Fiat: un buon bilancio 2010. Forse nel 2011 sarà anche migliore

Fiat: un buon bilancio 2010. Forse nel 2011 sarà anche migliore Risultati positivi per l'esercizio Fiat appena chiuso

Risultati positivi per l'esercizio Fiat appena chiuso, con utili netti per 600 milioni di euro. Marchionne ottimista, la borsa (per ora) un po' meno

2 Febbraio 2011 - 05:02

Non c'è che dire: Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, ha rovinato la digestione di qualcuno ai sindacati, ma quanto agli azionisti del gruppo, loro digeriscono benissimo. Anzi, si faranno una scorpacciata, visto che i conti di Torino consentiranno nel 2011 un dividendo di 155 milioni di euro, pari al 25% degli utili.

CONTI… IN ROSA – Marchionne ha presentato infatti un bilancio 2010 che ha superato le previsioni, anche se, prudentemente, lui stesso ha definito i risultati solo “soddisfacenti”. In dettaglio, i ricavi complessivi sono saliti a 56,3 miliardi di euro (+12,3% rispetto al 2009), l'utile netto a 600 milioni di euro contro una perdita di 848 milioni nell'esercizio precedente e l'indebitamento è sceso da 4,4 a 2,4 miliardi. Inoltre, nelle casse del gruppo ci sono ora 15,9 miliardi di liquidità, 3,5 in più rispetto all'anno scorso. Il comparto automotive ha generato ricavi per 30,1 miliardi di euro (+6,3% sul 2009) anche se va specificato che i risultati soddisfacenti sono imputabili non tanto alla vendita di automobili “normali”, ma all'andamento positivo della triade Frerrari-Maserati-veicoli commerciali leggeri e anche al favorevole andamento dei cambi tra le valute.

MAGGIORE EFFICIENZA – Del resto, anche il commento ai dati da parte del consiglio d'amministrazione ha evidenziato che “i miglioramenti dell'utile ordinario di gestione sono stati determinati dai maggiori volumi, fatta eccezione per le vetture di Fiat Group Automobiles, dal miglior mix prodotto e dalla costante attenzione al contenimento dei costi e alle efficienze industriali”. In borsa, dopo un'iniziale ventata d'entusiasmo successiva all'operazione di spin-off, i titoli Fiat hanno iniziato ad arretrare, segno che il “consensus” che misura le aspettative degli investitori non è completamente fiducioso sul futuro del gruppo, anche se Marchionne ha dichiarato di aspettarsi risultati ancora migliori nell'esercizio 2011. Tuttavia, non è la prima volta che il manager Fiat si trova in disaccordo con i vari “sentiment” e, soprattutto, con le banche e le agenzie di rating. Già in passato, dopo la stroncatura del titolo Fiat da parte di alcune primarie agenzie, Marchionne aveva liquidato i loro giudizi con un aggettivo tagliente: “scandalosi”.

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