Lecco, il cavalcavia crollato riparato solo 7 anni fa, ecco il video dei soccorsi

Lecco, il cavalcavia crollato riparato solo 7 anni fa, ecco il video dei soccorsi Sulla SS36 che collega Milano a Lecco crolla un cavalcavia uccidendo un'automobilista: scattano le indagini Provincia e ANAS giocano al rimpallo

Sulla SS36 che collega Milano a Lecco crolla un cavalcavia uccidendo un'automobilista: scattano le indagini Provincia e ANAS giocano al rimpallo

29 Ottobre 2016 - 04:10

Le immagini del crollo del cavalcavia sulla SS 36 ad Annone di Brianza riaprono il dibattito sulla situazione della rete viaria italiana e ancora una volta si assiste al ping pong delle responsabilità sulle figure e sugli Enti che dovrebbero provvedere ad evitare questi incidenti. Il ponte crollato era già stato teatro anni fa di un incidente e circa sette anni fa era stato sottoposto a riparazioni, evidentemente non del tutto risolutive. Dito puntato su Tir che è precipitato, sarebbe stato caricato oltre i limiti e il peso eccessivo avrebbe innescato il crollo del ponte.

RESPONSABILITA' COME PATATE BOLLENTI Il bilancio del cedimento del cavalcavia sulla Statale 36 è grave, un morto e cinque feriti tra i quali una bambina, ma avrebbe potuto avere esiti ancor più nefasti se, ad esempio, al posto del Tir precipitato si fosse trovato un pullman pieno di passeggeri. Mentre si lavora ancora alla rimozione dei veicoli e dei detriti della struttura crollata si discute già delle responsabilità dell'accaduto; come è consuetudine nel nostro Paese, purtroppo, in questi casi ci si impegna energicamente nello scarico delle responsabilità, in questo caso tra ANAS e Provincia (Scopri l'epilogo dell'incidenti di Acqualonga). Tra i possibili responsabili potrebbe rientrare la società di trasporti il cui Tir, ma ancora è da accertare, avrebbe avuto un carico eccessivo. Guarda il video dei soccorritori che rimuovono i mezzi:

LA RICOSTRUZIONE ANAS E LA REPLICA DELLA PROVINCIA Secondo quanto riportato dall'agenzia Ansa i responsabili ANAS avrebbero più volte richiesto il blocco del traffico sul cavalcavia e la sua chiusura. Secondo la ricostruzione della Società Autostrade un cantoniere, addetto alla sorveglianza sulla SS 36, avrebbe perfino constatato il distacco di calcinacci dal ponte circa 3 ore prima dell'incidente e, assieme a una pattuglia della Polizia Stradale, avrebbe contattato gli addetti alla mobilità della Provincia di Lecco, responsabile della viabilità sul cavalcavia, per sollecitare la chiusura del traffico sulla SP 49 sul tratto che comprende il ponte (Leggi quanti ponti pericolanti sulle nostre strade). Dalla Provincia è arrivata la richiesta formale di una ispezione visiva da parte del capocentro ANAS, ma mentre questi stava per raggiungere il posto il ponte è crollato. La Provincia dal canto suo non ritiene la ricostruzione ANAS perfettamente in linea con le informazioni suo possesso; come riportato dal Fatto Quotidiano secondo la Provincia l'Anas, vista la gravità della situazione, avrebbe potuto richiedere autonomamente alle Forze dell'Ordine di chiudere la strada.

L'INDAGINE DELLA MAGISTRATURA E L'INCHIESTA DI DELRIO Intanto la Procura di Lecco ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disastro colposo, è stato inoltre disposto il sequestro del mezzo articolato e della struttura in cemento precipitata. La Magistratura ricostruirà la storia del ponte per il quale, sempre secondo il Fatto Quotidiano, era stata richiesta la demolizione da parte dell'ex Sindaco di Annone Brianza. Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio ha, con un proprio decreto, istituito una commissione di inchiesta, formata da tecnici ed esperti, la quale dovrà entro 30 giorni fornire un accertamento scrupoloso e una dettagliata ricostruzione dei fatti.

EFFETTI COLLATERALI DEL FEDERALISMO STRADALE? Ci si chiede quanto peso abbiano avuto anche su questa vicenda le scelte della politica italiana riguardo la “strana” abolizione delle Provincie e i tagli ai fondi destinati all'ANAS per le manutenzioni (Leggi le promesse di ANAS per il ripristino di strade e ponti in Sicilia). Nel nostro Paese, dopo quello che è stato chiamato federalismo stradale regna la confusione circa le competenze: il cavalcavia crollato formalmente è di pertinenza della Provincia di Lecco, la quale, prendendo la definizione dal Fatto Quotidiano, è come tutte le Provincie italiane in un Limbo, c'è e non c'è.

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