Contachilometri scalati: attenti alla truffa dei tagliandi falsi

Contachilometri scalati: attenti alla truffa dei tagliandi falsi Multato dall'Antitrust perchè vendeva auto "alleggerite" di oltre 150 mila km con libretti di garanzia e timbri falsi. Come difendersi dai truffatori

Multato dall'Antitrust perchè vendeva auto "alleggerite" di oltre 150 mila km con libretti di garanzia e timbri falsi. Come difendersi dai truffatori

7 Gennaio 2016 - 09:01

“Eccola, è lei l'Occasione che cercavo: non è l'ultimissimo modello ma ha pochi km. La prendo!” Le automobili usate sono molto apprezzate e a volte consentono effettivi risparmi senza troppe rinunce dal lato della bontà e dell'affidabilità del veicolo. In generale è però consigliabile essere molto cauti nell'acquisto dell'usato e una recente sentenza dell'Antitrust non può che confermare questa indicazione.

L'ETERNA GIOVINEZZA – L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato rilascia ogni settimana un bollettino piuttosto corposo: al di là della terminologia tecnico-burocratica, scorrendolo si possono reperire informazioni utili a capire come evitare, per esempio, di rimanere vittime di pratiche commerciali scorrette. La pubblicazione N° 47 del 2015, reperibile nel sito dell'Autority, riporta il procedimento PS10048 contro l'impresa San Magno Autoveicoli di Portanova Antonio attiva in Piemonte nel commercio di veicoli usati. Leggendolo si capisce come si riesca, operativamente, a frodare un acquirente di auto usate ed in questo modo ci si può “vaccinare” contro questa diffusa pratica, scorretta commercialmente e odiosa eticamente. Veniamo quindi al dunque: lo abbiamo scritto nel sottotitolo ma siamo sicuri che tutti hanno subito pensato, anche senza leggerlo, che si tratti di un caso di “scaricamento” del contachilometri. In effetti l'Azienda in questione ha sistematicamente usato questa pratica, ma pwer rendere più credibile il finto pedigree ha messo in atto una quasi perfetta alterazione del libretto di manutenzione del veicolo, con tanto di timbri falsi per tagliandi mai avvenuti.

IL TIMBRO CHE TI DEPISTA – I timbri di una manutenzione regolare, effettuata nei service autorizzati della Casa e rilevabile dal libretto di manutenzione, inducono in genere ad una certa tranquillità quando si cerca l'occasione tra tante auto usate, ma le indagini della Polizia Stradale e il provvedimento dell'Antitrust confermano che non bisogna mai abbassare la guardia e fidarsi troppo del venditore; vedi tutti i controlli e le domande da fare nella Guida all'acquisto di un'auto usata di SicurAUTO.it. Nel provvedimento, infatti, si legge come l'azione della Polizia Giudiziaria e della Stradale di Saluzzo abbia portato al sequestro di timbri datati, etichette del tipo di quelle che si usano per segnare il chilometraggio del cambio olio, fotocopie di libretti e certificati di garanzia di varie marche. Il kit del Piccolo Falsario comprendeva inoltre, cosa ancor più grave, libretti di servizio e garanzia in bianco di Fiat, Audi, Citroöen, Volkswagen, Lancia e Audi e addirittura timbri di service ufficiali, con tanto di logo, che le Case, appositamente interpellate, hanno riconosciuto come inesistenti fra quelli autorizzati! È poi risultato come la San Magno acquisisse la grande maggioranza delle vetture dalla Autokat di Rosarno (RC) che, a sua volta, si riforniva da varie società di noleggio e gestione flotte: è stato proprio il chilometraggio troppo basso di veicoli con questa provenienza a destare sospetti. In effetti i “soggetti” in questione univano ad un senso morale infinitesimale, poca misura: pensate che una Fiat Croma dismessa da Lease Plan Italia con 206.155 km è stata venduta dalla San Magno con il contachilometri che segnava 53.000 km! Il titolare giustificava le basse percorrenze dicendo che il veicolo era stato sottoposto a fermo amministrativo (altra indicazione da tener presente quando acquistate un'auto usata, in quanto sospetta; in questo caso era addirittura “seriale”, in quanto comune a quasi tutte le auto vendute dalla San Magno) ed è inoltre risultato che i veicoli taroccati transitavano, prima della messa in esposizione, in due officine dei dintorni per una “cura di giovinezza” che riduceva i chilometri realmente percorsi.

