Jeep, alla fine arriva il richiamo ufficiale per 1,5 milioni di auto

Jeep, alla fine arriva il richiamo ufficiale per 1,5 milioni di auto Chrysler ha deciso di effettuare un richiamo su 1

Chrysler ha deciso di effettuare un richiamo su 1,5 milioni di veicoli e una campagna volontaria su altri 1,2 milioni

26 Giugno 2013 - 01:06

La saga che vede protagonisti il Gruppo Fiat-Chrysler e il National Highway Traffic Safety Administration dall'altra, si è arricchita di un nuovo episodio riguardante le Jeep Grand Cherokee e le Jeep Liberty. Dopo tre anni, cioè da quando NHTSA aveva annunciato l'inizio delle indagini su questi due modelli della Casa di Detroit, potrebbe anche essere l'ultimo, con buona pace di Sergio Marchionne. Il Big Boss del gruppo italo-americano aveva assicurato fin da subito la massima collaborazione ma sicuramente non ha dormito sonni troppo tranquilli, considerando quanto peso abbiano sull'opinione pubblica americana e sulle vendite i casi che diventano spinosi.

IL CASO – Meglio quindi risolvere tutto apponendo la firma sul richiamo ufficiale, anche se il numero totale di veicoli interessati è quasi dimezzato rispetto alle richieste iniziali. Infatti NHTSA aveva riscontrato delle criticità, sfociate in alcuni casi in incidenti mortali, sulle Jeep Grand Cherokee prodotte dal 1993 al 2004 e sulle Jeep Liberty dal 2002 al 2007, entrambe nell'epoca pre-Fiat. In totale si trattava di circa 2,7 milioni di veicoli, nei quali è il serbatoio della benzina, montato in posizione arretrata rispetto all'asse posteriore, era finito sotto osservazione, vista la sua potenziale pericolosità in caso di impatti particolarmente violenti sul retro della vettura.

DA 2,7 MILIONI DI VEICOLI A 1,5 MILIONI – In un primo momento Chrysler aveva dichiarato di voler effettuerà una campagna volontaria di richiamo basata su un' ispezione visiva dei 2,7 milioni di veicoli interessati, su un adeguamento della struttura posteriore del veicolo, dove necessario, per consentire una migliore gestione delle forze d'urto negli impatti a bassa velocità”. L'azienda aveva poi precisato che “l'analisi dei dati conferma che i veicoli in questione non sono difettosi, bensì sono tra i più sicuri della categoria di appartenenza. Ciononostante la questione ha generato preoccupazione tra i clienti quindi verranno prese, in collaborazione con NHTSA, misure per incrementare ulteriormente la sicurezza dei veicoli”. Alla fine il richiamo ufficiali è arrivato, ma riguarda solamente 1,5 milioni di veicoli, ovvero tutte le Jeep Liberty prodotte dal 2002 al 2007 e le Jeep Grand Cherokee, ma solo quelle prodotte dal 1993 al 1998. Per quelle prodotte tra il 1999 e il 2004, invece, sarà predisposta una campagna volontaria di soddisfazione per il cliente.

IL GANCIO DELLA DISCORDIA – Il componente che sarà oggetto di richiamo è il gancio di traino, un accessorio molto diffuso negli Stati Uniti. Dove non presente ne verrà montato uno con specifiche Chrysler, a patto che le condizioni del veicolo consentano un'istallazione corretta. Se invece il proprietario dovesse aver montato un gancio aftermarket, I tecnici Jeep valuteranno caso per caso le condizioni del veicolo e lo stato del gancio di traino; se dovessero essere presenti tagli superficiali o rischi di perforazione del serbatoio, il gancio verrà sostituito gratuitamente. Infine, sui veicoli già provvisti di un gancio originale, verrà verificata l'area circostante e ripristinata in caso si riscontrassero problemi. Tutti i proprietari saranno contattati singolarmente, inclusi quelli delle Grand Cherokee prodotte dal 1999 al 2004, che potranno far controllare gratuitamente lo stato del gancio di traino montato, originale o aftermarket. 

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