Multe autovelox Comuni, obbligo reinvestimento sulla sicurezza dal 2015!

Multe autovelox Comuni, obbligo reinvestimento sulla sicurezza dal 2015! Fino al 2015

Fino al 2015, nessun obbligo per i Comuni di ripartizione dei proventi delle multe stradali

19 Febbraio 2014 - 06:02

Multe date con gli autovelox fuori città: i Comuni vincono ancora. Se piazzano autovelox su una strada extraurbana di un altro ente (Provincia o Regione) o dello Stato, continuano a incassare tutti i proventi delle multe. La legge 120/2010, articolo 25, che riformava il Codice della strada, prevede la devoluzione di metà dei proventi delle multe per eccesso di velocità agli enti proprietari delle strade; ma, perché questa norma venga applicata, occorre un decreto interministeriale attuativo, mai arrivato. Doveva essere emanato nel volgere di pochi mesi, e poi entro fine 2013: niente da fare.

OBIETTIVO SICUREZZA STRADALE – L'obiettivo della legge 120/2010 è evitare che i Comuni facciano cassa sulle pelle degli automobilisti, piazzando le macchinette solo per ripianare le casse esauste delle amministrazioni; e mira a garantire più fondi agli enti proprietari delle strade perché migliori la sicurezza stradale. In mancanza del decreto, i Comuni stessi avrebbero potuto stipulare patti coi proprietari delle strade che passano entro il territorio comunale (strade statali, regionali e provinciali): se questo non è avvenuto, è perché ai Comuni siffatta situazione fa molto comodo. Non spartiscono i proventi autovelox, non rendicontano le entrate al ministero dell'Interno, non redigono una relazione al ministero dell'Interno. Non fanno, quindi, tutto quello che il legislatore ha chiesto nel 2010, ma che non è stato concretizzato con un decreto interministeriale. Una nota dell'Anci (l'Associazione dei Comuni) terminava così nel giugno 2012: “Pertanto, individuando la data del 29 aprile 2012, data di entrata in vigore della Legge di conversione 44/2012, il dies a quo per il calcolo dei novanta giorni ai fini dell'obbligo di ripartizione dei proventi, si ritiene che l'applicabilità del dispositivo farà riferimento comunque all'esercizio finanziario dell'anno 2013”.

ALTRA NOTA DELL'ANCI – È appena arrivata un'altra nota dell'Anci sulla ripartizione dei proventi delle multe stradali tra enti proprietari delle strade ed enti accertatori delle sanzioni rilevate con autovelox. Continuano a sussistere, dice l'Anci, punti di criticità in attesa dell'attuazione dell'articolo 25 della legge 120/10 che prevede espressamente l'emanazione di un apposito decreto interministeriale. In linea con quanto già anticipato nelle precedenti note, l'applicabilità della norma è riferita solo dall'esercizio finanziario successivo a quello di emanazione del decreto interministeriale citato e in ogni caso all'esercizio finanziario successivo a quello in corso. Ai fini della successiva trasmissione delle informazioni richieste, l'Anci raccomanda di prestare la massima attenzione circa l'obbligo di destinazione dei proventi stessi secondo quanto previsto e di procedere a una gestione separata tra le informazioni relative ai proventi delle sanzioni amministrative di cui all'articolo 142 (autovelox) e quelli relativi alle altre violazioni. Infine, circa la trasmissione delle informazioni citate si ritiene che in mancanza del supporto informatico previsto e in assenza di specifiche comunicazioni da parte dei ministeri interessati, tale incombenza potrà non essere osservata.

IN DEFINITIVA – Anche quando arriverà il regolamento, gli obblighi a carico dei municipi, di comunicare al ministero delle Infrastrutture e al ministero dell'Interno gli introiti delle violazioni dei limiti di velocità, scatteranno solo dall'esercizio finanziario successivo e in ogni caso dall'esercizio finanziario successivo a quello in corso. Ossia dal 2015. Nel frattempo, i Comuni dovranno fare attenzione, tenendo una contabilità separata degli introiti (quelli relativi alle multe per autovelox e quelli relativi ad altre violazioni). Perché dal 2015 dovranno provvedere a versare anche la quota di introiti relativa al 2014. Sempre che il decreto arrivi quest'anno: i ministeri che intenzioni hanno? Ci saranno altri regali ai Comuni?

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