Ztl nelle aree Unesco: la novità del Codice della Strada

Ztl nelle aree Unesco: la novità del Codice della Strada

Il nuovo Codice della Strada permetterà di istituire specifiche Ztl nelle aree tutelate dall'Unesco, come la Costiera Amalfitana o le Cinque Terre

12 Marzo 2024 - 16:20

Una delle novità del Ddl di riforma del Codice della Strada, attualmente in discussione alla Camera, riguarda la possibilità di istituire specifiche Ztl nelle aree tutelate dall’Unesco. Queste zone a traffico limitato devono tuttavia avere una durata limitata nel tempo, cioè non possono essere permanenti, e necessitano sempre del parere vincolante della locale Prefettura. Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli.

ZTL NELLE AREE UNESCO: COME SARANNO

La proposta fa parte degli emendamenti al Ddl approvati in commissione Trasporti e va a modificare l’articolo 6 del Codice della Strada, concernente la regolamentazione della circolazione fuori dei centri abitati, introducendo il nuovo comma 1-sexies che dispone quanto segue:

  • Per straordinarie e motivate esigenze connesse alla tutela di particolari ambiti di rilevanza culturale, paesaggistica o naturalistica tutelati dall’Unesco, e comunque per periodi non superiori a cinque mesi all’anno, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, e gli enti proprietari e gestori delle infrastrutture stradali interessate, per quanto di competenza, possono istituire zone a traffico limitato territoriali.
  • Tale disciplina non si applica alle autostrade e alle strade extraurbane principali eventualmente ricadenti nelle zone a traffico limitato territoriali, nonché alle strade o zone in ambito urbano qualora per esse sia adottata una disciplina più restrittiva.
  • Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano definiscono la perimetrazione e i criteri delle zone a traffico limitato territoriali, verificando che l’istituzione della Ztl assicuri adeguate condizioni di circolazione e sicurezza stradale anche sulla rete viaria esterna alle predette zone. La proposta di istituzione della zona a traffico limitato è sottoposta al parere vincolante delle prefetture territorialmente competenti.
  • Gli enti proprietari delle strade interessate provvedono all’apposizione della relativa segnaletica e al controllo del rispetto dei divieti e delle limitazioni. L’apposizione della segnaletica non è necessaria nel caso in cui il perimetro della zona a traffico limitato territoriale coincida con i confini di una o più regioni, province o comuni, a condizione che di tale divieto sia data comunicazione con tutti i mezzi di informazione disponibili con un preavviso di almeno tre mesi rispetto alla data di entrata in vigore, ferma restando la necessità che i siti istituzionali degli enti interessati diano informazioni sulla durata del divieto per l’intero periodo.
  • Il controllo della circolazione in tali zone può essere effettuato mediante sistemi di controllo automatico degli accessi.

Dunque, ricapitolando: gli enti territoriali e locali delle aree che ospitano siti e monumenti iscritti alla lista del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, possono istituire Ztl per ridurre la pressione del traffico in queste aree, seppur con alcuni paletti. Per esempio queste specifiche Ztl non devono durare più di cinque mesi, occorre il parere favorevole del Prefetto non possono riguardare autostrade, strade extraurbane principali e strade urbane già sottoposte a Ztl ordinaria.

ZTL UNESCO: DEROGHE E SANZIONI

Ulteriori dettagli sul provvedimenti sono contenuti nel successivo comma 8 dell’art. 6 CdS, opportunamente modificato per adeguarlo alla nuova disciplina. Nello specifico si prevede che le autorità che hanno disposto la sospensione o la limitazione della circolazione istituendo la Ztl, possono accordare, per esigenze gravi e indifferibili, o per accertate necessità, deroghe o permessi subordinati a speciali condizioni e cautele. L’accesso alle zone a traffico limitato per le categorie autorizzate non può in ogni caso essere a titolo oneroso. Per la gestione di eventuali deroghe ai divieti e alle limitazioni, possono essere utilizzati dispositivi telematici installati sui veicoli (come p.es. il Telepass).

Chi viola le nuove Ztl nelle aree Unesco è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 87 a 344 euro.

