Multe stradali notificate via PEC: le novità dal 2018

Multe stradali notificate via PEC: le novità dal 2018 Il decreto sulle multe via PEC è in Gazzetta: ecco come arriverà la multa via email e cosa cambia per automobilisti privati e professionisti

Il decreto sulle multe via PEC è in Gazzetta: ecco come arriverà la multa via email e cosa cambia per automobilisti privati e professionisti

19 Gennaio 2018 - 11:01

Si dice che il postino bussa sempre due volte, ma dal 2018 potrebbe non essere più lui a farlo per notificare una multa se avete commesso un'infrazione stradale. Una delle più importanti novità sulla notifica via email di posta certificata (PEC) di cui si parla da anni arriva con il provvedimento del Ministero del dicembre 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che diventa finalmente operativo. Un provvedimento che contribuisce a tagliare le spese di notifica, visto che il postino potrà consegnarvi la multa solo in alcuni casi. Un'agevolazione per quanti hanno una casella di posta elettronica certificata che cancellerà, si spera, tutti i problemi e i costi legati alla notifica postale della multe. Ma come è l'email di notifica della multa? Come si calcolano i tempi di notifica per poter pagare la multa scontata?

COSA CONTIENE LA NOTIFICA VIA PEC Partiamo dal contenuto della mail PEC con la multa riguardante una infrazione stradale commessa, questa avrà come oggetto “Atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada”. A differenza delle normali email di cui la notifica di lettura o consegna non è certificata, in questo caso non ci si può nascondere dietro al monitor poiché all'accertatore basta la conferma di avvenuta ricezione. Ma prima di pagare la multa bisogna accertarsi che il testo della mail PEC contenga tutte le informazioni chiare e utili per risalire al verbale d'infrazione o fare ricorso, chi ha compilato il verbale di contestazione, l'ufficio presso il quale è possibile consultare il verbale, la copia del verbale e anche l'elenco da cui l'organo di polizia ha ottenuto l'indirizzo email di posta PEC. Poiché come prevede il decreto è responsabilità del conducente dell'auto (o del proprietario del veicolo se diversa persona) comunicare l'indirizzo email di posta certificata alla richiesta dell'accertatore, ma non sempre tutto può filare liscio.

COME SI CALCOLANO I 5 GIORNI DALLA NOTIFICA In pratica, in caso di contestazione immediata di una violazione al Codice della Strada, gli agenti potranno chiedere al conducente dell'auto (e anche al proprietario se l'auto è guidata da una persona diversa) un indirizzo di recapito certificato al quale sarà notificata la multa. Gli stessi organi di polizia potranno verificare se l'indirizzo è corretto tramite gli elenchi pubblici, quindi non servirà fare finta di averlo dimenticato o dare un indirizzo email errato. C'è da attendersi quindi una mole di lavoro maggiore a carico di chi dovrà occuparsi dell'accertamento tramite la consultazione dei database ed elenchi di soggetti fisici e imprese che hanno una PEC. Per poter pagare la multa in misura ridotta entro i 5 giorni dalla data di notifica, bisogna sapere che per l'organo è valido l'invio della notifica dal momento in cui il sistema PEC produce la conferma di invio, mentre per il destinatario della multa si considera avvenuta la notifica dalla data in cui il sistema produce la conferma di ricezione della multa via PEC che riceve anche chi ha inviato l'email; è da questa data che si conteggiano i 5 giorni per la multa scontata (guarda qui invece come si contano i 5 giorni se la multa arriva per posta). Infatti il legislatore considera la consegna della multa via email PEC una piena prova di notificazione avvenuta. In altre parole, se non leggete la mail la multa è sempre valida.

QUANDO ARRIVERA' PER POSTA Non è detto però che non possa verificarsi l'errore umano, anche ad esempio trascrivendo l'indirizzo email comunicato all'atto della contestazione. Se infatti questo indirizzo risulta errato o non disponibile, l'organo di polizia dovrà controllare negli elenchi pubblici (esempio l'Ini-Pec che raccoglie gli indirizzi email certificati di liberi professionisti e Imprese). Il postino invece non andrà affatto in pensione,  infatti se l'invio elettronico della multa tramite email PEC non va a buon fine o l'indirizzo PEC resta sconosciuto, la polizia procederà a notificare la sanzione tramite il postino. La stessa che resta valida anche per tutti quelli che non hanno un indirizzo email certificato.

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