
Se arriva una multa a una persona deceduta, chi la paga? E se arriva una cartella esattoriale? Diamo una risposta a questi importanti quesiti
Se viene notificata una multa a una persona deceduta, chi la paga? Spetta farlo agli eredi o la sanzione si può cancellare? E le cartelle esattoriali per debiti con il fisco riferibili al defunto, ad esempio per multe non pagate, bisogna saldarle? Proviamo a rispondere a ciascuno di questi quesiti.
MULTA A PERSONA DECEDUTA: CHI DEVE PAGARLA?
Normalmente gli eredi subentrano in tutti i rapporti giuridici patrimoniali attivi e passivi che facevano capo al defunto, salvo rinuncia. Ottenendo pertanto non soltanto la loro quota di beni e crediti che costituiscono il patrimonio ereditario, ma accollandosi anche gli eventuali debiti dell’estinto. Ci sono tuttavia delle eccezioni e le multe stradali rientrano tra queste. Infatti le multe subite per aver violato le norme del Codice della Strada rientrano nella sfera delle sanzioni amministrative, che sono intrasmissibili agli eredi in base all’articolo 7 della Legge n. 689/1981 (Legge di depenalizzazione) secondo cui, proprio in riferimento alle sanzioni amministrative, “l’obbligazione di pagare la somma dovuta per la violazione non si trasmette gli eredi”. Il concetto è stato poi ribadito dal D.Lgs. n. 472/1997 recante ‘Disposizioni sulle sanzioni amministrative per violazioni di norme tributarie’ (art. 8).
COSA FARE SE SI RICEVE LA NOTIFICA DI UNA MULTA PER UNA PERSONA DEFUNTA
Ovviamente può sempre capitare che nelle settimane o anche nei mesi successivi alla scomparsa del congiunto, gli eredi ricevano la notifica di una multa per un’infrazione da lui commessa quando era in vita (o perché risulta tra i destinatari per il principio di solidarietà). Che fare in questi casi? Abbiamo visto che la legge li esonera dal pagare la sanzione, però la cancellazione non è automatica. Occorre infatti richiedere all’ente o all’amministrazione che ha inviato la notifica l’annullamento d’ufficio in autotutela per avvenuto decesso del destinatario, allegando il relativo certificato di morte. Meglio farlo in fretta per evitare qualsiasi disguido.
Inutile precisare che l’annullamento della multa non si può chiedere se l’erede risultava già proprietario o comproprietario del veicolo quando è stata commessa l’infrazione: questo perché, come recita l’art. 196 comma 1 CdS, “per le violazioni punibili con la sanzione amministrativa pecuniaria il proprietario del veicolo è obbligato in solido con l’autore della violazione al pagamento della somma da questi dovuta, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà”. Qui trovi ulteriori informazioni che riguardano le multe su auto ereditate.
CARTELLA ESATTORIALE PER MULTA NON PAGATA DAL DEFUNTO
C’è poi un’ipotesi ancora più spinosa che riguarda la notifica di una cartella esattoriale derivante da debiti con il fisco riferibili al defunto, causati dal mancato pagamento di una o più multe stradali. Per fortuna anche in questo caso ricorre la norma di legge citata in precedenza secondo cui le sanzioni amministrative, così come quelle penali, sono irrogate a titolo personale e non si possono pertanto trasmettere agli eredi. Quindi se si riceve una cartella esattoriale per debiti del defunto con il fisco, bisogna documentare all’ente di riscossione l’avvenuto decesso e richiedere lo scorporo e la decurtazione delle somme addebitate a titolo di sanzione, che non sono dovute dagli eredi (come sappiamo le cartelle sommano l’imposta di base, gli interessi legali e, appunto, sanzioni).
SANZIONI ACCESSORIE E PENALI DI UNA MULTA
Naturalmente così come non sono trasmissibili agli eredi le multe stradali non lo sono neppure le eventuali sanzioni accessorie, men che meno se riguardano la sfera penale (scopri quali sono le violazioni della circolazione stradale che costituiscono fattispecie di reato e danno pertanto luogo a sanzioni penali). La responsabilità penale, infatti, è sempre personale, come dispone l’articolo 27 comma 1 della nostra Costituzione. Anche una sanzione pecuniaria eventualmente ricevuta al posto della detenzione non può trasmettersi ai legittimi eredi.