
Le gomme auto ricostruite costano meno, ma il TCS spiega perché le prestazioni negli anni non hanno mai brillato nei test
Le gomme auto ricostruite hanno un duplice potenziale: il risparmio ambientale ed economico (per alcune categorie di veicoli). Piuttosto che riciclare tutte le gomme a fine vita, molte aziende si sono specializzate nella ricostruzione gomme. Quanto conviene montare gomme auto ricostruite? Il Touring Club Svizzero fa il bilancio di 18 anni di test.
GOMME AUTO RICOSTRUITE E RICICLATE: QUALI DIFFERENZE
Le gomme auto ricostruite non sono gomme riciclate: c’è una differenza non da poco tra le due definizioni. Gli pneumatici usati ritirati dai consorzi presso i gommisti, non sono tutti destinati alla distruzione e recupero delle materie prime seconde per produrre pavimenti, asfalto e altri oggetti in gomma. Le gomme usate con la carcassa ancora riutilizzabile, vengono controllate, raspate e destinate a una seconda vita come gomme ricostruite con battistrada nuovo. Il TCS spiega che in Europa, l’impresa Reiden Hinghaus è il maggiore produttore di pneumatici ricostruiti con il brand King Meiler. Queste gomme sono in vendita prevalentemente online e a prezzi molto inferiori rispetto alle gomme nuove di misura equivalente.
QUANTO SONO SICURE LE GOMME AUTO RICOSTRUITE?
Il costo è il motivo principale per cui spesso sono soprattutto mezzi da lavoro o fuoristrada a montare gomme auto ricostruite. In seconda battuta anche la disponibilità non sempre immediata di misure speciali, spinge verso la scelta degli pneumatici ricostruiti. Per quanto debbano rispettare disposizioni analoghe alle gomme nuove in fatto di etichetta energetica obbligatoria dal 2021, il TCS richiama l’attenzione sulla sicurezza delle gomme auto ricostruite. “In passato questi test hanno dimostrato che le gomme ricostruite non reggono il confronto con quelle nuove di fabbrica di noti produttori di pneumatici”. Anche gli ultimi test sulle gomme auto ricostruite King Meiler, non sono andati benissimo. Il TCS spiega che le lacune sono state riscontrate in diverse prove:
– valutazione negativa, soprattutto sul fondo stradale bagnato e sulla neve, ma anche per quanto riguarda il rumore di rotolamento;
– su asfalto bagnato, con una frenata da 80 km/h, prima di fermarsi il King Meiler supera di tre passaggi pedonali la distanza di frenata della gomma migliore nel test. In caso d’impatto un pedone riporterebbe ferite mortali alla velocità residua;
– su strada asciutta il comportamento delle gomme ricostruite è impreciso e “spugnoso”, e può compromettere una manovra d’evitamento ostacolo;
– in caso di forte pioggia, il King Meiler soffre presto di aquaplaning e un elevato livello di rumore di rotolamento, sia all’interno che all’estero dell’abitacolo.
GOMME AUTO RICOSTRUITE: CONVIENE RISPARMIARE?
Secondo il TCS le cause dei risultati negativi possono essere attribuite alla carcassa utilizzata, che si differenzia da un produttore all’altro. “Ciò significa che esiste il rischio che anche se il battistrada è identico, si viaggia con quattro pneumatici d’origine diversa. Quindi ogni ruota può presentare caratteristiche di maneggevolezza differenti”.