Cassazione: multa autovelox nulla se la taratura non è ISO 9001/2000 La multa per eccesso di velocità non spaventa gli automobilisti in UK: lo fa il 20% in media

Cassazione: multa autovelox nulla se la taratura non è ISO 9001/2000

Non basta una certificazione qualsiasi per la taratura autovelox affinché la multa sia valida: occorre la ISO 9001/2000. La sentenza della Cassazione

15 Febbraio 2021 - 04:02

La sentenza della Corte di Cassazione sulla validità della multa autovelox rappresenta un importante precedente giudiziario. Nel mirino c’è la taratura non effettuata in conformità ai requisiti richiesti . Per i giudici non è sufficiente una certificazione qualunque. Ma serve proprio la ISO 9001/2000 rilasciata da un ente di accreditamento riconosciuto. Ricostruiamo tutti i passaggi della vicenda che ha portato all’accoglimento del ricorso dell’automobilista multato.

MULTA AUTOVELOX: COME SI È ARRIVATI ALLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

Nella ricostruzione dei fatti contenuta nella sentenza 1608 del 2021 della Corte di Cassazione si legge che il giudice di pace di La Spezia aveva rigettato il ricorso dell’automobilista contro la multa autovelox del Comune per eccesso di velocità, così come rilevata dall’apparecchiatura Velomatic 512. In seconda battuta, il Tribunale di La Spezia aveva confermato la decisione. E lo aveva fatto osservando che la pubblica amministrazione aveva dimostrato il corretto funzionamento dell’autovelox. In pratica aveva prodotto la dichiarazione della società costruttrice relativa alla verifica e alla taratura effettuate poco tempo prima dell’infrazione. L’automobilista non si è però dato per vinto e ha proposto ricorso per Cassazione, nel cui contenzioso l’amministrazione pubblica ha rinunciato alla difesa.

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CASSAZIONE: I MOTIVI DEL RICORSO CONTRO MULTA AUTOVELOX

Per fare valere le proprie ragioni davanti alla Corte di Cassazione contro la multa autovelox, l’automobilista ha contestato due comportamenti. Il primo è il presunto mancato accertamento del Tribunale di La Spezia delle modalità di taratura del Velomatic 512. A tal proposito, la società costruttrice aveva redatto il documento di conformità. Ma essendo un soggetto privato non avrebbe avuto l’efficacia privilegiata richiesta (articoli 2699 e 2700 del Codice civile). Non solo, ma non avrebbe riportato gli strumenti utilizzati per la taratura dell’autovelox ovvero i valori rilevati e quelli impostati. Il secondo motivo contestato dall’automobilista è la presunta violazione del diritto di difesa. In pratica non gli sarebbe stato concesso di provare il corretto funzionamento dell’autovelox con un tecnico di fiducia.

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AUTOVELOX: MANCANZA DI ACCREDITAMENTO E TARATURA DATATA

In aggiunta, in sede di ricorso per Cassazione contro la multa autovelox, il conducente multato ha fatto notare lo sforamento dei limiti temporali. Il costruttore avrebbe cioè effettuato la taratura oltre un anno prima del rilevamento dell’infrazione. Non solo, ma che l’esecuzione della verifica periodica della taratura del Velomatic 512 sarebbe spettata a un soggetto accreditato dall’organismo nazionale autorizzato. Si tratta di Accredia, associazione senza scopo di lucro che opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico ed è soprattutto il solo ente di accreditamento in Italia. E neppure – ha ulteriormente fatto notare il guidatore che non si è mai arreso dinanzi alle sconfitte davanti al giudice di pace e al Tribunale – è stato incaricato un soggetto riconosciuto da un organismo di accreditamento internazionale.

CASSAZIONE: PER FARE LA MULTA AUTOVELOX SERVE TARATURA ISO 9001/2000

Al centro del ragionamento della Corte di Cassazione che ha portato all’annullamento della multa autovelox c’è la certificazione rilasciata dalla società costruttrice. Ebbene, in prima battuta, gli Ermellini hanno messo nero su bianco di non poter entrare nel merito dell’accertamento del Tribunale sulla qualificazione del documento relativo alla verifica e alla taratura: “Non è sindacabile” in quanto “pertiene ai giudizi in fatto riservati al giudice di merito”. Hanno quindi confermato che l’infrazione è stata rilevata dal Velomatic sottoposto a verifica del costruttore due mesi prima del fatto contestato. Tuttavia, la sentenza impugnata “non ha chiarito se tale apparecchio” rientrasse tra quelli per i quali “era prescritta la verifica periodica di funzionalità e taratura e, in caso affermativo, se la società costruttrice fosse abilitata alla certificazione di qualità aziendale secondo le norme ISO 9001/2000”.

CERTIFICAZIONE TARATURA ISO 9001/2000 RICHIESTA PER VALIDITÀ MULTA AUTOVELOX

Proprio la certificazione ISO 9001/2000 in relazione alla taratura dell’autovelox è considerata indispensabile per la validità delle multe. In assenza, come è accaduto all’automobilista di La Spezia, il giudice riconosce da ora in poi la ragione al ricorrente. La Cassazione ricorda che l’esecuzione delle verifiche della taratura spettano a “chi opera in conformità ai requisiti della norma UNI CEI EN ISOIEC 17025:2005 (e future revisioni) come laboratori di taratura, accreditati da Accredia o da altri organismi di accreditamento firmatari a livello internazionale degli accordi di mutuo riconoscimento”.

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