
In un solo pomeriggio l'Italia ha assistito a due gravi incidenti causati da mezzi pesanti, c'è bisogno di più sicurezza
È stata una giornata tragica per le strade italiane: prima il violento incendio scoppiato dopo l'incidente causato da un'autocisterna che trasportava materiali infiammabili, poi lo scontro frontale tra un tir e un furgone pieno di braccianti; nei due episodi un'analogia, ossia il coinvolgimento di mezzi pesanti. In totale 13 morti e ben 68 feriti, un bollettino drammatico che ha scosso l'Italia nel giro di poche ore e che ancora una volta mette in cattiva luce la sicurezza delle nostre strade. C'è allarme tra le istituzioni ma non basta, bisognerà attivarsi il prima possibile per intervenire sulla questione sicurezza, in particolar modo per quanto riguarda i mezzi pesanti.
LE TRAGEDIE Giustamente ne hanno parlato e ne stanno ancora parlando tutti i media, ma è sempre meglio far chiarezza per capire cosa è successo nella giornata di ieri. Alle ore 14:40 sul raccordo autostradale di Bologna, nel tratto che collega l'autostrada A1 con la A14, un'autocisterna che trasportava GPL è andata inspiegabilmente ad impattare su un tir fermo in coda. L'esplosione ha causato il crollo del ponte della tangenziale e l'incendio è immediatamente divampato colpendo i veicoli intorno all'autocisterna e le auto di due concessionarie che si trovavano sotto al ponte. Poco dopo, alle 16:00, è arrivata un'altra drammatica notizia: nel Foggiano, sulla strada statale 16 in località Ripalta, un furgone che trasportava dei braccianti al ritorno da lavoro si è scontrato con un tir. L'autista dell'autocisterna a Bologna e 12 braccianti sono morti, 68 invece i feriti dell'incendio, due tragedie assurde e preoccupanti – guarda i video del nostro speciale sul corso di guida sicura per camion.
LA RISPOSTA DELLE ISTITUZIONI Sono ancora da individuare le vere cause di entrambi gli scontri, la procura di Bologna aprirà un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti, un atto dovuto per chiarire le dinamiche nonostante le telecamere abbiano ripreso tutto. Indagini in corso anche sull'incidente nel Foggiano, ma intanto i rappresentanti delle Istituzioni, oltre ad esprimere il proprio cordoglio, si interrogano sulla sicurezza e sulle modalità con cui devono essere regolati i mezzi pesanti e soprattutto i trasporti di materiali infiammabili (ma non solo, visti i preoccupanti numeri che emergono dagli ultimi bilanci). Questo trapela ad esempio dalle richieste dei Senatori del PD Margiotta e Astorre “È compito delle società concessionarie prevenire incidenti sulle autostrade dovute ai trasporti pericolosi. È naturale chiedersi se anche il trasporto in questione avesse tutti i requisiti per affrontare il viaggio, se il ministro intenda avviare un'indagine per verificare che tutti i requisiti di sicurezza, sia quelli riferiti al trasporto, sia quelli posti in essere dal concessionario autostradale, siano stati rispettati”. Pronta la risposta del vice-premier Di Maio: “Due tragedie che ci interrogano su tanti temi, la sicurezza stradale, il caporalato e tanto altro. Quello che noi possiamo assicurare come governo è di agire subito e rispondere alle informative urgenti proposte da alcuni senatori”.
MEZZI PESANTI FUORI CONTROLLO Ma quali saranno gli interventi di cui si parla? Troppo spesso vediamo comportamenti scorretti da parte degli autisti di mezzi pesanti, che purtroppo molte volte si traducono in pericoli e incidenti gravi, un trend oltretutto in aumento come dimostrano anche i recenti studi che potete vedere qui. L'UE ha inasprito le norme e le sanzioni relative al cabotaggio internazionale, i controlli da parte delle forze di Polizia sono all'ordine del giorno ma tutto questo appare ancora insufficiente come dimostrano i recenti fatti. Non vogliamo colpevolizzare nessuno, ci mancherebbe, ma probabilmente con un sistema di sicurezza adeguato la tragedia di Bologna sarebbe stata evitata (guarda come l'AEB di un camion Volvo ha salvato un bambino). L'Europa nel progetto Vision Zero, ossia zero vittime sulle strade entro il 2050, renderà obbligatori 11 sistemi di assistenza nei prossimi tre anni sui mezzi pesanti di nuova produzione (tra cui il blocco dell'avvio tramite alcool test, cruise control attivo e mantenimento della corsia); forse è il caso di accelerare questo processo ma soprattutto di intervenire sui mezzi già in circolazione. E ancora meglio sarebbe se il nuovo governo si mobilitasse in fretta senza rimanere in attesa di altre decisioni europee, c'è grande urgenza di fatti!