La situazione delle imprese italiane dell'automotive

La situazione delle imprese italiane dell'automotive Nel 2012 il fatturato della filiera italiana dell'automotive è sceso del 12%

Nel 2012 il fatturato della filiera italiana dell'automotive è sceso del 12%

11 Luglio 2013 - 10:07

In un contesto di crescita mondiale, la filiera italiana è in sofferenza, con un calo globale del 9,2% del fatturato. A dirlo è la nuova edizione dell'Osservatorio sulla filiera autoveicolare italiana, realizzata dalla Camera di commercio di Torino, in collaborazione con l'ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, la Camera di commercio di Chieti e la Camera di commercio di Modena. Nel 2012 sono calate anche le esportazioni (-5,3%), mentre i mercati lontani e la qualità dei prodotti si confermano le maggiori leve competitive.

L'INDAGINE – L'indagine, curata da Step Ricerche, si basa su interviste ai principali operatori, su focus group organizzati presso le diverse realtà locali e sulle risposte a un questionario di 25 domande da parte di 791 imprese della filiera autoveicolare nazionale, fornite nel mese di maggio 2013. Le risposte degli imprenditori sono state incrociate con i dati di bilancio per dare una misura dei fenomeni in corso nel settore nazionale e confrontarli con quanto sta avvenendo nel contesto internazionale.

LA CONCORRENZA E' AGGUERRITA – “Dopo un 2011 positivo, il 2012 evidenzia un calo del fatturato della filiera autoveicolare italiana (-9,2%) che è più attenuata per le imprese piemontesi (-5,2%) – ha osservato Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino – Hanno sofferto di più le imprese che realizzano componenti semplici, più facilmente attaccabili dalla concorrenza, mentre chi ha puntato sulla qualità, come gli engineering e designer piemontesi (+1,6%), è riuscito a contenere le perdite. La frontiera della produzione, negli ultimi anni, si è spostata verso est e verso i paesi emergenti, ma le iniziative promosse negli ultimi dieci anni a favore dell'internazionalizzazione hanno prodotto i loro frutti: oggi, infatti, tre esportatori su cinque riescono a raggiungere questi nuovi mercati”.

TORNARE A CRESCERE – “Dopo due anni consecutivi in crescita, il 2012 ha segnato un'inversione di rotta per il comparto della componentistica, ha commentato Mauro Ferrari, Presidente del Gruppo Componenti ANFIA. Anche la produzione nazionale di automobili e l'export sono scesi rispetto al 2011, rispettivamente del 18,3 e del 5,3%. Per garantire la sopravvivenza e la crescita del comparto è indispensabile continuare a puntare su creatività e innovazione di prodotto e di processo, sull'aggregazione delle imprese, perché un tessuto imprenditoriale costituito in gran parte da PMI abbia una struttura adeguata ad affrontare i mercati internazionali, e sull'internazionalizzazione come opportunità sia sul fronte dell'export, sia su quello della localizzazione nei mercati ad alta crescita”.

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