Lavavetri al semaforo? Massima cautela

Lavavetri al semaforo? Massima cautela Ancora uno scontro fra un automobilista e un lavavetri a un semaforo: col caldo che accende gli animi

Ancora uno scontro fra un automobilista e un lavavetri a un semaforo: col caldo che accende gli animi, serve mantenere la calma

21 Agosto 2012 - 04:08

L'afa che opprime l'Italia rende un po' tutti stanchi, e più facilmente irritabili, specie nelle metropoli: sarà anche per questo che, da qualche giorno, si verificano scontri e tensioni fra lavavetri ai semaforo e automobilisti.

VIOLENZA – A inizio mese, a Rimini, un lavavetri nigeriano ha sferrato un pugno a un romeno che s'era rifiutato di farsi pulire il parabrezza. A metà agosto, lungo l'Aurelia a Migliarino Pisano, alla periferia settentrionale della città di Pisa, un'auto con alcuni turisti tedeschi era ferma a un incrocio in attesa che scattasse il verde del semaforo: il lavavetri si è avvicinato, offrendosi di pulire il parabrezza; quando il guidatore ha rifiutato, il marocchino ha perso la calma e stizzito ha colpito con la spazzola il parabrezza incrinandolo. Per fortuna i turisti, vedendo transitare da quella parti una pattuglia della Guardia di finanza, hanno fatto cenno di fermarsi e hanno riferito l'accaduto ai militari che hanno accompagnato il nordafricano in caserma dove è stato identificato e denunciato. A Varese, c'è una mappa degli avvistamenti di lavavetri: largo Flaiano, via San Pedrino, piazza Repubblica-via Spinelli, piazza Ferruci, viale Valganna, via Vanetti, piazza XXVI Maggio, viale dei Mille e persino la zona pedonale a ridosso dell'Ovs. “Sono 122 le sanzioni emesse dall'inizio dell'anno a oggi – spiega il comandante della polizia locale, Antonio Lotito, che preannuncia un rafforzamento dei controlli -. È una battaglia spesso impari dato che, nella maggior parte dei casi, i questuanti pizzicati dagli agenti sono di nazionalità romena, quindi in possesso di regolare carta di identità. Li si accompagna, dunque, alla stazione ma impedir loro di tornare è impossibile”.

GENOVA E NAPOLI – Episodi di tensione si segnalano anche nel capoluogo ligure. Le zone più colpite dal fenomeno lavavetri sono il Centro Ovest, con le uscite autostradali su via Cantore, via Pacinotti, e nella zona della Fiumara dal semaforo che immette sull'Aurelia; e pure in piazza Di Negro e in via GB Monti all'altezza del semaforo, nonché Brignole e la zona centrale di corso Torino, piazza delle Americhe, via Tolemaide. Problemi anche a Napoli. “Un fenomeno che sembrava all'improvviso scomparso e che invece si ripropone in questa torrida estate – spiega Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, riferendosi alla presenza di lavavetri ai semafori del Vomero -. Dopo le polemiche sulle iniziative promosse in passato dall'amministrazione comunale per arginare questa presenza che era diventata sempre più invadente ed assillante, i lavavetri, per lo più exrtracomunitari, si erano all'improvviso eclissati. Ora, rieccoli, più di prima”.

CALMA – È vero (perché non dirlo?) che talvolta qualche immigrato nordafricano o romeno è troppo insistente, e comincia a “lavare” il parabrezza nonostante gli sia detto di no. Così com'è vero che, in maniera organizzata e continuativa, alcuni lavavetri si appostano agli incroci disponendo a loro piacimento dello spazio e della libertà: questo non è degno di un Paese civile, che dovrebbe invece trovare un'occupazione a chi ne ha bisogno, e danneggia anche la sicurezza stradale, in quanto la carreggiata dovrebbe essere sempre sgombra. Al di là di questo, il grande caldo, la luce forte negli occhi, lo stress per la fine delle ferie, o per la ripresa del lavoro, possono essere una miscela pericolosa; e da un nonnulla, da una parola di troppo, ecco magari uno scontro fisico. Sarà pure banale e scontata, ma la raccomandazione in questi casi è quella di mantenere il più possibile la calma, anche di fronte alle insistenze o alle provocazioni del lavavetri. Basta un “no” tranquillo, senza strani gesti che possono essere interpretati male. Comunque, per qualsiasi emergenza, il numero da comporre al cellulare è il 113 (Polizia di Stato, Soccorso pubblico di emergenza); in alternativa, il 112 dei Carabinieri, oppure il numero dei Vigili della città in cui si sta verificando l'episodio.

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