Lamborghini: visita in fabbrica con tragedia, muore nel test drive

Lamborghini: visita in fabbrica con tragedia, muore nel test drive Il giro di prova in Lamborghini senza cinture di sicurezza costa la vita a un ospite del Costruttore in visita alla fabbrica italiana di supercar

Il giro di prova in Lamborghini senza cinture di sicurezza costa la vita a un ospite del Costruttore in visita alla fabbrica italiana di supercar

20 Novembre 2017 - 11:11

Un'auto sportiva, una strada urbana e l'occasione di una vita di guidare un'auto per pochi: un mix di circostanze che per l'ennesima volta trovano un epilogo tutt'altro che felice e imprevedibile. L'incidente che ha coinvolto a Bologna l'autista di un Magistrato in visita alla fabbrica di Sant'Agata Bolognese, uno che l'auto la guidava tutti i giorni, dimostra ancora una volta che la cultura della sicurezza e la consapevolezza del rischio che gravitano attorno ai test drive delle auto esotiche è ancora molto flebile. Probabilmente qualche controllo in più in Lamborghini prima di far uscire le auto avrebbe cambiato il corso degli eventi o forse no, ma più di ogni altra evidenza bisogna riflettere sulla necessità di mettere in cantiere una misura come per i neopatentati, una patente a scaglioni.

VISITA ALLA FABBRICA FINITA MALE Lungi da noi voler puntare il dito contro responsabilità più o meno oggettive dei soggetti coinvolti nel tragico episodio avvenuto lo scorso weekend, ma è d'obbligo oltre a manifeste tutta la nostra vicinanza alla famiglia dell'autista deceduto, riflettere sull'urgenza di una misura per evitare che si ripetano eccessive leggerezze ed episodi simili.  Prima però facciamo un passo indietro. E' giovedì quando il Presidente della Corte d'Appello di Bologna fa visita alla fabbrica di supercar a Sant'Agata Bolognese, un giro d'onore non poteva che celebrarsi con una prova su strada di due Lamborghini messe a disposizione dal Costruttore. Mentre il Magistrato avrebbe deciso di fare il test drive da passeggero di un pilota collaudatore, il suo autista invece si sarebbe messo al volante della Lamborghini Huracan Performante. Poche centinaia di metri passano dall'uscita dello stabilimento alla rotatoria e la Lamborghini guidata dall'autista del Magistrato perde aderenza e si schianta contro un camion. Sembrerebbe che al momento dell'impatto le cinture slacciate avrebbero permesso di sbalzare sull'asfalto il conducente.

SERVE UNA PATENTE SPECIALE Il triste episodio riporta a galla un problema arcinoto di cui avevamo già parlato (vedi qui il video della Ferrari in testacoda sulla tangenziale), ma anche di stabilire dei limiti di guida più stringenti per tutte le auto con un rapporto potenza/peso piuttosto elevato. Il motivo è semplice: cosa cambia tra un neopatentato che potrebbe non essere abbastanza esperto (ricordiamo il limite introdotto nel 2010 a 55 kW sul rapporto potenza/tara) e un automobilista esperto che ha conseguito la Patente B da molti anni ma che potrebbe sovrastimare le sue abilità in un contesto – quello dei test drive di auto sportive – dove l'adrenalina scorre a fiumi già solo dopo aver avviato il motore? E poi c'è il discorso delle cinture di sicurezza che 2 italiani su 10 non indossano quando sono al volante, secondo una recente indagine dell'ACI a Roma. Una realtà che schizza spaventosamente a 8 su 10 italiani quando siedono sul sedile del passeggero.

CINTURE ALLACCIATE PRIMA DI TUTTO Solo gli accertamenti condotti dai Carabinieri e le indagini del caso potranno accertare l'esatta dinamica dell'incidente. Nel caso venisse confermato che il conducente della Lamborghini Huracan Performante non indossava la cintura, probabilmente qualcosa alla consegna delle auto per il test drive è andato storto o l'emozione del momento ha concesso qualche leggerezza sulla reale comprensione dei rischi da non correre su un'auto ad altissime prestazioni, uno su tutti allacciare le cinture di sicurezza. Rischi e obblighi che andrebbero rispolverati soprattutto ai personaggi noti, clienti abituali di Marchi di prestigio, presi come esempio dai fan, ma anche a volte a chi le leggi le fa o è deputato a farle rispettare.

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