Guida in stato di ebbrezza: confisca anche se l'auto è della S.N.C.

Guida in stato di ebbrezza: confisca anche se l'auto è della S.N.C. La Corte richiama il concetto di "appartenenza"

La Corte richiama il concetto di "appartenenza", che prevale su quello di titolarità. Se l'ubriaco alla guida dispone del veicolo, scatta la confisca

23 Aprile 2013 - 12:04

La Corte di Cassazione, IV sez. penale, con sentenza depositata il 27 febbraio 2013, n. 9464, rigetta il ricorso di un automobilista sanzionato per guida in stato di ebbrezza con un anno e mezzo di sospensione patente e con la confisca del veicolo. Il ricorrente aveva contestato l'eccessività della sanzione sulla patente, e soprattutto l'illegittimità della sanzione di confisca del veicolo, attesa la non titolarità di un diritto di proprietà sul veicolo, intestato a una S.N.C.. Gli Ermellini, a conferma di un indirizzo genericamente estensivo nell'applicazione delle norme repressive di questo tipo di condotte, aggira la questione della titolarità della proprietà del veicolo, valorizzando il concetto di “appartenenza”.

IL FATALE RIFIUTO DELL'ALCOLTEST – La vicenda è quella, abbastanza frequente, dell'automobilista colto dalle forze dell'ordine alla guida in sospetto stato di ebbrezza che rifiuta di sottoporsi alla prova dell'etilometro, forse ignorando le norme che parificano il rifiuto al caso di ebbrezza grave. Al giudizio, definito con patteggiamento, è seguito il ricorso in Cassazione per la ritenuta ingiusta quantificazione delle pene accessorie, che non possono essere concordate con il Pubblico Ministero, ma conseguono di diritto alla condanna. In particolare, veniva ritenuta ingiusta la durata della sospensione della patente, e illegittima la confisca del veicolo, perchè non di proprietà dell'imputato, ma di una società in nome collettivo.

SE HA IL DOMINIO SUL VEICOLO, VA CONFISCATO – Gli Ermellini, richiamando una precedente pronuncia di pari rango (Cass. Sez.IV pen. n. 20610, del 26.2.2010), applicano il principio per cui la confisca deve conseguire alla condanna nei casi di rifiuto di sottoporsi all'alcol test, quando il reo eserciti un dominio sulla cosa, a prescindere dalla formale intestazione del bene. L'Articolo 186 – Guida sotto l'influenza dell'alcol del Codice della Strada esclude la confisca quando il veicolo appartenga a persona estranea al reato e la giurisprudenza ha elaborato un concetto estensivo di appartenenza, che prevale su ciò che sta scritto nel Pubblico Registro Automobilistico. In linea con la recente giurisprudenza in tema di confisca conseguente alla guida in stato di ebbrezza, la Suprema Corte si conferma inflessibile nei confronti del c.d. “drunk driving”.

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1 Commento

Enrica
22:31, 27 Aprile 2013

BENISSIMO!

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