La Germania ha bisogno della guida autonoma per riprendersi la leadership
Angela Merkel promette di abbattere le barriere normative sulla guida autonoma e chiede ai Costruttori una lista dei desideri

Angela Merkel promette di abbattere le barriere normative sulla guida autonoma e chiede ai Costruttori una lista dei desideri
Suona la sveglia a Berlino e la Cancelliera Angela Merkel sembra rendersi conto che la Germania è rimasta svariati passi indietro a nazioni come il Regno Unito, e lontana anni luce dagli USA, sul tema della guida autonoma. A gran voce ha convocato nelle scorse ore i Big teutonici delle quattro ruote chiedendo collaborazione e promettendo di spianare, legalmente, la strada allo sviluppo del driverless.
IMPERATIVO ALLINEARSI AI PAESI ILLUMINATI La Germania “deve” spingere sulla sperimentazione on the road delle auto senza conducente. Sembra essere proprio questo il messaggio che la Merkel, partecipando a un evento di settore, ha voluto trasmettere alle Case costruttrici tedesche, esortandole a collaborare in maniera diretta con l'esecutivo. È stato infatti chiesto ai costruttori di stilare in tempi rapidi un memorandum nel quale indicare al Governo i passi da compiere per gettare le indispensabili basi giuridiche per potere iniziare a testare su strada i prototipi delle nuove generazioni di automobili a guida autonoma. La Cancelliera ha tenuto a precisare che questo proposito trova l'appoggio di tutta la Coalizione di Governo e che permetterà alla Nazione di allinearsi ai Paesi più illuminati e aperti verso nuove forme di mobilità (leggi il Governo Inglese apre alla sperimentazione driverless nelle città).
PUNTARE CON DETERMINAZIONE ALL'ELETTRICO La Coalizione di Governo ha già fissato una seduta entro la fine di maggio per discutere il futuro della guida autonoma in Germania e, qualora venisse presentata dai costruttori la “to do list” il Gabinetto potrebbe iniziare immediatamente a gettare le basi della nuova normativa. L'Amministrazione Merkel decide rispolverare un tema che sta particolarmente a cuore alle Case costruttrici, quello della mobilità elettrica e della sua promozione tramite consistenti interventi statali. Più volte il Governo tedesco ha stuzzicato i brand, concretizzando ad oggi molto poco, con promesse di incentivi, stanziamenti di capitali e ha perfino fissato l'obiettivo di mettere su strada 1 milione di auto elettriche entro il 2020 (leggi tutti i buoni propositi del Governo Tedesco sulle auto elettriche). In giornata è previsto un incontro tra i rappresentanti della Coalizione con il Ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble per definire gli aspetti economici e trovare la copertura per i propositi del Governo, anche se Schäuble ha recentemente dichiarato di voler supportare lo sviluppo ma non crede di poter soddisfare le speranze dei costruttori.
SENZA INCENTIVI E SOSTEGNI L'ELETTRICO NON DECOLLA Tra il pubblico presente ai discorsi di Angela Merkel era presente il CEO Daimler Dieter Zetsche, il quale non ha mai fatto mistero delle proprie perplessità riguardo una diffusione su larga scala e a breve termine delle auto elettriche: “nessuno fa soldi con le auto elettriche”. Per il baffuto numero 1 di Mercedes Benz sono necessari investimenti troppo onerosi e non è un caso se ha deciso di sospendere la ricerca di una nuova generazione di batterie, chiudendo addirittura la divisione che ne stava curando lo sviluppo. Ad oggi, come è dimostrato dai dati di vendita dei mercati internazionali, le auto elettriche trovano diffusione soltanto in quelle nazioni nelle quali i Governi decidono di sostenere economicamente le Case costruttrici con incentivi all'acquisto, gli utenti con sgravi fiscali, provvedendo al tempo stesso allo sviluppo delle infrastrutture per la ricarica su strada. L'auto elettrica senza incentivi difficilmente riesce a reggersi sulle proprie “gambe”, lo dimostra anche l'iniziativa di Elon Musk, il quale, per tenere ben strette le prenotazioni della Model 3 ha promesso un extra sconto per quei clienti che non potranno godere degli sgravi fiscali previsti (il credito d'imposta federale è concesso alle prime 200.000 auto elettriche vendute da un costruttore e la Model 3 ha ampiamente sforato questa quota).