GM sconfessa la Bolt: l'autonomia delle batterie scenderà al 60%

GM sconfessa la Bolt: l'autonomia delle batterie scenderà al 60% General Motors rivela nel manuale della Bolt l'autonomia vera delle batterie. La confessione velata eviterà la pioggia di reclami e class action?

General Motors rivela nel manuale della Bolt l'autonomia vera delle batterie. La confessione velata eviterà la pioggia di reclami e class action?

12 Dicembre 2016 - 11:12

Il grande problema della auto elettriche è l'autonomia, unita a tempi di ricarica non equiparabili di certo a quello necessario per un pieno di benzina o diesel. A questo si aggiunge la normale e fisiologica perdita di potenza delle batterie, fattore che ha fatto scatenare quasi una rivolta da parte dei possessori di Chevrolet Bolt: l'autonomia delle auto potrebbe crollare del 40%. Potrebbe partire la class action, ma ancora non è ben chiaro come verrà presa in considerazione l'usura delle batterie.

LA CHEVROLET BOLT Tra le auto elettriche oggi presenti sul mercato spicca la nuova Chevrolet Bolt, che si è ultimamente aggiornata ad una nuova versione (leggi della nuova Chevrolet Bolt presentata al salone di Parigi). Quest'ultimo modello riesce a garantire una maggiore autonomia rispetto al passato, salita a 238 miglia (circa 380 km) e che quindi comincia a diventare una percorrenza interessante per un bacino di utenza più ampio rispetto al passato, ma la reale autonomia potrebbe decadere in modo piuttosto rapido a causa del decadimento delle batterie.

MENO 40% DI AUTONOMIA Secondo quanto scritto sul manuale di utilizzo della nuova Chevrolet Bolt, scoperto e riportato dai colleghi di Green Car Reports, “come tutte le batterie il quantitativo di energia ad alto voltaggio per la propulsione che possono immagazzinare discenderà con il tempo e l'utilizzo. In base all'utilizzo la batteria potrebbe degradare dal 10 al 40%”. Una piccola avvertenza contenuta alla pagina 322 del manuale, che chiama in causa un degrado attuabile in 8 anni o 100.00 miglia. Questo fa del tutto decadere il beneficio di utilizzo delle batterie per auto, problema nei confronti del quale alcuni Costruttori hanno preferito agire con batterie in comodato d'uso: queste componenti delle Renault, ad esempio, restano di proprietà della Casa, alla quale l'automobilista paga un noleggio mensile ma può richiedere la sostituzione gratuita di tutto il comparto batterie in caso di perdita di efficienza.

CASO ANALOGO ALLA NISSAN LEAF Se la Chevrolet potrà subire una class action, la Nissan si è trovata già a doverla fronteggiare, a causa di un degrado subito da diversi proprietari sulle Nissan Leaf (leggi della nuova Nissan Leaf), che hanno visto l'autonomia reale crollare a picco (leggi la nostra prova dell'autonomia reale della Nissan Leaf). Tutto questo potrebbe essere messo a tacere con una campagna di vendita trasparente, grazie alla quale informare l'acquirente di eventuali disagi che potrebbero arrivare con il tempo, senza dover correre ai ripari con sostituzioni in garanzia o, paggio ancora, cause legali: di fatto i controlli come possono stabilire se la perdita di efficienza è “naturale” oppure anomala? Non c'è chiarezza in merito.

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