Europa, mercato auto a picco: -6,6% a marzo

Europa, mercato auto a picco: -6,6% a marzo Segna ancora cattivo tempo il mercato auto in Europa

Segna ancora cattivo tempo il mercato auto in Europa, giù del 6,6%, con 1.499.380 vetture immatricolate. Italia a -26,7%, Fiat a -25,8%

20 Aprile 2012 - 06:04

Non c'è pace per il mercato europeo dell'auto nuova, che anche a marzo 2012 scende: il risultato complessivo è un -6,6%. Il milione e mezzo di immatricolazioni non lo si vedeva dal 1998. Con l'Italia che cola a picco (-26,7% nel mese e -21% nel trimestre), e Federauto che continua a chiedere incentivi statali per ridare ossigeno alle vendite.

TRIMESTRE MALE – Nel corso del primo trimestre 2012, le immatricolazioni sono state 3.427.677, in calo del 7,3%. Fra i cinque grandi mercati, in leggero attivo Germania e Gran Bretagna, mentre a pesare negativamente sono state Italia, Francia e Spagna. In particolare, la flessione del mercato francese (-23,2% a marzo, -21,6% nei tre mesi) e nostrano ha fortemente inciso sul bilancio europeo: in questi soli due mercati sono state perse nel trimestre 247.386 vendite, un'emorragia equivalente a quasi all'intera perdita delle vendite europee (giù di 269.242 unità).

L'EUROPA SI SPACCA – Il mercato Europa è a due velocità: l'Est cresce, l'Ovest cala a due cifre. “I Paesi dell'Est Europa stanno mostrando una propensione alla mobilità più vicina ai tipici canoni europei di qualche anno fa – ha infatti spiegato Romano Valente, direttore generale Unrae (Case estere in Italia) -. Sono accompagnati nella crescita dalla Germania, forte di un favorevole momento economico, e Gran Bretagna, che sfrutta la stagionalità del cambio targa”. Ma perché invece l'area mediterranea soffre? Le ragioni sono legate alla crisi economica (Italia, Spagna, Grecia) o al confronto di Francia e Portogallo, con analoghi periodi coperti da incentivazione. Sul banco degli imputati, i costi d'esercizio dell'auto, tasse incluse; che, in un mercato saturo e di pura sostituzione, tengono lontani gli utenti dalle concessionarie.

SIAMO QUARTI – E così l'Italia, a marzo, scende dal podio e tocca il quarto posto nella classifica europea: quest'anno, prevede l'Unrae, sarà difficile riuscire a recuperare posizioni. In generale, la Global Insight stima per il mercato europeo del 2012 una flessione di circa il 6% rispetto al 2011, a valori attesi di poco superiori a 13 milioni di immatricolazioni.

GERMANIA SOLIDA – Quello che non si ferma è il mercato tedesco: ha assorbito, a marzo, 339.123 immatricolazioni, in crescita del 3,4% sullo stesso mese dello scorso anno. Nel trimestre, le targhe consegnate sono state 773.636, con un incremento dell'1,3% rispetto all'analogo periodo del 2011. Ma anche da quelle parti c'è un po' di preoccupazione dovuto all'elevato costo dei carburanti, che rischia di frenare gli acquisti di vetture nuove. Comunque, si prevede un'ulteriore crescita del Pil dello 0,7%, dopo il 3,1% del 2011. E tutto di riflesso ne beneficia. Per il mercato dell'auto, la Global Insight stima una chiusura a 3.110.000 immatricolazioni, in lieve flessione rispetto alle 3.170.000 con le quali si era concluso il 2011.

AHI, FIAT – Il Gruppo Fiat-Chrysler paga un conto salatissimo: -25,8%. Al di là della crisi che strangola le famiglie italiane, il Lingotto è stato danneggiato dal lungo stop dei trasportatori in pieno lancio continentale della Panda made in Pomigliano. Torino stima che le immatricolazioni perse siano 12.000: una bella botta, sulle 81.500 finali. Che verranno parzialmente recuperate nei prossimi mesi. Nel trimestre, Torino ha venduto in Europa 217.434 unità, in flessione del 20% rispetto alle 271.741 dello stesso periodo di un anno fa. A parziale consolazione, Jeep va a +56,5%, mentre la Panda (compreso il vecchio modello, fabbricato a Tichy, in Polonia) e la 500 “polacca” continuano a essere le vetture più vendute in Europa nel segmento A. Intanto, per Fiat-Chrysler, la quota di mercato crolla al 5,4% dal 7,2% del febbraio scorso, e dal 6,8% del marzo 2011. La quota trimestrale è ora del 6,3%, in calo rispetto al 7,4% dello stesso periodo del 2011. Male anche i Produttori francesi, con PSA Peugeot Citroën che perde il 19,2%, e Renault il 20,4%; sorridono Volkswagen (+1,7%) e i coreani (Hyundai vola a +13,8%, e Kia schizza a +17,3%), mentre tengono i marchi premium.

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