Multe, nessuna sanzione se non ricordi il guidatore

Una sentenza della Cassazione apre il dibattito su una pratica che fino a poco tempo fa comportava una maggiore perdita di punti

 
Multe, nessuna sanzione se non ricordi il guidatore Una sentenza della Cassazione apre il dibattito su una pratica che fino a poco tempo fa comportava una maggiore perdita di punti

Una sentenza della Cassazione apre il dibattito su una pratica che fino a poco tempo fa comportava una maggiore perdita di punti

20 Aprile 2018 - 09:04

Svolta improvvisa per quanto riguarda le multe. Una recente sentenza della Cassazione infatti ribalta in parte quanto previsto nel caso di infrazione compiuta da un guidatore diverso rispetto al proprietario dell'auto. Attenzione, perché parliamo comunque di un caso particolare, e che fa leva principalmente sul tempo di notifica della contravvenzione. Il caso che ha riaperto la questione infatti, si riferisce ad una contravvenzione risalente al lontano 2007 quando anche le tempistiche, per quanto riguarda la notifica di contravvenzione, rientrava nei 150 giorni e non nei 90 previsti oggi.

MAGGIORE ATTENZIONE AI CASI PARTICOLARI Quanto evidenziato dall'ordinanza 9555/2018 della Corte di Cassazione non è una norma che va contro a quanto previsto dal Codice della Strada con l'art. 126 bis – ovvero la notifica dei dati del conducente del mezzo a seguito di una sanzione -, ma richiede una maggiore analisi caso per caso. Infatti è stata praticamente concessa al proprietario dell'auto, la facoltà di “non ricordare” chi fosse realmente al volante, richiedendo comunque la massima collaborazione con il Comune per poter individuare l'autore dell'infrazione, rendendo noti più dettagli possibili ai fini di offrire tutti gli elementi per capire chi fosse al volante.

UNA VICENDA DEL 2007 Una procedura che diventerà quindi molto meno snella viste e considerate le dinamiche che, da ora, potrebbero intercorrere tra la notifica della contravvenzione e l'identificazione del guidatore. C'è da dire che, quello ripreso dall'ordinanza 9555, è un caso estremamente particolare. La vicenda sulla quale si è pronunciata la Corte risale al 2007, e si è espressa nel contenzioso tra il Comune di Bari e un'automobilista. La proprietaria dell'auto, con verbale notificato tre mesi dopo, aveva prontamente comunicato di non essere in grado di indicare le generalità del conducente a causa del tempo trascorso dall'infrazione alla notifica indicando come motivazione, che l'auto fosse guidata sporadicamente anche da altri membri della famiglia.

RIPRESO UN PARERE DELLA CORTE COSTITUZIONALE DEL 2008 A questo punto il Comune di Bari aveva chiesto il rigetto del ricorso dell'automobilista, accolto dal Giudice di Pace e poi condiviso dal Tribunale, rifacendosi a quanto espresso dalla normativa del Codice della Strada, per la quale il proprietario è sempre tenuto a conoscere le generalità di chi si trova al volante. La vicenda però non si è chiusa con il rigetto. Infatti la Cassazione ha ripreso un parere della Corte Costituzionale, la 165/2008, nella quale si riconosce al proprietario “la facoltà di esonerarsi da responsabilità, dimostrando l'impossibilità” di sapere chi fosse alla guida.

NON SI PREVEDE UN AUMENTO DEI RICORSI Bisogna comunque fare una precisazione. Infatti questa sentenza non porterà ad un aumento dei ricorsi per chi non notifica le generalità del guidatore, puntando su casi particolari dove la parte lesa, dimostra la massima collaborazione con le autorità. Inoltre, le ragioni difensive dell'intestataria del mezzo, erano state riconosciute in entrambi i gradi di giudizio precedenti, con la Cassazione che avrebbe confermato la corretta valutazione dei due giudici, per questo non si deve pensare che in situazione analoga si arrivi alla stessa soluzione.

ECCO COSA PREVEDE LA REGOLA ATTUALE Vi ricordiamo che attualmente, il termine per la notifica di una multa è di 90 giorni – ricordandovi che da qualche mese verrà notificata anche via PEC -, scaduti i quali, l'automobilista non sarà tenuto a pagarla. Restando in tema di “tempistiche”, vi ricordiamo che entro 60 giorni bisogna notificare le generalità dell'effettivo conducente, sottolineando come, la sentenza 9555 non deve essere vista come un escamotage per non incorrere nella perdita dei punti sulla patente, essendo questo un caso estremamente particolare – qui la nostra guida su come comunicare i dati del conducente

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