Mercedes Classe E 2016: la guerra delle superberline tecnologiche

Mercedes Classe E 2016: la guerra delle superberline tecnologiche Le anticipazioni sulla nuova Classe E descrivono una vettura sicura

Le anticipazioni sulla nuova Classe E descrivono una vettura sicura, efficiente, tecnologica e - probabilmente - a guida semiautomatica

11 Maggio 2015 - 08:05

Uno dei classici di Mercedes Benz, la classe E, sarà oggetto si una profonda rivisitazione: motori più efficienti, peso minore nonostante una carrozzeria allungata, passo aumentato (il possibile incremento dei volumi interni è stato sacrificato in nome del Cx) ed una “intelligenza” tale da permettere una guida semi-autonoma (leggi dei test di guida senza pilota in città).

PIÙ GRANDE MA PIÙ LEGGERA – La Classe E e le sue antenate rappresentano – dal 1984, data di nascita della W 124 – una parte importante della gamma Mercedes. La tendenza all'aumento delle dimensioni per le berline di classe superiore (per le compatte la storia è diversa) prosegue imperterrita e così anche la nuova Classe E guadagna 10 centimetri di lunghezza e un aumento del passo paragonabile. Sarà forse poco adatta alla viabilità di un borgo medievale ma la nuova Classe E attesa per il 2016 – proprio grazie al passo più lungo e a sbalzi anteriori e posteriori ridotti – promette ancora più comfort perché meno soggetta al beccheggio (scopri come e perchè si verifica durante la guida). Un assetto più stabile sarà garantito anche dalle sospensioni ad aria posteriori autolivellanti, che dovrebbero far parte della dotazione di serie. La versione station wagon sarà anch'essa più lunga ma il volume di carico dovrebbe rimanere invariato perché la linea sarà più coinvolgente e aerodinamica, vanificando i potenziali incrementi di capacità. In ogni caso la capacità di fendere l'aria sarà ancora più accentuata, dato che per il Cx si parla dell'ottimo valore di 0,23. Questo valore, unito ad un peso che dovrebbe fermarsi intorno ai 1.500 kg grazie al massiccio ricorso ad acciai speciali e alluminio, promette elevata efficienza. Il pianale sarà quell'MRA (Modular Rear-wheel drive Architecture) che sta beneficamente colonizzando molta parte della gamma Mercedes.

6 IN LINEA MEGLIO DEL V6 – Lo sfruttamento ottimale dell'energia del carburante riguarda ovviamente anche i propulsori, che saranno modulari e in linea, sia il 4 cilindri sia il 3 litri a 6 cilindri. L'abbandono dei 6 cilindri a V (il maggior ingombro longitudinale sarà agevolmente assorbito dall'allungamento del passo) si spiega con ragioni di efficienza. Un 6 in linea non solo è intrinsecamente più equilibrato di un motore a V ma è più economico da costruire e ha meno attriti interni: è vero che l'albero motore ha più supporti ma questo aggravio è ampiamente compensato dai “risparmi” energetici conseguibili dalla distribuzione molto semplificata, dato che riguarderà una sola testata invece delle 2 presenti in un V6. I nuovi motori condivideranno molte parti e come modello base si parla addirittura di un piccolo 1,6 litri diesel, cui il turbo donerà 122 CV e la verve necessaria ad una Classe E insieme ad emissioni da record. Tutt'altra musica, comunque, arriva dal 6 cilindri diesel da 2.900 cc: il biturbo dovrebbe erogare circa 310 CV mentre la versione a quattro compressori – due dei quali ad azionamento elettrico per “sostenere” le unità turbo evitando il lag – dovrebbe superare i 400 CV con una coppia elefantina ed una prontezza fulminea.

SEMIAUTONOMA? PROBABILMENTE SI – Il V8 dovrebbe equipaggiare la versione AMG con più di 600 CV mentre le versioni ibride saranno diverse, con motori elettrici da 80 e 110 CV e una mild-hybrid con soli 40 CV. Grandi cambiamenti anche all'interno, con una strumentazione virtuale implementata con un grande display (si parla di 70 x 50 cm!) e un head-up display che aiuterà a usare il touchpad (niente touchscreen, probabilmente) con il minimo di distrazione. I cristalli saranno oscurabili elettronicamente e superfici riscaldanti elettriche permetteranno la verosimile eliminazione di qualche bocchetta del climatizzatore. Per quel che riguarda la guida autonoma quello che è certo è che Mercedes, per bocca di esponenti del top management, ha più volte rimarcato come molti suoi clienti usino correntemente le “partially automated driving functions” presenti in diversi modelli del gruppo. Il CEO Dieter Zetsche ha affermato che le prossime Mercedes guideranno da sole in autostrada e parcheggeranno senza pilota mentre Thomas Weber, membro del board del Group Research & Development, ha fatto capire come l'ostacolo maggiore alla guida autonoma siano ormai le implicazioni legali piuttosto che quelle tecniche. Quindi è facile pensare come la nuova Classe E possa parcheggiare da sola, sulla falsariga della nuova BMW Serie 7, e gestire autonomamente lo sterzo durante la guida in autostrada, oltre ad avere dotazioni di sicurezza di avanguardia.

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