Dormi male? Da fine 2015 per prendere la patente sarà obbligatorio il test OSAS
La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, causa di sonnolenza diurna, è al centro di una norma europea che interverrà nel rilascio delle patenti

La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, causa di sonnolenza diurna, è al centro di una norma europea che interverrà nel rilascio delle patenti
Il pericolosissimo “colpo di sonno” può derivare anche da questa Sindrome che, impedendo un riposo veramente ristoratore, può indurre una sonnolenza improvvisa anche durante il giorno. Si tratta di un'insidia subdola perché può colpire anche chi ha dormito un numero di ore di sonno “nominalmente” adeguato. Vediamo, anche con l'aiuto della dottoressa Patrizia Scavalli, Responsabile del Servizio Pneumologia nella ASL Viterbo, di cosa si tratta e cosa prevedono le nuove norme europee.
IL SONNO INTERROTTO NON È UN BUON SONNO – La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno è una malattia del sonno su base respiratoria che consta di episodi ricorrenti di ostruzione completa o parziale delle alte vie respiratorie (rino-orofaringe). Queste ostruzioni causano una vera e propria apnea che, se prolungata, mette in “allarme” l'organismo, causando risvegli improvvisi e violenti, tali da allarmare chi dorme a fianco del soggetto colpito. Anche se le apnee non sono così prolungate da svegliare chi dorme, esse “disturbano” il soggetto e determinano frammentazione del sonno, che è meno ristoratore del dovuto e quindi porta a inopportuna sonnolenza diurna, magari mentre si guida. L'OSAS, in sostanza, è determinata da vere e proprie crisi di soffocamento durante il sonno che, anche se non percepite dalla persona, portano a conseguenze deleterie. Questa malattia non ha molta copertura mediatica e questo è un vero peccato sia perché è molto pericolosa per la circolazione stradale e per la salute (è un fattore di rischio cardiaco non indifferente) sia perché è facilmente diagnosticabile e curabile.
SOGGETTI A RISCHIO E SINTOMI – La dottoressa Scavalli ci ha spiegato diverse altre cose dell'OSAS: “I soggetti più a rischio sono quelli di sesso maschile, nella fascia di età 30-60 anni – proprio quella maggiormente produttiva, quindi – e in sovrappeso, così come quelli che presentano particolari conformazioni delle vie aeree e delle ossa craniche e facciali. Concause aggravanti sono, fra le altre, il diabete, l'ipertensione e l'assunzione di alcool e di farmaci con azione depressiva sul sistema nervoso e centrale. I sintomi principali sono, come detto, i risvegli notturni e le sonnolenze diurne, che possono insorgere semplicemente quando cala l'attenzione, come davanti alla TV o al cinema, se la visione è poco coinvolgente. Lo strumento di elezione per confermare la diagnosi è la polisonnografia, ossia un monitoraggio del sonno, effettuabile anche con un apparecchio portatile, che riguarda la saturazione dell'ossigeno nel sangue, il flusso respiratorio, la posizione del corpo ma che può essere anche più approfondito”. L'attenzione dev'essere alta, perché si stima che circa il 22% degli incidenti stradali in Italia è causata da sonnolenza diurna alla guida, causati principalmente dall'OSAS; i costi diretti ed indiretti di questi eventi sono di circa di 1 miliardo di euro, come riferito dal Professor Sergio Garbarino, neurologo e rappresentante per l'Italia della Commissione di esperti europei che si occupa della materia.
NORME EUROPEE E CONVEGNI – La pericolosità dell'OSAS ha infatti indotto l'Unione Europea ad emanare la direttiva 2014/85/UE, in grado di impattare potenzialmente nel mondo dei trasporti di tutti i Paesi membri, dato che li obbliga al recepimento entro il 31 dicembre 2015. Questa normativa renderà infatti obbligatori gli interventi diagnostici, terapeutici e di follow-up richiesti perché i conducenti di veicoli a motore con sospetta OSAS possano conseguire l'idoneità psico-fisica alla guida, conciliandoli con le modalità di rilascio delle patenti. La dottoressa Scavalli ha spiegato che “il medico di base, in presenza di sintomi riconducibili all'OSAS, potrà prescrivere la polisonnografia o altri accertamenti utili per la sua diagnosi. Una volta che la sindrome sia stata conclamata sarà lo stesso medico a stilare il certificato anamnestico da portare alla commissione medica”. La questione è così attuale che nel solo mese di maggio si terranno due convegni collegati all'OSAS, il primo dei quali organizzato a Viterbo proprio dalla dottoressa Scavalli e dal suo dipartimento: Nuove Prospettive nelle Malattie Respiratorie, con la sessione “I disturbi respiratori nel sonno e la pneumologia”, si terrà infatti fra l'8 e il 10 maggio nel prestigioso Palazzo dei Papi. A seguire, il 24 e 25 maggio, si terrà a Roma il quinto Convegno RomaSonno, dalla significativa headline “OSAS e eccessiva sonnolenza diurna: impatto socio-sanitario della nuova direttiva europea”, che esporrà criticità e novità sul tema con interventi anche dei ministri Beatrice Lorenzin e Graziano Del Rio.