Google car "scivola? al semaforo: un ciclista manda in tilt l'auto senza pilota

Una "bici? da hipster protagonista di questo episodio che ha fatto ridere i passanti. Google ha preso nota, si perfeziona così la guida autonoma

 
Google car "scivola? al semaforo: un ciclista manda in tilt l'auto senza pilota Una "bici? da hipster protagonista di questo episodio che ha fatto ridere i passanti. Google ha preso nota

Una "bici? da hipster protagonista di questo episodio che ha fatto ridere i passanti. Google ha preso nota, si perfeziona così la guida autonoma

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1 Settembre 2015 - 08:09

Chi ha assistito all'episodio che stiamo per raccontarvi, deve aver pensato che probabilmente si trattava di una simpatica “messa in scena”. In effetti, ad immaginare la dinamica, c'è da ridere, come stare al circo: il ciclista si teneva in equilibrio sulla bici facendo avanti e indietro e l'auto di Google alternava il suo “volere”, come fosse ipnotizzata.

E' SUCCESSO CHE… – A un grande incrocio ad Austin, in Texas, un hipster in bicicletta si è affiancato ad una Google Car, l'automobile a guida autonoma. Si tratta di una bicicletta particolare (poi vi spieghiamo meglio il perché), con uno scatto fisso che ha letteralmente mandato in tilt l'auto in fase di sperimentazione. Vi starete chiedendo: “come è stato possibile?” Semplice: l'automobile senza conducente è stata “stressata” dal movimento “avanti e indietro” del ciclista sulla sua bici; i sensori leggevano questo movimento come l'intenzione di partire per poi subito fermarsi, pertanto la vettura si accendeva e si spengeva.  Intorno, nel frattempo (come poi ha raccontato lo stesso ciclista su un forum), le persone prima osservavano la scena con fare dubbioso, poi sorridevano per la comica sincronizzazione tra bicicletta e Google Car (che non ha mostrato i video degli altri incidenti).

ALLA RICERCA DELLA PERFEZIONE – L'arduo compito di risolvere il problema è spettato ai due tecnici che erano a bordo della vettura, i quali, preso nota di quanto stava accadendo, hanno subito capito dove si trovava “l'inghippo”. Ad ogni modo, è proprio questo che serve a una sperimentazione tale, per questo le prove si stanno verificando su strada, in reali condizioni di traffico (qui, le altre disavventure della guida autonoma), perché soltanto così si riescono a scoprire i tasselli mancanti, da migliorare, per raggiungere la sicurezza della guida autonoma. Dopo tutto, ci si trova comunque dinanzi alla tecnologia, che per quanto capace di cose incredibili, fa solo quello per la quale è stata programmata: controllare l'ambiente e agire. Proprio per questo, qualsiasi altra soluzione tecnologica affine a quella di Google, nella stessa situazione, si sarebbe comportata in ugual modo.

UNA “BICI” PARTICOLARE – Il ciclista che si è dovuto fermare accanto alla Google Car non poteva frenare, mettere un piede in terra e rimanere fermo, semplicemente perché non aveva un mezzo in grado di consentirgli tutto ciò. Questa bicicletta (molto popolare soprattutto tra gli hipster) non è come le “nostre, normali” bici: si distingue dalle altre per avere un solo rapporto possibile e nessun meccanismo di ruota libera. Considerando che la pedalata segue il movimento della ruota posteriore, non è possibile pedalare a vuoto all'indietro né smettere di pedalare, a meno che non si voglia proprio cessare la marcia. Per questo il ragazzo ha iniziato a spostarsi sul posto di pochi centimetri avanti e indietro, avanti e indietro; si tratta di una pratica che consente di “fermarsi” momentaneamente, senza mettere i piedi in terra ma mantenendo una posizione da pedalata, in equilibrio (bisogna essere bravi e allenati). Dunque, la Google Car è davvero incappata in una situazione particolare (ma tutto era previsto), ma le è servita per migliorare e fare un passo avanti…gli hipster sono avvisati, la guida autonoma non ci “casca più!”

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