono che questa possa arrivare da un giorno all'altro, ma potrà essere raggiunta solo dopo un processo graduale che passa per i sistemi di assistenza. In sintesi i tre concetti possono essere riassunti nel progetto Nissan Intelligent Mobility, ma è sulla sicurezza e sulla guida assistita che si è concentrata la nostra giornata di prove all'interno e nei dintorni del circuito romano di Vallelunga.

PROPILOT, ARRIVA SU QASHQAI La scelta del modello che avrebbe dovuto assumere traghettare il ProPilot dall'elettrica ai veicoli termici è ricaduta sulla Nissan Qashqai, vettura leader di mercato italiano ed europeo per quanto riguarda il segmento dei C-Suv. Reso appositamente intuibile per facilitare il cliente, ricordiamo che è un sistema di guida assistita e in termini di guida autonoma si piazza al secondo livello (qui puoi conoscerli tutti).  Si attiva con un tasto presente sulla parte destra del volante: basta accenderlo, impostare la velocità desiderata e la distanza che si vuole mantenere dal veicolo precedente (le opzioni sono tre: corto, medio e lungo raggio), poi sarà la vettura a fare il resto. Il ProPilot è composto da tre funzioni che agiscono in sintonia, ovviamente supportate dalla telecamera presente dietro allo specchietto retrovisore interno e dai radar posti sull'anteriore dell'auto. Una volta impostato il sistema è l'Intelligent Cruise Control a regolare la velocità e mantenere le distanze dosando freno ed acceleratore, mentre è il Lane Keep Assist a regolare lo sterzo per tenere l'auto in carreggiata; infine spetta al Traffic Jam Pilot il compito di seguire la vettura precedente e regolare l'andatura di conseguenza, fino anche a fermare del tutto la nostra Qashqai per poi farla ripartire sempre in totale autonomia. Il ProPilot viene abbinato al motore 1.6 dCi 130 CV e cambio automatico, mentre in caso di rapporti manuali viene a mancare la funzione Traffic Jam Pilot, perché per fermarsi in base alle macchine che ci precedono il motore si spegnerebbe in assenza di una frizione elettronica. Il sistema è di serie sugli allestimenti Tekna e Tekna+, mentre figura tra gli optional per la versione N-Connecta a prezzi che variano da 500 euro fino a 1.700 euro a seconda alle funzioni che si vogliono avere e, ovviamente, al tipo di cambio. Finita la teoria, ecco come va nella pratica.

LA NOSTRA PROVA Dominati inizialmente da un leggero scetticismo sul funzionamento del ProPilot (attenzione perché il nome può ingannare), siamo saliti a bordo ed una volta partiti abbiamo preso subito confidenza con il sistema. Dopo la semplice attivazione abbiamo percorso circa 30km sulla Cassia-bis, strada ad alto scorrimento, e dobbiamo dire che non abbiamo mai, e sottolineiamo mai, toccato i pedali. La Qashqai seguiva autonomamente la vettura davanti a noi, accelerando o frenando anche fino a fermarsi, mentre lo sterzo seguiva precisamente le linee della carreggiata dove la segnaletica orizzontale risultava chiara; al contrario, nei punti dove la vernice e l'asfalto erano più consumati, il Lane Keep Assist si disattivava avvisandoci con un segnale acustico per evitare che ci affidassimo troppo alla tecnologia. Abbiamo provato a togliere le mani dal volante e il sistema ci ha subito invitato a rimetterle, e nel caso in cui non lo avessimo fatto sarebbero partiti ulteriori segnali acustici e visivi, mentre la fase successiva sarebbe stata quella frenare il veicolo fino a fermarlo; è ciò che succederebbe se il conducente fosse colpito da malori, ma per la nostra sicurezza e quella degli altri non abbiamo ovviamente testato le manovre di emergenza su strade aperte al pubblico. Il Nissan ProPilot è molto efficiente, il suo scopo è ovviamente salvaguardare gli automobilisti dalle distrazioni, ma è vero anche che porta il conducente cullato dalla tecnologia a distrarsi più facilmente (scopri qui le distrazioni più comuni). Nel complesso il nostro giudizio è comunque molto positivo, ma un'altra piccola pecca c'è: in caso di forti temporali e condizioni meteo avverse, i tergicristalli disturbano la telecamera e i radar non riescono a distinguere adeguatamente l'ambiente circostante, perciò il sistema non riesce ad entrare in funzione (sempre avvisando) rimettendo così tutto nelle mani del guidatore proprio nelle situazioni più pericolose.

LA COMODITÀ DI UN SOLO PEDALE Rientrati nel circuito, abbiamo scambiato la nostra Qashqai con una più piccola Nissan Leaf  (che come puoi vedere qui  è già molto avanti in termini di sicurezza) per testare questa volta il suo esclusivo sistema e-Pedal, offerto di serie su tutti gli allestimenti. Lasciando il pedale dell'acceleratore si innesta una decelerazione che può arrivare fino a 0,2 G e fermare completamente la vettura; inoltre il “bloccaggio” totale delle ruote può resistere anche a pendenze di 30° mantenendo stabile l'auto sia in discesa che in salita senza dover toccare nulla. La frenata avviene in due momenti distinti: inizialmente il sistema interviene sulle ruote anteriori e la prima frenata ha anche un effetto rigenerativo sulle batterie, successivamente agisce su tutte e quattro le gomme ed arresta l'auto. Oltre ad essere comodo nel traffico, l'e-Pedal aiuta nell'entrata in curva e secondo Nissan sarebbe in grado di gestire ben il 90% delle condizioni di guida tipiche degli ambienti urbani. È un confort ed influisce relativamente sulla sicurezza, ma è comunque giustamente considerato un sistema di assistenza alla guida così come il ProPilot, ed insieme ad esso rappresenta il primo impegno di Nissan per un futuro (lontano) a guida completamente autonoma.

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1 Commento

Luca
16:03, 15 Giugno 2018

Ragazzi voglio farvi i complimenti innanzitutto per il vostro sito, ma soprattutto per la chiarezza e la facilita' di lettura degli articoli, scritti grammaticalmente in maniera a dir poco perfetta e di facilissima comprensione.
Grazie
Lucas

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