
Si avvicina l’introduzione di test sugli NOx durante la revisione periodica: CITA e JRC hanno diffuso i risultati delle prove di convalida
Gli ossidi di azoto (NOx) rappresentano una delle principali fonti di inquinamento atmosferico imputati anche di gravi ripercussioni sulla salute pubblica. L’industria automobilistica ha introdotto diverse soluzioni negli anni per poter ridurre la quantità di NOx allo scarico: la più recente è il sistema di riduzione catalitica selettiva SCR con AdBlue. Purtroppo però non è prevista ancora nessuna prova in sede di revisione periodica dei veicoli diesel e benzina sulle emissioni di NOx e sul corretto funzionamento del sistema, spesso disabilitato in officina con emulatori per poter circolare senza l’incombenza di rifornire l’AdBlue. Queste modifiche oltre a provocare più emissioni sono in totale contrasto alla direttiva Euro 6 e rendono nulla l’omologazione del veicolo. CITA (Comitato Internazionale per la Supervisione delle Ispezioni Tecniche dei Veicoli) e JRC (Joint Research Centre) stanno collaborando per definire dei test di misurazione degli NOx alla revisione e hanno pubblicato i primi risultati di convalida su 161 veicoli in Europa.
LA FORMAZIONE DEGLI NOX E COME MISURARLI NELLE PROVE
Nonostante i miglioramenti significativi della qualità dell’aria in Europa, i livelli di NOx continuano a superare le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Gli NOx si formano principalmente a elevate temperature in presenza di sufficiente ossigeno, condizioni che si verificano comunemente sotto carichi elevati del motore, non solo diesel, ma anche a benzina.
Questo processo ne rende difficile il controllo delle emissioni durante le ispezioni tecniche periodiche (PTI), poiché replicare le condizioni reali di guida nei test standardizzati è complesso. Per affrontare questa sfida, il JRC della Commissione Europea ha sviluppato un metodo semplificato per misurare le emissioni di NOx durante i PTI, concentrandosi sui veicoli diesel moderni Euro 6d leggeri e Euro VI pesanti.
IL PROGETTO JRC E CITA SUGLI NOX ALLA REVISIONE
Il progetto congiunto tra JRC e CITA mira a convalidare un metodo di monitoraggio delle emissioni di NOx adattato ai PTI nell’Unione Europea. L’obiettivo principale è identificare i malfunzionamenti nei sistemi di riduzione catalitica selettiva (SCR), essenziali per ridurre le emissioni di NOx nei veicoli diesel moderni. Il progetto ha coinvolto vari membri del CITA, con test condotti su veicoli in diversi Paesi per considerare le diverse procedure e condizioni dei PTI in Europa.
Durante il progetto, sono stati testati 161 veicoli con una vasta gamma di età e percorrenza da 0 a 347.000 chilometri. Ecco i risultati principali:
- Emissioni di NOx: le emissioni medie di NOx nei primi 30 secondi dei test sono state di 26 ppm, con variazioni significative tra i diversi partecipanti e le condizioni dei veicoli. A tal proposito ricordiamo che la futura Euro 7 prevede un limite più basso solo per bus e camion rispetto all’attuale norma;
- Risultati: i risultati del test di convalida hanno permesso di valutare la fattibilità, l’integrabilità e il tempo impiegato dal metodo su una scala da 1 a 5. I ricercatori hanno evidenziato difficoltà nel riscaldare i veicoli e problemi software/hardware.
PROSPETTIVE FUTURE SULLE PROVE NOX ALLA REVISIONE PERIODICA DEI VEICOLI
Il metodo validato sembrerebbe adatto ai veicoli diesel moderni dotati di catalizzatori SCR, ma non a quelli sprovvisti o più datati. Il rapporto della convalida ha stabilito che sebbene il metodo sia semplice, l’integrazione del processo di riscaldamento nel PTI è un ostacolo su cui bisogna lavorare. Inoltre, sono necessarie ulteriori ottimizzazioni e specifiche precise per migliorare il processo.
La Task Force sulle Emissioni del CITA sta preparando un rapporto dettagliato dei risultati preliminari del progetto, previsto per la pubblicazione dopo l’estate. Inoltre, verrà condotto un sondaggio tra i membri del CITA sulle procedure durante i PTI per raccogliere ulteriori dati e migliorare i test futuri.