Guidare senza patente non è più reato: da oggi multe da 5.000 euro

Guidare senza patente non è più reato: da oggi multe da 5.000 euro Chi è sorpreso a guidare senza patente

Chi è sorpreso a guidare senza patente, non conseguita o non rinnovata, non finirà in tribunale: ecco cosa cambia realmente e chi rischia di più

5 Febbraio 2016 - 11:02

Ci siamo: da oggi, guidare senza patente non è più reato (vedi qui). Ma solo un illecito. Sino a ieri, per legge, chiunque conduceva veicoli senza aver conseguito la corrispondente patente di guida era punito con l'ammenda di 2.257 euro; la stessa sanzione si applicava ai conducenti che guidano senza patente perché revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti fisici e psichici. Nell'ipotesi di recidiva nel biennio si applicava la pena dell'arresto fino a un anno. Da oggi, niente illecito; in più la multa doppia, di 5.000 euro.

POLEMICHE – Secondo Paolo Colangelo, presidente di Confarca (Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici), la depenalizzazione della guida senza patente “è un errore. La maggior parte delle persone che in Italia guidano senza patente è senza fissa dimora, spesso risulta nullatenente e dunque non in grado di pagare una multa. In questo modo, si darà il via libera a un'ulteriore impunità di cui godranno quei soggetti, spesso immigrati, che continueranno a guidare senza documenti e che non pagheranno mai un verbale così salato”.

MULTA DI 5.000 EURO – Come tutte le multe, anche questa, se non pagata, nel tempo raddoppia. Per la guida senza patente, si arriva a 30.000 euro (vedi qui). Un caso raro, ma che si può anche verificare; esattamente come quando non si paga una multa per eccesso di velocità: col tempo, l'importo lievita. Ma l'importo base, che oggi è di 2.257 euro, un domani, appena il provvedimento voluto dal Governo Renzi diverrà efficace, l'ammenda sarà di 5.000 euro. Comunque, la depenalizzazione non varrà in caso di recidiva: la seconda volta che un tizio viene beccato senza patente, scatta il reato.

QUALE OBIETTIVO – Il tutto rientra in una depenalizzazione ampia che include una lunga serie di reati e si aggiunge all'altra grande manovra di alleggerimento fatta quest'anno introducendo la “tenuità del fatto”. Si va nella direzione di svuotare le galere: il sovraffollamento carcerario è uno dei numerosi guai che assilla il Paese. Forse, l'intenzione del Governo è anche quella di diminuire il lavoro a carico del sistema penale, mentre la sanzione, più alta delle attuali ammende, fungerebbe da deterrente più efficace rispetto a un processo. Una questione di immediatezza.

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