Concessionarie online: meno del 50% offre servizi digitali in Europa
Un'indagine su 36 Brand di auto in 5 Paesi mette a nudo le criticità delle concessionarie d'Europa sul web che raffreddano gli acquirenti

Un'indagine su 36 Brand di auto in 5 Paesi mette a nudo le criticità delle concessionarie d'Europa sul web che raffreddano gli acquirenti
L'era dell'iperconnessione digitale coincide con una fase incerta per il mercato dell'auto. Numeri alla mano le vendite in Europa nel 2018 si sono assestate poco sopra la parità rispetto all'anno precedente. Una ricerca mette in luce gravi lacune comunicative sul fronte delle concessionarie auto. Eppure il digitale apre la strada ad un rapporto più stretto tra dealer e cliente. Dall'analisi emerge, però, che il 56% dei siti web dei saloni europei non è aggiornato alla funzionalità di base, mentre addirittura l'89% non supporta una navigazione semplificata da mobile. Insomma si tratta di numeri sui quali è necessario ragionare e lavorare considerato che, ad oggi, l'auto si sceglie sempre più online ed il primo contatto con la rete di vendita non può che passare attraverso internet. Ecco i dettagli dell'analisi.
DEALER NON AL PASSO La ricerca svolta da una nota società di consulenza sui siti web delle concessionarie auto europee ha evidenziato una serie di gravi lacune. Dai numeri raccolti emerge che oltre la metà dei dealer, precisamente il 56%, utilizza siti internet non aggiornati con le funzionalità di base che un sito web moderno dovrebbe avere. Il 54% dei siti, ad esempio, non permette di visualizzare le auto nuove o usate disponibili al momento, mentre strumenti come i calcolatori finanziari, i simulatori di finanziamenti e le valutazioni per la permuta sono largamente assenti (nell'86% dei casi). L'ultima edizione dello “European Franchised Dealer Sites” condotto da MotorK mette in luce queste e molte altre lacune che dimostrando come la rete di vendita spesso non sia all'altezza delle aspettative di un utente che vorrebbe comprare un'auto (Leggi 2018 in stagnazione per il mercato auto in Europa). Lo studio approfondito ha avuto come oggetto i siti dei concessionari auto nei cinque principali mercati europei: Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito.
ANALISI DETTAGLIATA Sono stati passati in rassegna 36 brand e più di 20 caratteristiche e funzionalità dei siti web per ciascun marchio attenzionato. Nel complesso, l'analisi si è avvalsa di oltre 3.000 data points. Scorrendo i numeri si coglie come nessun brand in particolare si sia distinto nei 5 mercati ettenzionati e, al contempo, nessun mercato si è dimostrato più avanzatto degli altri in fatto di digitalizzazione. Data la complessità e l'importanza, anche economica, dell'acquisto di un'auto, ci si aspetterebbe che i concessionari risultino raggiungibili oltre che tramite il click-to-callanche a mezzo di una pagina contatti facile da consultare; il 25% ne è ancora privo e la funzionalità della chat online è presente in meno del 5% dei siti analizzati dallo studio. Addirittura il 22% dei concessionari è privo di una funzionalità che permetta di prenotare online un test drive. Va inoltre segnalato che la maggior parte dei siti analizzati non risulta ottimizzato sotto il punto di vista del SEO.
LAVORO DA FARE Dalla ricerca trapela come larga parte dei siti web delle concessionarie altro non siano se non delle pallide copie dei siti delle case automobilistiche, con la semplice aggiunta della localizzazione del concessionario. Dati preoccupanti sul fronte delle versioni “mobile friendly”; l'89% dei portali, infatti, non è ottimizzato su mobile, a causa di un design non pensato per essere responsive. Eppure va detto che ben il 62% delle ricerche finalizzate all'acquisto di un'auto in Europa cominciano con uno smartphone (Leggi dal 2030 addio auto benzina e diesel in Svezia). Secondo lo studio nel giro di tre anni l'86% delle ricerche di una nuova auto inizierà da mobile o da un device IoT e il 91% dei processi di acquisto includerà almeno uno step da dispositivo mobile, inclusi i social network. Nonostante questo, il 45% dei siti dei concessionari è ancora privo di link ai social media o di opzioni di condivisione dei contenuti presenti.