Gli pneumatici del futuro? Si ripareranno da soli e avranno forme diverse

Gli pneumatici del futuro? Si ripareranno da soli e avranno forme diverse In occasione del Challenge Bibendum

In occasione del Challenge Bibendum, Michelin presenta 4 tecnologie che saranno presenti negli pneumatici del futuro

22 Maggio 2011 - 01:05

In occasione del Challenge Bibendum, manifestazione internazionale sulla mobilità sostenibile in cui SicurAUTO.it è stato presente, la Michelin ha presentato numerose novità in campo tecnologico. Alcune di queste hanno riguardato gli pneumatici del futuro, mentre altre si sono concentrate sul mondo dell'auto elettrica.

AUTORIPARANTE – Una delle novità sicuramente più interessanti tra quelle presentate riguarda lo pneumatico autoriparante. Particolare tipologia di gomma che, per quanto ancora sperimentale, sarà in grado nel prossimo futuro di ridurre quasi a zero il rischio d'incidente a seguito di una foratura visto che è in grado di passare sui chiodi senza perdere un solo grammo di pressione. Questo grazie ad una speciale mescola gommosa, simile ad un chewingum, che ricopre la parte interna dello pneumatico. In realtà già oggi esistono tecnologie contro il pericolo delle forature, vedi gli Pneumatici Run-Flat o Pax, e Continental ha una tecnologia simile già in commercio (ContiSeal), tuttavia si tratta ancora di tecnologie costose e alla portati di pochi. Michelin invece, che per la prima volta aveva sperimentato uno pneumatico autoriparante nel lontano 1907, punta a conquistare i mercati emergenti. Attualmente il rischio di foratura sulle strade europee occorre in media ogni 75.000 km mentre sulle reti stradali di taluni Paesi del Sudest asiatico scende intorno ai 3000 km. Il nuovo pneumatico autoriparante rappresenta quindi un'incredibile opportunità per i mercati dei paesi emergenti.

PIU' ROBUSTO – Per far fronte alle sempre crescenti necessità del trasporto su gomma, che in Europa rappresenta il 73% del trasporto terrestre, la Michelin ha presentato un rivoluzionario pneumatico in grado di trasportare un carico maggiore di merci senza rinunciare alle prestazioni di durata o sicurezza. Questo nuovo prodotto è in grado di trasportare ben 5 tonnellate. Ne deriva quindi che un rimorchio a doppio asse che monti questo pneumatico di nuova concezione può trasportare lo stesso carico di un rimorchio a tre assi, con un risparmio di 900 kg per autocarro; ciò permette, da un lato, un risparmio di carburante, e, dall'altro, la possibilità di trasformare questo vantaggio in un carico maggiore, con conseguente aumento della produttività. Sulla data di produzione tuttavia ancora non ci sono dati precisi.

PIU' PICCOLO – Tornando al mondo auto, soprattutto quello delle future Citycar Elettriche, Michelin punta al risparmio energetico e alla ottimizzazione degli spazi, presentando pneumatici dalle dimensioni inedite: 175/70 R10. Uno pneumatico con cerchio da 10″ che consente di risparmiare materiale senza per questo incidere su tenuta di strada, confort e durata chilometrica, riducendo al tempo stesso il consumo di carburante. E il carico sopportato? Addirittura il 15% in più di uno pneumatico tradizionale, con un risparmio in termini di peso assoluto di quasi 40 kg (gomme più piccole e cerchi più piccoli). Per di più, grazie alle ridotte dimensioni del passaruota, lo spazio a bordo del veicolo aumenta e così anche una 4 posti può essere facilmente trasformata in una 5 posti. Insomma, per quanto in controtendenza rispetto al mercato, che vuole gomme sempre più larghe e cerchi generosi, Michelin sembra avere aperto la strada per le future gomme da Citycar. Ci avrà visto giusto?

ALTO & STRETTO – Sempre rimanendo nel campo delle auto elettriche, Michelin sta sviluppando uno pneumatico “altro & stretto” in controtendenza rispetto a quanto appena detto per le Citycar. Per le auto più grandi l'azienda francese ha pensato ad un nuovo pneumatico dotato di diametro maggiore rispetto ai comuni pneumatici per auto odierni (155/70R19), con conseguente maggiore efficienza energetica e un risparmio elettrico che può raggiungere il 10%. Tutto questo perché, grazie al diametro maggiore e alla larghezza inferiore che ne migliorano l'aerodinamica, lo pneumatico richiede meno giri per avanzare. Su campo della sicurezza stradale l'azienda garantisce performance migliorate senza per questo compromettere il confort, messo a dura prova dalla spalla un po' bassa.

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