Mercato dell'auto europeo: timidi segnali di ripresa

Mercato dell'auto europeo: timidi segnali di ripresa Il maggio delle immatricolazioni di auto nuove vede l'Europa in crescita

Il maggio delle immatricolazioni di auto nuove vede l'Europa in crescita, ma con luci e ombre: progressi in Germania, Benelux e Paesi nordici e baltici, difficoltà in Spagna, Regno Unito e Italia

18 Giugno 2011 - 05:06

Il mercato dell'auto europeo ha chiuso il mese di maggio con un incremento delle immatricolazioni del 7,6% a 1.252.599 esemplari, mentre il consuntivo dei primi cinque mesi del 2011 si attesta ancora su livelli non soddisfacente: 6.076.060 nuove immatricolazioni, con un misero 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2010.

SI SALE E SI SCENDE – Insomma, ci sono timidi segnali di ripresa che sarebbero stati certamente più decisi se vi avessero contribuito anche i mercati italiano e spagnolo, che invece hanno dovuto accontentarsi, rispettivamente, di un lieve rialzo (+3,6%) e di un ulteriore, grave tracollo (-23,3%). In netto recupero, invece, il mercato tedesco, che il mese scorso ha visto crescere le immatricolazioni del 22%, portando il progresso 2011 al 13,1% rispetto al 2010. In Francia il miglioramento è stato più contenuto: s'è registrato un +6,1%, che porta il consuntivo gennaio-maggio a +4,4% sul 2010. Ancora in discesa, ma lieve (-1,7%) le immatricolazioni britanniche, che tuttavia rallentano la caduta, con un dato complessivo di -7,3%. Il risultato europeo in crescita lo si deve in parte anche al buon andamento delle immatricolazioni nel Benelux, in Svezia, in Danimarca e nei Paesi nuovi membri della Ue (repubbliche baltiche, Slovacchia e così via). «Il risultato positivo di maggio è trainato dalla crescita delle immatricolazioni in Germania, in Francia e nei Paesi nuovi membri UE – ha dichirato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA, commentando i numeri – mentre negli altri maggiori mercati dell’Europa occidentale la situazione rimane critica, se non decisamente preoccupante».

ITALIANE IN AFFANNO – Per quanto riguarda le marche italiane, a fronte di un aumento delle immatricolazioni europee del 7,6% la loro quota di mercato è cresciuta appena dello 0,2% (90.820 esemplari nel mese). Nei primi 5 mesi dell'anno l'auto italiana ha perso complessivamente il 13,5% e la sua penetrazione è scesa al 5,4%. Tra i macro-fenomeni sui quali vale la pena di soffermarsi c'è da segnalare il continuo calo dell a percentuale di acquisti attribuibili ai privati sia nel Regno Unito, sia in Francia, mentre crescono le vetture acquistate da flotte e aziende. Sul mercato transalpino, la percentuale di nuovi modelli diesel immatricolati ha raggiunto il mese scorso il 75% del totale, un valore che si accompagna al drastico ridimensionamento di quelli a gpl, crollati a maggio del 97% per colpa della fine degli incentivi goverativi a favore di questa alimentazione.

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