Pedaggio Autostrade: per la Corte Ue non include i costi di Polizia stradale

La sentenza della Corte di giustizia europea pone fine a una disputa sul pedaggio autostradale e i costi di Polizia sulle autostrade

1 Dicembre 2020 - 12:12

Il costo del pedaggio autostrade è finito al centro di una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea. Nella disputa legale la Corte UE ha chiarito quali sono i costi d’investimento che legittimamente lo Stato e il Gestore possono computare per definire l’importo dei pedaggi autostradali. Il servizio di Polizia stradale in capo a chi gestisce l’autostrada non può gravare sugli utenti che pagano il pedaggio. Ecco cosa dice la sentenza nei particolari.

PEDAGGIO AUTOSTRADA EUROPA: LA DIRETTIVA 2006/38/CE

La disputa legale che ha richiesto l’intervento della Corte europea vedeva due aziende di autotrasporto con sede in Polonia contro le autorità tedesche. Le due aziende contestavano un costo dei pedaggi troppo elevato (oltre 12 mila euro) alle autorità federali tedesche per l’uso delle autostrade tra gennaio 2010 e luglio 2011. L’oggetto della controversia era appunto il conteggio dei costi di polizia stradale come aliquota dei pedaggi di cui le due aziende hanno chiesto il risarcimento. Una contesa che richiama le disposizioni della Direttiva 2006/38/CE entrata in vigore in sostituzione della Direttiva 1999/62/CE per la tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l’uso di alcune infrastrutture.

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PEDAGGI AUTOSTRADALI: QUALI SONO I COSTI LEGITTIMI

Con la sentenza C-321/19, la Corte di Giustizia dell’Unione europea dichiara che la direttiva impartisce agli Stati membri precise indicazioni sui pedaggi autostradali europei. Chi introduce o mantiene pedaggi sulla rete stradale transeuropea ha l’obbligo preciso e incondizionato di determinare i pedaggi unicamente sui costi di infrastruttura. Sono computabili quindi i costi di costruzione, di esercizio, di manutenzione e di sviluppo della rete di infrastruttura. “Un singolo può invocare direttamente dinanzi ai giudici nazionali quest’obbligo contro lo Stato membro qualora quest’ultimo non lo abbia rispettato o lo abbia trasposto in modo non corretto”, riporta la sentenza.

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LA POLIZIA STRADALE NON E’ UN COSTO DI ESERCIZIO

Inoltre, la Corte di giustizia europea chiarisce che i costi connessi alla polizia stradale riferiti ai costi derivanti dall’esercizio dell’infrastruttura e attività di polizia rientrano nella responsabilità dello Stato che agisce nell’esercizio delle sue prerogative di potere pubblico. Di conseguenza, i costi connessi alla polizia stradale non possono essere considerati come costi di esercizio. Per avere un’idea più chiara sull’influenza di questi costi, si può considerare che nel caso sottoposto all’esame dei giudici si tratta comunque di quote nell’ordine del 4-6%. Alla Germania è stata inoltre negata anche la richiesta di limitare nel tempo gli effetti della sentenza.

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