
Settimana mondiale della sicurezza stradale: ecco cosa è cambiato in 16 anni
Nella settimana dedicata alla sicurezza stradale si fanno i bilanci dell’incidentalità nel mondo: in Europa il 50% di vittime in meno, ma le auto continuano ad aumentare
Nella settimana dedicata alla sicurezza stradale si fanno i bilanci dell’incidentalità nel mondo: in Europa il 50% di vittime in meno, ma le auto continuano ad aumentare
La settimana mondiale della sicurezza stradale delle Nazioni Unite è un momento di riflessione ma anche di valutazione di quello che ha funzionato di più e quello che invece bisogna migliorare per arrivare al traguardo della VisionZero. Negli ultimi 16 anni l’Europa ha ridotto notevolmente il numero di vittime in incidenti stradali, ma in circolazione ci sono il 23% di auto in più. Ecco perché non servono solo auto sicure ma anche guidatori sicuri.
50% DI MORTI IN MENO
I numeri di vittime da incidenti stradali in Europa dal 2001 al 2017 sono diminuite del 50%, secondo i dati riportati da RoadSafetyFacts. Ma l’aumento del parco auto circolante in continua espansione impone una contromisura che non si affidi solo ai sistemi di assistenza alla guida. Infatti si è passati da 54900 vittime del 2001 a 25300 decessi nel 2017 sulle strade d’Europa. Sicuramente la riduzione dei morti del 50% è un traguardo importante da sottolineare nella settimana mondiale della sicurezza stradale, tuttavia bisogna guardare all’influenza del parco auto circolante. Nello stesso periodo le auto circolanti in Europa sono aumentate da circa 200 milioni a 260 milioni e l’errore umano è rimasto una delle principali criticità legate alla causa degli incidenti.
54 MILIARDI DI EURO L’ANNO PER LA SICUREZZA DELLE AUTO
Non si fa altro che parlare della guida totalmente autonoma e della capacità di azzerare gli incidenti stradali quando sarà una realtà tangibile. Ma oggi in Europa è concesso solo il livello 2 e nel frattempo la media di morti sulle strade è scesa a 49 per milione di abitanti. Ancora troppi ma meno della media globale di 174 vittime per milione di abitanti. L’industria automobilistica investe ogni anno 54 miliardi di euro per migliorare la sicurezza attiva e passiva dei veicoli. Le norme in continua evoluzione colmano quel gap tra i Costruttori più attivi e quelli più lenti. Dal 2020 ad esempio saranno obbligatori l’AEB e altri sistemi di sicurezza sulle auto nuove.
IL GUIDATORE E’ FONDAMENTALE PER QUESTO CAMBIAMENTO
Si può insegnare a un’auto a frenare davanti a un ostacolo, a prevedere un incidente e limitarne le conseguenze, ma non si può evitare fisicamente che il conducente si distragga. L’errore umano è la causa ancora del 90% degli incidenti stradali. Quando il rispetto dei limiti e delle regole del CDS, la prevenzione e la concentrazione vengono meno si vanifica anche il lavoro di chi mette in campo una soluzione affinché le strade non siano un campo minato. Pensaci la prossima volta che sali in auto e squilla il cellulare, ma non soltanto nella settimana mondiale della sicurezza stradale.