Ford sempre più connessa: mega investimenti nelle tecnologie intelligenti

Ford sempre più connessa: mega investimenti nelle tecnologie intelligenti Le tecnologie intelligenti che rendono connesse le auto fanno gola a Ford

Le tecnologie intelligenti che rendono connesse le auto fanno gola a Ford, che assumerà 400 ingegneri. La connettività è ormai indispensabile

31 Marzo 2017 - 09:03

Connettività e autonomia: ormai sono queste le parole d'ordine dell'automotive di questi anni. Se le auto-robot sono ancora allo stato di prototipo, quelle connesse sono una realtà da anni e stanno già sviluppando prospettive interessanti (leggi delle Audi che “parlano” con i semafori). L'importanza che viene assegnata a queste tecnologie traspare dall'impegno che le Aziende dedicano ad esse, un impegno che si traduce in sostanziosi investimenti e assunzioni di personale specializzato. Il caso di Ford, uno dei più recenti, è emblematico: assumerà centinaia di ingegneri e la maggior parte dei quali andranno in Canada perché è li che nasce il sistema operativo del Sync 3.

NON LASCIO E RADDOPPIO I neoassunti, 300 in Canada e 100 negli Stati Uniti, raddoppieranno l'attuale team di ingegneri Ford che lavorano alla connettività mobile. Ford inoltre creerà un nuovo centro di ricerca e di ingegneria a Ottawa e questa scelta ha un motivo preciso: la maggior parte delle assunzioni riguarderà persone che lavoravano in BlackBerry. Ricordiamo che il famoso brand di smartphone professionali, emanazione del gruppo RIM – Research in Motion, aveva cessato la produzione diretta dei telefoni: RIM ha infatti ceduto il marchio ad un'azienda indonesiana per concentrarsi sui sistemi operativi e sui servizi.

L'ARABA FENICE L'esperienza accumulata da RIM non si perderà perché il suo management ha comunque saggiamente e tempestivamente diversificato con QNX, il sistema operativo derivato da Unix il cui produttore QNX Software Systems era stato acquisito da RIM nel 2010. Chi ha lavorato in QNX è ben considerato e in effetti ricordiamo che Apple ha reclutato una task force BlackBerry per potenziare CarPlay. La mossa di Ford è consequenziale alla sua adozione di QNX per SYNC 3 (leggi che QNX mette il turbo al Ford Sync 3) e questo sistema operativo è utilizzato da un gran numero di Case automobilistiche del mondo.

In effetti le prime versioni del Sync erano acerbe e ricche di difetti (leggi degli ingegneri che hanno raccontato i difetti del Ford Sync) e il passaggio a QNX sembra essere stato salvifico. Più la connettività è integrata direttamente nelle automobili, più i veicoli possono accedere a una gamma più ampia di servizi digitali e quindi Ford prevede di dotare di modem per le reti cellulari 20 milioni di auto nei prossimi 5 anni. Chuck Gray, Responsabile dell'ingegnerizzazione elettronica di Ford, ha spiegato a TechCrunch che “per avere la guida autonoma, è fondamentale che il veicolo sia connesso. L'automobile, che ci sia o meno il guidatore, deve essere la comunicazione con il cloud e quindi questo gruppo di lavoro lavorerà immediatamente ad una 'spina dorsale' di connettività e networking sulla quale verrà costruito tutto il resto. Ford vuole avere il pieno controllo del software che dà forma ad una grande parte dell'esperienza di guida nei veicoli”.

GRUPPO COMPOSITO Gray, parlando dei nuovi assunti, ha detto che “hanno competenze profonde nel software embedded, nei dispositivi mobili, nella connettività e anche nei sottosistemi che ne sono la base come la radiofrequenza, l'hardware, i chip e i sistemi operativi. Hanno inoltre una rinomata reputazione anche nella sicurezza e nella stabilità: è stato decisamente un buon inserimento”. Ford ha elencato i campi d'azione di queste nuove figure: modem embedded, infotainment, gateway, l'integrazione dei cellulari, la sicurezza informatica, i sistemi di assistenza alla guida e la guida autonoma.

Ford ha anche comunicato che investirà 200 milioni di dollari in un moderno data center nel Michigan che possa sostenere i progressi nella connettività e gli sviluppi futuri dei veicoli autonomi. Questa mossa di Ford sottolinea ancora una volta che molti nuovi posti di lavoro nel settore automotive riguardano le nuove tecnologie, “colletti bianchi” legati a connettività, mobilità o guida autonoma, rispetto ai lavori tradizionali di fabbrica. Anche la diffusione dei veicoli elettrici, meccanicamente più semplici rispetto a quelli tradizionali, “alleggerirà” ulteriormente il peso della meccanica rispetto al totale dei veicoli.

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