Parcheggio con strisce: come “funzionano” i vari colori? Strisce bianche

Parcheggio con strisce: come “funzionano” i vari colori?

Strisce bianche, blu, gialle, ma anche rosse e verdi: scopriamo a cosa servono e cosa cambia tra i colori delle strisce da parcheggio

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27 Febbraio 2020 - 02:02

Ogni giorno gli automobilisti italiani sono alle prese con la spasmodica quanto disperata ricerca di un posto per parcheggiare la propria automobile. Una ricerca che va di pari passo con l’interpretazione dei colori della vernice con la quale sono dipinte le strisce a terra che delimitano le aree nelle quali è possibile lasciare la propria vettura. Tutti dovremmo conoscerne il significato attribuito, così da evitare spiacevoli errori: leggi aver notificata una contravvenzione. Tra bianche, gialle, azzurre o dal doppio colore la confusione potrebbe prendere il sopravvento e allora approfittiamone per fare un pizzico di chiarezza.

PARCHEGGIO E STRISCE SECONDO IL CODICE DELLA STRADA 

Ebbene sì, il linguaggio dello Stato è quasi sempre poco comprensibile, quasi i burocrati agiscano di proposito per dispensare una “poco chiarezza” tutta italiana. Ma disquisizioni a parte sulle parole scelte, il Codice della Strada parla delle aree di parcheggio all’articolo 40 ed è come di consueto molto chiaro. Qui, traducendo, si stabilisce come tutti i parcheggi debbano essere contrassegnati da apposite strisce sulla pavimentazione stradale. Tali strisce, il cui tratto deve avere una larghezza di 12 cm possono riprodurre un rettangolo, una L o una T – col fine comunque di delimitare l’area entro la quale dovrà essere parcheggiata la nostra auto. Una segnalazione obbligatoria in presenza di parcheggi a pettine o a spina e “consigliabile” per quelli cosiddetti “in fila”, per i quali è sufficiente una striscia continua.

I COLORI “UFFICIALI” DELLE STRISCE DA PARCHEGGIO

Le strisce di cui sopra, a delimitare “gli stalli” e che preferiamo chiamare parcheggi – possono essere di differenti colorazione, così da identificare quali utenti della strada abbiano diritto ad utilizzarli, o quali siano le “istruzioni” per utilizzarli in modo corretto. Si parte quindi dalle strisce bianche, all’interno delle quali la sosta non è pagamento. Attenzione però alla segnaletica verticale, la quale potrebbe indicarci l’obbligatorietà di uno spazio temporale limitato per l’utilizzo del parcheggio. In quel caso sarà obbligatorio segnalare, tramite “disco orario”, l’orario effettivo d’arrivo – tenendo conto del massimo tempo consentito e segnalato dal cartello. Ci sono poi le strisce azzurre che, in questo caso, delimitano le aree di sosta a pagamento. “Saldare” il conto può essere fatto in molteplici modi, dipende dal Comune nel quale stiamo parcheggiando. Il prezzo della sosta sulle strisce blu è fissato su base oraria, anche se in molte città è possibile la sosta frazionando per tempistiche inferiori all’ora – oppure per più ore, tramite forfait o abbonamento. Infine abbiamo le strisce gialle, riservate ad alcune categorie per le quali il parcheggio in questione è da considerare “riservato”. Parliamo quindi dei disabili in possesso di contrassegno, ma anche delle Forze dell’Ordine o del Corpo Diplomatico delle Ambasciate straniere e dei Consolati.

I COLORI DELLE STRISCE NON UFFICIALI

Attenzione quando si va all’Estero perché in molti Stati, in alcune città della Spagna potremmo incontrare ad esempio delle strane strisce rosse o verdi. In questo caso il colore identifica il quartiere per il quale esclusivamente i residenti sono autorizzati a parcheggiare. Un caso di questo tipo, ma tutto italiano lo abbiamo ad esempio a Milano. Nel capoluogo lombardo infatti, le strisce gialle servono ad identificare proprio i parcheggi riservati agli automobilisti residenti che dovranno riportare sul parabrezza un apposito contrassegno rilasciato dal Comune. Fuori dal Codice della Strada, ma comunque da segnalare e rispettare per senso civico, ci sono poi le strisce rosa, presenti ad esempio nei garage di alcuni centri commerciali o supermercati, ad identificare un’area di sosta riservate alle signore in “dolce attesa” o in viaggio assieme a bimbi fino ad un anno di età.

LE SANZIONI PER CHI PARCHEGGIA NELLE STRISCE SBAGLIATE

La multa da pagare nel caso si parcheggi l’auto sulle strisce blu senza averne pagato il corrispettivo ticket è di 41 Euro. Stessa cifra per gli automobilisti che, nel caso di strisce bianche a tempo, non appongano l’apposito disco orario o equivalente (basta un post-it), che testimoni l’orario d’inizio sosta. Più salata è invece la contravvenzione in cui si occupi un parcheggio disabili senza averne diritto. In questo caso, oltre la sanzione da ben 84 Euro – è prevista la decurtazione di due punti dalla patente di guida.

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