L'Europa striglia l'Italia: non rispetta le norme sulla patente di guida
La Commissione europea ha aperto una procedura d'infrazione a vario titolo nei confronti di Repubblica ceca, Estonia, Italia, Portogallo e Slovenia

La Commissione europea ha aperto una procedura d'infrazione a vario titolo nei confronti di Repubblica ceca, Estonia, Italia, Portogallo e Slovenia
Ogni mese l'esecutivo comunitario “gestisce”, passando in rassegna, tutte le infrazioni commesse dai vari paesi; così, nel mese di novembre appena terminato, è saltato fuori che l'Italia è stata deferita dalla Commissione Europea per non aver recepito correttamente la direttiva europea sulla patente di guida. Il rischio che corriamo è di pagare multe non poco salate, ad ogni modo in “nostra compagnia” sono anche Estonia, Portogallo, Repubblica Ceca e Slovenia, tutte per lo stesso motivo: la “non adesione” a Resper, la rete dell'Ue delle patenti di guida.
CI SI DEVE ALLINEARE – Il Resper è considerato uno strumento utile che consente a tutti gli Stati membri di cooperare in sintonia e nel rispetto della normativa comunitaria. Quale sarebbe il suo ruolo in questa circostanza? Ebbene, la direttiva prevede che il rilascio della patente di guida sia subordinato alla residenza normale, nel territorio dello Stato membro che rilascia la patente di guida (sapete come funziona la patente a punti? Qui vi spieghiamo come si recuperano i punti persi e cosa fare se si perdono tutti). La rete Resper, attraverso uno scambio di informazioni e grazie ad un archivio sempre aggiornato, contribuisce (secondo il parere e il volere della Commissione Europea) a “ridurre le possibilità di frode (come accaduto in Repubblica Ceca dal 2004 al 2011) e a rafforzare la sicurezza sulle strade europee”. Quello che viene rimproverato a Italia, Estonia, Portogallo, Repubblica Ceca e Slovenia, è il non aver dato vita allo scambio di informazione con la rete Respar, previsto sin dal 19 gennaio del 2013.
CI DIFENDIAMO – Chiaramente non si è fatta attendere la risposta del nostro Paese, così il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto sapere che tutte le procedure per la definizione dell'archivio Ue sulle patenti di guida, sono in atto e si completeranno entro la fine del 2015. Inoltre, considerando l'avvenuta procedura di infrazione per la mancata realizzazione della rete Ue delle patenti di guida (prevista dalla direttiva 2006/126 Ce), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunque precisato il suo stupore, dal momento che “dal 2013 il Ced (centro elaborazioni dati) della Direzione generale per la Motorizzazione ha avviato la realizzazione di tre progetti in applicazione di direttive comunitarie, finalizzati all'interconnessione dell'archivio nazionale dei veicoli e della anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, con le omologhe banche dati degli Stati membri: Resper (archivio UE patenti), Erru (Registro elettronico delle imprese di autotrasporto) e Cross Border (scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni di sicurezza stradale)”.
NON E' TUTTO – Sembra proprio che la difesa dell'Italia sia ben strutturata, a tal punto che altre considerazioni sono state fatte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: “la procedura relativa alla Direttiva Cross Border prevedeva il rilascio in produzione dal 24 ottobre 2015. Per tale progetto e per l'interscambio delle informazioni, il Ced della Motorizzazione è stato individuato come punto di contatto nazionale, a cui cioè fanno riferimento le forze dell'ordine dei paesi dell'Unione, per ottenere i dati necessari all'individuazione dei proprietari dei veicoli immatricolati in Italia. Dalla suddetta data è stata attivata l'interconnessione rispettando la pianificazione prevista, dando la precedenza a questo progetto. Altra procedura di rilevanza comunitaria riguarda l'istituzione del Registro elettronico delle imprese di autotrasporto (Erru), e per il quale sono stati completati i test in data 6 novembre” (in anticipo rispetto a quanto pianificato, ovvero entro il 30 novembre scorso).