COME DIFENDERSI – L'acquirente ha comunque a disposizione degli strumenti per verifiche veloci anche ricorrendo al Web: pensate che è sufficiente “cercare” in un comune search engine la targa di un veicolo per ottenere all'istante – e gratuitamente – la provincia di immatricolazione, la Classificazione ambientale Euro “X” e la presenza o meno della targa nell'archivio dei veicoli rubati. Presso qualsiasi delegazione ACI o direttamente dal sito si può accedere invece a molte più informazioni che vi aiuteranno a smascherare possibili tentativi di truffa. Con la Visura della Targa, costo 8,83 euro (che riporta i proprietari attuali, tutti i gravami, quali fermi amministrativi, ipoteche, locazioni e finanziamenti in corso) o il Certificato Cronologico della Targa (circa 35 euro) elencherà, oltre ai dati tecnici, l'elenco di tutti i proprietari, che si potrebbe poi provare a rintracciare per acquisire altre informazioni sul chilometraggio effettivo dell'auto al momento della vendita. Ma c'è di più: una ricerca simile potrebbe condurre il potenziale acquirente proprio ai gestori delle flotte di autonoleggio. Detto per inciso, il titolare della San Magno ha avuto una sanzione tutto sommato contenuta – 10.000 euro perché la dichiarazione dei redditi evidenziava una perdita d'impresa di più di 36.000 euro – ma l'Antitrust ha già comminato pene molto più severe: vedi ad esempio, perché si è arrivati ai 250.000 euro richiesti a 2 autosaloni di Firenze o ai 60.000 irrogati ad Arezzo, sempre per la manomissione dei contachilometri. Ricordando che la Germania sta studiando armi contro questo tipo di frode, non possiamo che rimandare alla già citata Guida di SicurAUTO.it sull'acquisto dell'auto usata, che insegna a riconoscere i segni che il tempo ed i chilometri depositano sulle automobili ad onta di un libretto timbrato e del sorriso di un venditore che parla (troppo) bene dei suoi veicoli, titolari di un pedigree troppo immacolato per essere vero. È importante poi non stancarsi di domandare e di cercare: di auto in buono stato ce ne sono molte!

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1 Commento

kikko
15:22, 15 Gennaio 2016

Ho dato in permuta la mia vecchia auto: una fiat stilo 150000km e fino qui nulla di strano. Dopo alcuni mesi mi chiama un tizio sconosciuto dicendomi di aver acquistato l'auto da un diverso venditore dal quale la avevo dato in permuta (l'auto è stata venduta dal concessionario ad un alto concessionario), chiedendomi quanti km avesse avuto l'auto al momento della vendita. Dopo avergli specificato il numero di km, il tizio rimane un attimo in silenzio e mi risponde che al momento dell'acquisto l'auto aveva 65000km!!! meno della metà insomma. Come ha fatto ad accorgersene che l'auto era “schilometrata”? Bene ha detto di aver trovato un foglio nella macchina relativo ad una prova fumi che riportava un chilometraggio di 12000km. Il venditore si è rivelato veramente furbo a non controllare i documenti nel cassetto portaoggetti. Sta di fatto che sono stato convocato dai carabinieri per testimoniare, ma non so come sia finita la storia. Quindi, consiglio personale, controllate tutti i documenti, fogli e foglietti e magari scoverete la “magagna”, anzi la truffa. Spesso un indice visivo che può aiutare a stimare il chilometraggio dell'auto è lo stato dei sedili: se i sedili sono cedevoli, logori e l'auto non è molto vecchia e con pochi chilometri, allora significa che qualcosa non torna.

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