Flotte auto green: il gas cresce mentre l'elettrico non decolla
Le medie e grandi aziende continuano a credere nel diesel per le proprie flotte, le auto elettriche frenate da autonomia e pochi punti di ricarica

Le medie e grandi aziende continuano a credere nel diesel per le proprie flotte, le auto elettriche frenate da autonomia e pochi punti di ricarica
Le flotte aziendali rappresentano il bacino ideale per la proliferazione delle auto elettriche, ma nella realtà dei fatti le aziende tendono a preferire soluzioni tradizionali, mostrando poco interesse per la mobilità a zero emissioni. Una recente indagine statistica mostra come le flotte siano ancora prevalentemente composte da automobili alimentate a gasolio, lasciando poco ma crescente spazio per le bifuel benzina-GPL e benzina-Metano.
IL DIESEL DOMINA NELLE FLOTTE AZIENDALI La ricerca “Flotte aziendali verso una svolta elettrica…ancora lontana” promossa da Top Thousand, l'Osservatorio sulla mobilità aziendale e patrocinata dal CEI CIVES (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Elettrici Stradali a Batteria, Ibridi e a Celle di Combustibile), ha analizzato un campione di 60 grandi aziende, operanti nei più disparati settori industriali e commerciali, con oltre 52.000 veicoli aziendali. Il focus della ricerca è l'analisi dell'impatto, attuale e futuro, della mobilità elettrica sulle flotte aziendali di medie e grandi aziende italiane (Scopri perché Honda ritarderà il boom delle elettriche). Dallo studio emerge che il diesel rimane il carburante principe per le auto aziendali, il 90% dei veicoli è infatti con motore alimentato a gasolio; le motorizzazioni a gas rappresentano il 9% del campione mentre ibride ed elettriche sono confinate in un laconico 1%.
AUTO AZIENDALI: PROFILO PERFETTO PER L'ELETTRICO Mediamente le auto aziendali percorrono una distanza giornaliera inferiore a 100 chilometri e molte di esse vengono impiegate per spostamenti nelle aree urbane, questo farebbe delle flotte il terreno perfetto nel quale impiegare veicoli a batterie. Al momento le elettriche però rimangono al palo, frenate ancora dall'autonomia ridotta, dalle poche infrastrutture di ricarica e dai prezzi di listino elevati i quali si ripercuoterebbero inevitabilmente sui canoni mensili innalzandoli. Anche la limitata offerta di modelli e allestimenti sembrerebbe influire negativamente sulla diffusione dell'elettrico (Leggi nonostante le diffidenze c'è chi sceglie le flotte ibride).
POCHE MA VIRTUOSE AZIENDE CHE OPTANO PER LE EV Tra le aziende che hanno scelto di avere nella propria flotta auto elettriche ne spicca una, un marchio celebre del food & beverage, che possiede 111 vetture a batterie su un totale di 163 auto aziendali. Le realtà che hanno aperto la propria flotta alla mobilità elettrica e hanno con lungimiranza fatto un contratto con i fornitori di energia sono soltanto il 23%. La maggior parte si affida alla rete pubblica e appena il 9% ha scelto il fotovoltaico per ricaricare da fonti rinnovabili. Il 5% del campione ha invece usufruito dell'installazione di colonnine di ricarica in azienda da parte della società di noleggio (Sapevi che Nissan sta creando una grande rete di ricarica in Europa?).
ECCO I PUNTI DA MIGLIORARE Per i fleet manager un passo avanti nella proliferazione delle auto elettriche tra i veicoli aziendali si farà, secondo il 35% degli intervistati, con l'aumento della capacità delle batterie, per il 34% con l'ampliamento della rete di ricarica stradale. Un limite è infatti rappresentato dalla necessità di possedere un ricovero chiuso nel quale mettere l'auto in ricarica (Il Governo italiano vuole investire nelle infrastrutture di ricarica). Inoltre il 14% del campione vorrebbe una vettura elettrica che non cambi le abitudini dei driver, mentre l'8% vorrebbe vedere incentivata la mobilità elettrica con canoni scontati e più convenienti rispetto le auto a motore termico.