![Napoli: ambulanze senza Rca](https://www.sicurauto.it/wp-content/uploads/2022/12/7894-carabinieri_gazzella__nucleo_radiomobile.jpg)
A Napoli, i Carabinieri hanno fermato sei ambulanze con assicurazioni false
Veicoli senza Rca: le notizie di cronaca si fanno sempre più drammatiche. A Napoli, nelle scorse ore, i Carabinieri hanno fermato addirittuira sei ambulanze con assicurazioni false.
TROVATO DI TUTTO – Non solo le ambulanze erano prive di Rca obbligatoria, ma erano anche senza revisione obbligatoria ed estintori anti-incendio. L'ultima verifica dei Carabinieri al “Palabarbuto”, dove era in corso il test di ammissione al corso di medicina: i militari di Napoli hanno scoperto che l'ambulanza facente capo a un'associazione della provincia di Napoli prestava servizio per gli aspiranti medici senza copertura assicurativa. E che il mezzo non era stato sottoposto alla prescritta revisione periodica annuale. Il conducente è stato multato per circolazione senza assicurazione e l'ambulanza sequestrata. Il legale rappresentante e il materiale sottoscrittore delle polizze, ritenuti responsabili di “uso di atto falso e ricettazione”, sono stati denunciati.
ANCHE I TAXI – Sempre a Napoli, numerosi pure i taxi fermati perché non in regola, ossia senza la polizza assicurativa: molti tassisti, convinti di essere in regola con l'assicurazione, hanno scoperto di avere un tagliando falso, comprato (per pochi euro) da bande di fasulli broker assicurativi. Almeno a prima vista, insomma, i tassisti avrebbe acquistato i tagliandi a basso prezzo, per sfuggire al caro-Rca che stritola Napoli. Tuttavia, in base a quanto emerso dalle verifiche dei Carabinieri, c'era perfino chi esercitava con la licenza comunale scaduta: insomma, quei taxi erano mine vaganti alle pendici del Vesuvio.
ALLARME ROSSO – Sono dati che rispecchiano quanto emerso di recente: in Italia, circolano 4 milioni di veicoli sprovvisti di copertura assicurativa, di cui 2,8 milioni sono vetture. Sono più dell'8% del totale e il mancato incasso per le Compagnie sfiora i 2 miliardi di euro. Questi numeri sono il frutto di una proiezione dell'Aci sulla base di una rilevazione condotta in collaborazione con il Comune di Roma, Polizia Roma Capitale e Ania (la Confindustria delle Assicurazioni). Dopodiché, incrociando in tempo reale i dati del Pubblico registro automobilistico e dell'Ania stessa, dei 41.825 veicoli che nella settimana dal 24 al 30 ottobre 2012 hanno generato 190.391 passaggi registrati dalle telecamere nelle Zone a traffico limitato della capitale, è emersa la percentuale choc. I guai che ne derivano sono numerosi e pesanti: è possibile che un mezzo senza Rca si trasformi in auto-pirata in caso d'incidente: l'automobilista scappa per non essere multato. Non vogliamo pensare che questo possa essere il caso dei taxi di Napoli, o addirittura delle ambulanze, e propendiamo per la buona fede: polizze low cost stipulate con false Assicurazioni ritenute reali, nella speranza di risparmiare (però la mancanza della revisione e degli estintori induce a pensar male…). Ma il problema resta: chi subisce un sinistro causato da un veicolo senza Rca dovrà rivolgersi al Fondo vittime strada, anziché alla propria Compagnia, per ottenere il rimborso, con tempi d'attesa lunghissimi.
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