Dispositivi per l’incremento della percezione

FARI ALLO XENODetti anche a “scarica di gas”, sono proiettori per le luci anabbaglianti di nuova concezione in cui la sorgente luminosa (lampadina) di tipo tradizionale a incandescenza è sostituita da una a più alto rendimento che sfrutta il principio della scarica di gas tra due elettrodi. Il potere illuminante dei fari allo xeno attualmente […]

8 Aprile 2011 - 09:04

FARI ALLO XENO
Detti anche a “scarica di gas”, sono proiettori per le luci anabbaglianti di nuova concezione in cui la sorgente luminosa (lampadina) di tipo tradizionale a incandescenza è sostituita da una a più alto rendimento che sfrutta il principio della scarica di gas tra due elettrodi.
Il potere illuminante dei fari allo xeno attualmente disponibili arriva sino a 3000 Lumen, ed è circa il doppio rispetto a quello delle lampadine alogene tradizionali.

Possono considerarsi sistemi di sicurezza attiva in quanto incrementano la percezione del conducente. Inoltre le lampadine allo xeno hanno un assorbimento pari a circa 35Watt, contro i 55/60 Watt delle soluzioni tradizionali. La loro affidabilità e durata è tale da non richiederne la sostituzione per tutta la vita dell’autovettura. La rapida accensione della lampada è assicurata da una centralina che ne controlla elettronicamente la tensione, con valori che possono variare da 12.000 a 85Volt.

Un’evoluzione dei fari allo xeno sono i FARI BI-XENO, dove viene usata questa tecnologia sia per le luci anabbaglianti che per le luci abbaglianti.

LUCI ADATTAVIVE
Chiamate anche “regolazione dinamica assetto fari” o “funzione di assistenza alla svolta”, sono dei proiettori di nuova generazione. Questi dispositivi, quando si svolta o si affrontano curve strette, consentono di illuminare settori della carreggiata, che altrimenti resterebbero in ombra, risaltando in tal modo eventuali ostacoli. Un chiaro vantaggio in termini di sicurezza in quanto permettono di incrementare sensibilmente la nostra percezione.

SISTEMI PER L’INCREMENTO DELLA VISIONE NOTTURNA
I sistemi per la incrementare la visione notturna, introdotti su BMW «serie 7» con il nome «Night Vision» e su Mercedes «Classe S» con il nome «Night View», sono piuttosto un’ulteriore conquista per la sicurezza stradale. Per chi è dietro al volante non cambia nulla, l’auto si guida come tutte le altre. In più c’è, però, un display nel quale sono più evidenti le sagome di oggetti e persone che si trovano davanti all’auto. Senza contare che nello schermo si riescono a scorgere anche dettagli che sfuggono ai tradizionali fanali. Dispositivi, insomma, che si rivelerebbero particolarmente utili nella nebbia. Occorre, però, sgombrare subito il campo da possibili equivoci: nella nebbia sia il «Night Vision» della BMW sia il «Night View» della Mercedes risultano inutili.

PERCEZIONE SULL’ “ANGOLO CIECO”
Secondo studi fatti gli incidenti provocati da auto e moto «invisibili», ma reali, sono molto frequenti. Da ciò l’idea di estendere la percezione del guidatore anche nel cosiddetto «angolo cieco» (o “angolo morto”): la zona posteriore alla vettura dove né lo specchietto retrovisore interno né quello esterno possono arrivare.
I dispositivi atti a rilevare la presenza di veicoli in questa “zona oscura” rivestono un’importanza sostanziale nei sistemi di sicurezza attiva in quanto percepiscono ciò che l’occhio umano è impossibilitato a fare. Tra questi dispositivi evidenziamo il “Side Assist” dell’Audi ed il BSD.

RADAR PER IL CONTROLLO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA
Con questo dispositivo è possibile estendere la percezione dell’ostacolo davanti a noi.
Finora è stato appannaggio dei modelli top di marchi come Mercedes, BMW, Jaguar e pochi altri dove, però, era montato con il “regolatore di velocità attivo”, abbreviato come ACC, Adaptive Cruise Control.
L’ACC, rispetto a un regolatore di velocità tradizionale, ha dei vantaggi che sono evidenti: oltre a mantenere l’andatura stabilita dal conducente, il sistema riesce, infatti, a far rallentare la vettura non appena individua un ostacolo. Ciò significa, per esempio, che quando ci si accoda a un veicolo più lento il regolatore di velocità attivo toglie gas e, se necessario, interviene addirittura sui freni facendo assumere alla macchina l’andatura dell’auto che ci precede. Quando poi la strada è di nuovo libera, l’auto ricomincia ad accelerare, fino a riacquistare la velocità inizialmente impostata. Cuore del sistema è un radar posizionato dietro la mascherina, che tiene costantemente sotto controllo la strada: le sue indicazioni vengono gestite da un computer che coordina in maniera virtuale i pedali dell’acceleratore e del freno. Basta, invece, solo sfiorare il freno o la frizione «reali» perché il pilota ottenga nuovamente il totale controllo della vettura.

ATTENZIONE: Con l’ACC il dispositivo (il radar) non funziona se il conducente gestisce l’acceleratore manualmente.

ATTENZIONE. Il sistema del “controllo della distanza di sicurezza” ideale è quello attivo in tutti i casi, anche senza impostare il Cruse Control. Infatti, è quando si è nella nebbia che questo dispositivo è maggiormente necessario, ed è proprio in questo caso che il conducente deve necessariamente gestire autonomamente l’acceleratore per regolare continuamente la velocità in base alla percezione che ha in quell’istante della strada e, pertanto, non può certo inserire il Cruise Control per utilizzare il radar.

Uno di questi, che funziona anche quando è il conducente a regolare l’acceleratore, è il CWAB ideato dalla Volvo che agisce segnalando al guidatore con l’accensione di una spia rossa proiettata nella parte bassa del parabrezza quando il veicolo che precede non è sufficientemente distante; la spia raddoppia l’intensità luminosa e si abbina ad un cicalino sonoro quando l’avvicinamento al veicolo che precede entra in zona di rischio collisione, giungendo poi, come si è detto, a frenare automaticamente.
Si segnalano anche il DCAS della Nissan, il Distronic Plus della Mercedes. ed in particolar modo il BER (Blue Eyes Radar) che può essere montato su qualsiasi veicolo.

ASSISTENTE FARI ABBAGLIANTI (FARI AUTOMATICI)

L’Assistente fari abbaglianti offerto sulle BMW Serie consiste in un sensore a videocamera inserito nel supporto del retrovisore interno che registra il traffico e comanda automaticamente l’attivazione e la disattivazione dei fari abbaglianti. Il sistema rileva la luce dei proiettori e i fari posteriori degli autoveicoli così come l’illuminazione stradale. In assenza di veicoli che precedono o incrocianti, si attivano i fari abbaglianti ma solo a condizione che l’illuminazione stradale sia insufficiente. BMW è il primo produttore di automobili europeo a offrire questo sistema.

Uno studio scientifico condotto negli Stati Uniti ha dimostrato che i fari abbaglianti vengono utilizzati solo raramente, nonostante sia possibile e raccomandabile in numerose situazioni. L’Assistente fari abbaglianti contribuirà a un maggiore utilizzo dei fari abbaglianti e quindi ad incrementare la percezione del conducente. Inoltre, proteggerà gli altri automobilisti da un fascio luminoso abbagliante, una situazione che subentra sempre quando il guidatore non li spegne o li spegne troppo tardi.

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