Ztl nelle aree Unesco

LUOGHI UNESCO IN ITALIA: DOVE SARANNO LE ZTL?

In Italia ci sono 59 siti Unesco di cui 45 riconosciuti patrimonio culturale, 6 patrimonio naturale e 8 paesaggio culturale. È facile immaginare che l’ambito di applicazione delle nuove zone a traffico limitato riguarderà soprattutto i siti naturali e paesaggistici che spesso sono ubicati fuori dai centri urbani o comprendono aree piuttosto vaste ricadenti in più comuni. Come possono essere per esempio la Costiera Amalfitana e le Cinque Terre. A questo proposito il vice-ministro dei Trasporti, Tullio Ferrante, ha detto che un’eventuale Ztl in Costa d’Amalfiaccoglierebbe le istanze del territorio in materia di viabilità e sicurezza“. Per cui, dopo l’approvazione finale del Ddl di riforma del Codice della Strada, “bisognerà muoversi celermente per istituire le modalità applicative della misura con regole efficaci e flessibili, scritte insieme agli Enti locali e a tutti gli operatori interessati, affinché la Ztl rappresenti un vantaggio per tutti“.

Chiudiamo ricordando tutti i siti Unesco in Italia:

  • Patrimonio culturale

Chiesa e convento domenicano di Santa Maria delle Grazie con l’Ultima cena di Leonardo da Vinci (Milano);
Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto;
Castel del Monte ad Andria-BT;
Villa Adriana a Tivoli-RM;
Villa romana del Casale a Piazza Armerina-EN;
Area archeologica di Agrigento;
Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande a Modena;
Monumenti paleocristiani di Ravenna;
Palazzo reale di Caserta con il parco, l’acquedotto di Vanvitelli e il complesso di San Leucio;
Venezia e la sua laguna;
Assisi, la basilica di San Francesco e altri siti francescani;
Centro storico di Firenze;
Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede e la basilica di San Paolo fuori le mura;
Villa d’Este a Tivoli-RM;
Centro storico di Pienza-SI;
Centro storico di Siena;
Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale;
Città tardo barocche del Val di Noto (Caltagirone, Militello in Val di Catania, Acireale, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli);
Residenze della Casa Reale di Savoia a Torino e a Cuneo;
Piazza del Duomo a Pisa;
Centro storico di San Gimignano-SI;
Necropoli etrusche di Cerveteri-RM e Tarquinia-VT;
Nuraxi Sardegna a Barumini-SU;
Cicli di affreschi del XIV secolo di Padova;
Grandi città termali d’Europa – Montecatini Terme-PT;
Mantova e Sabbioneta;
Orto botanico di Padova;
Ferrara, città del Rinascimento, e il suo delta del Po;
Siracusa e la necropoli di Pantalica;
Longobardi in Italia: i luoghi del potere (Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio, Spoleto, Campello sul Clitunno, Benevento e Monte Sant’Angelo);
Centro storico di Napoli;
Centro storico di Urbino;
Città di Verona;
Ferrovia Retica nei paesaggi dell’Albula e del Bernina a Tirano-SO;
Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli di Genova;
Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale;
Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata;
I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera;
I trulli di Alberobello-BA;
Area archeologica e basilica patriarcale di Aquileia-UD;
Incisioni rupestri della Val Camonica in Lombardia;
I portici di Bologna;
Ivrea, città industriale del XX secolo;
Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio-BG;
47 Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi.

  • Patrimonio naturale

Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino settentrionale (Emilia Romagna);
Faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (in Italia Val Cervara, Selva Moricento, Coppo del Morto, Coppo del Principe, Val Fondillo, Monte Cimino, Monte Raschio e Sasso Fratino);
Le Dolomiti (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia);
Isole Eolie (Sicilia);
Monte Etna (Sicilia);
Monte San Giorgio (Lombardia).

  • Paesaggio culturale

Costiera amalfitana (Campania);
Portovenere, Cinque Terre e le isole Palmaria, Tino e Tinetto (Liguria);
Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Velia e la certosa di Padula;
Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia;
Val d’Orcia in Toscana;
Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato;
Ville e giardini medicei in Toscana;
Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene in Veneto.

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