Diesel e benzina all'angolo: ecco i Paesi eco friendly
Le previsioni dicono che nel 2050 ci saranno solo auto elettriche ma in alcuni Stati il petrolio è già un lontano ricordo

Le previsioni dicono che nel 2050 ci saranno solo auto elettriche ma in alcuni Stati il petrolio è già un lontano ricordo
Durante la COP21, svariati paesi e Stati hanno approvato un progetto comune ambizioso: bandire qualsiasi motore termico dalle concessionarie sin dal 2050. Alcuni paesi europei hanno già firmato l'accordo, mentre negli Stati Uniti solamente 8 stati (su 50) hanno aderito all'accordo e raggiunto l'alleanza. La strada da percorrere è ancora lunga, ma gran parte degli Stati di tutto il mondo si sta muovendo nella stessa direzione.
L'AMERICA SI PREPARA E NON SOLO – Lo scorso mese di agosto, il Canada aveva annunciato un'alleanza internazionale a favore di un veicolo a zero emissioni con la partecipazione di alcuni Stati americani tra cui la California. Qualche mese dopo, durante la famosa COP21, la conferenza di Parigi che sta riunendo i vertici mondiali a proposito del fatidico argomento del clima e dell'ambiente, svariati paesi dell'Europa hanno aderito a questo progetto molto ambizioso. In effetti, in questa alleanza VZE (veicolo a zero emissioni), è previsto che non verrà più venduto un solo veicolo nuovo a motore termico (anche ibrido) entro il 2050, una data (un po' simbolica) in cui si prevede che finiranno le scorte di petrolio.
I PAESI COINVOlLTI NEL PROGETTO – A raggiungere l'alleanza VZE proposta dalla provincia canadese del Quebec sono gli Stati d'America della California, New York, Connecticut, Maryland, Massachusetts, Oregon, Rhode Island e il Vermont. In Europa c'è da considerare la partecipazione di Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Norvegia. Tutti paesi che, attualmente, favoriscono le auto ecologiche sia con incentivi statali molto forti, sia per quanto riguarda la rete di ricarica sulle autostrade (vedi qui il progetto ambizioso sulle future colonnine in Italia), ma anche e soprattutto per quanto riguarda le tasse molto basse che vengono applicate ai proprietari di auto “verdi”. Questa iniziativa dimostra che è possibile, per le entità non governative come gli Stati, agire senza seguire le linee guida del governo, votate nella capitale francese.
IL VINCITORE DEL PROGETTO? IL PIANETA – Secondo le prime stime, queste misure permetterebbero di ridurre le emissioni di anidride carbonica di ben 1 miliardo di tonnellata all'anno fino al 2050 con l'accelerazione dello sviluppo del veicolo a zero emissioni (leggi qui la nostra prova della Nissan Leaf). Purtroppo, ed è spesso e volentieri il caso, il settore della produzione energetica non è stato tirato in ballo (per lo meno nel comunicato ufficiale). Se bisognerà alimentare un intero parco automobilistico elettrico o a idrogeno, il compito si preannuncia già molto complicato con i metodi di produzione attuali, come ad esempio il carbone in Germania.
Alkè
17:47, 14 Dicembre 2015Fare fronte comune nella tutela dell'ambiente è fondamentale. Tanti sono gli investimenti dei governi nello sviluppo di reti urbane elettriche o sistemi di car sharing. La Russia ha decretato di voler posizionare una colonnina di ricarica in ogni stazione di benzina. I consumatori sono sempre più consapevoli e Il processo è già iniziato da alcuni anni. Il problema vero del passaggio al momento non è tanto l'auto elettrica in sé o le sue prestazioni quanto la “pigrizia” nel variare le abitudini.