Revisione auto: quale tolleranza dopo la scadenza?

Revisione auto: quale tolleranza dopo la scadenza? Focus sulla revisione auto straordinaria: che cos'è

Revisione auto: quale tolleranza dopo la scadenza?

Ci sono scadenze ben precise da rispettare per effettuare la revisione auto. Ma qual è, se c'è, la tolleranza ammessa? Quali sono le multe?

5 Novembre 2020 - 04:11

La revisione auto è un appuntamento a cui nessun proprietario può mancare. Il Codice della strada prevede scadenze ben precise nella logica che solo i veicoli con un corretto stato di manutenzione possono circolare. La prima revisione va effettuata a distanza di 4 anni dall’immatricolazione, dopodiché l’appuntamento con i centri autorizzati ha una cadenza biennale. In entrambi i casi entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione. Solo per autoveicoli e rimorchi con massa maggiore di 3,5 tonnellate, i taxi, le auto adibite al servizio di noleggio con conducente, gli autobus e le autoambulanze, la periodicità della revisione è annuale. Nel caso di mancata revisione, il proprietario dell’auto va incontro a multe piuttosto salate, ma quale è il margine di tempo tollerato dopo la scadenza? Per quanti giorni è possibile circolare con la revisione dell’auto non effettuata?

TOLLERANZA CON REVISIONE AUTO SCADUTA

La guida con la revisione auto scaduta non è ammessa. Non c’è tolleranza, neanche di un solo giorno. Non è difficile comprendere il perché di questa apparente rigidità. La revisione auto è il controllo di sicurezza a cui sono sottoposti tutti i veicoli che si muovono sulle strade italiane. La ragione della puntuale periodicità va cercata nella volontà del legislatore di assicurare la piena efficienza del parco circolante. Come anticipato, l’articolo 80 del Codice della strada prevede per il mancato rispetto di questa disposizione una sanzione amministrativa da un minimo di 169 a un massimo di 679 euro. Resta però da risolvere un problema pratico. Se la revisione auto è scaduta, come fare a sottoporre il veicolo ai controlli nella più vicina officina autorizzata dal Ministero dei Trasporti? Ebbene, la circolazione del mezzo è autorizzata solo per il giorno stesso dell’esame. E solo per il tratto di strada dalla propria abitazione (o comunque dal punto in cui il veicolo è parcheggiato) fino al centro di revisione.

REVISIONE AUTO SCADUTA IN UN GIORNO FESTIVO

C’è un caso particolare da segnalare ed è la coincidenza della data di scadenza della revisione auto con un giorno festivo. Secondo l’articolo 155 del Codice di procedura civile che disciplina il computo dei termini negli atti dei procedimenti civili, “se il giorno di scadenza è festivo, la scadenza è prorogata di diritto al primo giorno seguente non festivo”. Questo principio si applica anche nel caso della revisione auto? Sì, secondo la Corte di Cassazione. L’ordinanza 24375 del 2010 lo estende a ogni rapporto con la pubblica amministrazione in cui c’è di mezzo una possibile sanzione da pagare. Di conseguenza il termine utile per la revisione auto slitta al primo giorno successivo non festivo nel caso in cui l’ultimo giorno di revisione del proprio veicolo coincida con un festivo. Certo, per il proprietario del veicolo si tratta di guadagnare 24 ore di tempo nell’arco dei 2 o dei 4 anni in cui fare la revisione. Ma nel caso di controllo delle forze dell’ordine, la proroga gli consente di mettersi al riparo dalla multa.

Revisione auto straordinaria

ESITO DELLA REVISIONE NEGATIVO: SI PUÒ CIRCOLARE?

Al termine della revisione auto viene rilasciata un’etichetta adesiva con l’esito dei controlli effettuati. Il semaforo rosso alla circolazione dell’auto non viene acceso solo quando il proprietario del veicolo non effettua la revisione nei tempi previsti. Ma anche nel caso di esito negativo. Più esattamente sono due gli scenari possibili. Il primo è la ripetizione che prevede l’obbligo di eseguire le riparazioni indicate dai meccanici e quindi di effettuare una nuova revisione entro 30 giorni. I controlli – sia alla Motorizzazione Civile e sia nelle officine autorizzate – avvengono infatti in modo prevalentemente visivo, senza lo smontaggio di parti del veicolo. Il secondo scenario è la sospensione, legata alla presenza di impianti o componenti inefficienti. In questa circostanza, l’intestatario del mezzo è chiamato a riparare le parti danneggiate prima di procedere a una nuova revisione con tanto di presentazione di una nuova domanda e pagamento dei costi richiesti. Il Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della strada individua infine parti e componenti da controllare. Le principali sono:

– il telaio dell’auto tra carrozzeria, portiere, serbatoio, serrature;

– la visibilità tra specchietti, parabrezza e lunotto posteriore;

– i freni tra quello a pedale e quello a mano;

– l’impianto elettrico tra proiettori e indicatori di direzione;

– i gas di scarico e i rumori;

– le cinture di sicurezza anteriori e posteriori;

– lo sterzo tra cuscinetti, stato meccanico e fissaggio.

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