Dieselgate: per 540 mila auto l'aggiornamento non basta

La KBA fa sapere che serviranno modifiche meccaniche per oltre mezzo milione di auto. Ecco le possibili ipotesi

 
Dieselgate: per 540 mila auto l'aggiornamento non basta La KBA fa sapere che serviranno modifiche meccaniche per oltre mezzo milione di auto. Ecco le possibili ipotesi

La KBA fa sapere che serviranno modifiche meccaniche per oltre mezzo milione di auto. Ecco le possibili ipotesi

di 
10 Novembre 2015 - 10:11

Lo scandalo dieselgate colpisce ancora! La notizia arriva direttamente dalla Germania e ancor più direttamente dal KBA, ovvero dal Ministero Federale Centrale dei Trasporti tedesco: per 540.000 automobili un semplice aggiornamento non basta. Inizia così un nuovo filone dello scandalo, che colpirà ancora più duramente dei clienti già amareggiati e che richiederà altri investimenti per organizzare il richiamo e risolvere il problema e dietro l'angolo aleggia sempre la paura che dell'altro deve uscire fuori.

CHE FONTE! – Inutile soffermarci su quanto c'è ancora di nascosto, su quanto ancora non si sa e su quello che uscirà fuori. Ci soffermiamo sulle notizie, tanto il dieselgate ci ha preso gusto ad arricchire le cronache ogni dì. Stavolta non si può mettere in discussione la fonte, dal momento che a uscirsene allo scoperto è stato direttamente il KBA, quindi…tutti in silenzio e partiamo da qui. A seguito dei problemi messi in evidenza dallo scandalo dieselgate, Volkswagen dovrà richiamare e rivedere attentamente 540.000 automobili per le quali il “facile” intervento dapprima paventato a Wolfsburg sul software non basta (quali prestazioni avranno le vetture Volkswagen dopo l'aggiornamento del software?). Tradotto: c'è bisogno di “metterci su del lavoro”, perché probabilmente ci sarà bisogno di modifiche tecniche, che dal Ministero dei Trasporti tedesco chiamano “aggiustamenti nella tecnologia dei motori”.

PROBLEMI DI TEMPO – Il KBA non è sembrato allarmato eccessivamente da questa “evenienza”, di fatto non ha lasciato molto spazio interpretativo al gruppo Volkswagen (lasciato anche da Walter de Silva), invitandolo ad avvisare immediatamente i proprietari dei 540.000 veicoli interessati. Insomma, atteggiamento “molto tedesco”, che però inevitabilmente si scontrerà con la tabella di marcia che ormai il Gruppo ha ufficializzato. Sembrerebbe così che ai poveri proprietari delle sfortunate 540.000 unità, toccherà aspettare settembre del 2016 per sapere quale fine faranno le loro automobili e nelle mani di chi. Il discorso è tutto connesso alla programmazione che Volkswagen sta facendo partire, immaginiamo in effetti che si tratta di un grosso giro risolutivo che richiede energie per mandarlo a regime, pensate un po' se trova, come in questa occasione, una difficoltà (quindi un “intoppo”) sul suo percorso!?

QUALI MOTORI? – A proposito di percorso, i numeri che il Gruppo Volkswagen si trova a gestire sono davvero considerevoli. Il KBA ricorda in un comunicato che solo in Germania le automobili da richiamare, a partire dal gennaio 2016 sono 2,4 milioni, mentre in tutta Europa sono circa 8,5 milioni le unità che dovranno rientrare. Se invece si vuole considerare l'intero richiamo, ovvero a titolo mondiale, allora si può parlare di 11 milioni di vetture. Restando all'ultima notizia, sempre il KBA rende noti i propulsori che equipaggiano le 540.000 unità: si tratta del 1.600 cc TDI e del 1.200 cc TDI, mentre non compare la motorizzazione di 2.0 litri (dopo la “modifica” avrà gli stessi valori coppia? Un test dimostra che sarà difficile), per la quale, al momento, sembra bastare il “classico” aggiornamento del software.

Commenta con la tua opinione

X