Calze da neve equiparate alle catene anche in Italia: c’è il decreto

Calze da neve equiparate alle catene anche in Italia: c’è il decreto

Finalmente anche in Italia le calze da neve sono equiparate alle catene da neve: è infatti uscito l'atteso decreto ministeriale che ne autorizza l'utilizzo

17 Marzo 2023 - 10:15

È finalmente giunta a conclusione l’annosa questione dell’omologazione delle calze da neve in Italia, che ha tenuto banco per oltre un decennio. L’atteso Decreto MIT del 23 febbraio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il successivo 16 marzo in sostituzione del precedente fermo al 2011, autorizza ufficialmente l’uso in Italia delle calze da neve in alternativa alle catene da neve. Autorizzazione peraltro anticipata lo scorso ottobre dalla circolare 300/STRAD/1/0000035611.U/2022 del Viminale che di fatto aveva già sdoganato il dispositivo.

Aggiornamento del 17 marzo 2023 a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto MIT del 23 febbraio 2023 che autorizza l’uso delle calze da neve in Italia.

CALZE DA NEVE IN ITALIA: UNA CONTROVERSIA LUNGA OLTRE 10 ANNI

Come forse ricorderete le calze da neve sono apparse sul mercato nel lontano 2003 grazie alla felice intuizione dell’azienda norvegese Autosock Operations A.S. Dopo un iniziale successo, dovuto al prezzo competitivo e alla facilità di installazione rispetto alle catene, la diffusione delle calze da neve in Italia ha subito una frenata a causa del rifiuto del Ministero dei Trasporti di equipararle alle catene da neve per problemi legati all’omologazione, con successiva disputa legale tra le parti che si è trascinata fino ai giorni nostri. Tutto questo mentre altri Paesi europei (Francia, Germania, Svizzera, Spagna, ecc.) e non (USA, Canada, Cina, Giappone) hanno autorizzato da tempo l’uso delle calze da neve come dispositivi antiscivolo per gli pneumatici alternativo alle catene.

CALZE DA NEVE EQUIPARATE ALLE CATENE GRAZIE ALLA NUOVA NORMA EUROPEA

La chiave di volta che ha fatto definitivamente pendere la bilancia a favore delle calze da neve, mettendo infine k.o persino l’elefantiaca burocrazia italiana, è stata il rilascio di una nuova omologazione europea (EN 16662-1:2020, recepita poi in Italia con la UNI EN 16662-1:2020) che ha parificato le catene da neve in metallo e i dispositivi antiscivolo in tessuto (come appunto le calze, che in genere sono in poliestere), previo superamento di severi test di sicurezza, prestazione e qualità. A questo punto, infatti, anche se con esasperante lentezza, il Ministero non ha potuto far altro che adeguarsi, dando piena dignità alle calze da neve (che comunque si sono sempre vendute, approfittando si una ‘sospensiva’ del Ministero dell’Interno che ha bloccato le multe in attesa dei ricorsi).

Calze da neve equiparate alle catene

CALZE DA NEVE AMMESSE IN ITALIA: ORA SI POSSONO USARE

E così il 23 febbraio 2023 il MIT ha emanato un nuovo decreto ministeriale, uscito in Gazzetta Ufficiale il successivo 16 marzo, che modifica il vecchio decreto 10 maggio 2011 recante “Norme concernenti i dispositivi supplementari di aderenza per gli pneumatici degli autoveicoli di categoria M1, N1, O1 e O2“.  Il nuovo DM riconosce finalmente la norma UNI EN 16662-1:2020 quale standard di riferimento per la certificazione dei dispositivi supplementari di aderenza. Pertanto tutti i dispositivi che hanno già ottenuto l’omologazione alla nuova norma, o che l’otterranno in futuro, sono legittimamente utilizzabili sulle strade in cui vige l’obbligo di dotazioni invernali, in alternativa alle catene da neve e alle gomme per l’inverno. In particolare il decreto stabilisce che:

  • si presumono costruiti a regola d’arte i dispositivi supplementari di aderenza (calze da neve) conformi alla norma UNI EN 16662-1:2020;
  • la valutazione di conformità alla suddetta norma è effettuata da un organismo di certificazione accreditato ed è attestata dall’apposizione della marcatura di conformità da parte del fabbricante;
  • il fabbricante deve garantire che i prodotti immessi sul mercato siano conformi ai requisiti previsti mediante l’adozione di un sistema di controllo della produzione;
  • i dispositivi supplementari di aderenza conformi alle norme austriache ÖNORM V5117-2021 e ÖNORM V5121-2021 soddisfano i requisiti della norma europea di riferimento.

Infine un’importante norma transitoria: sino al 31 dicembre 2024 possono continuare a essere posti in commercio i dispositivi supplementari di aderenza conformi al vecchio DM del 2011 (ossia alla norma UNI 11313).

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